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Percorso : HOME > Associazione > Attività > Fiaccolata del DialogoLa Fiaccola del Dialogo fra le due sponde del Mediterraneo
La fiaccola all'altare di S. Agostino
La Fiaccola del Dialogo fra le due sponde del Mediterraneo
L'uomo Agostino ponte fra le culture
23 ottobre -13 novembre 2006
Il 13 novembre, anniversario della nascita di S. Agostino, la Famiglia Agostiniana ha commemorato solennemente il 750° anniversario della nascita dell'Ordine. La Provincia Agostiniana Italiana ha voluto ricordare questo evento con l'organizzazione di una "Fiaccola del Dialogo tra le due sponde del Mediterraneo" che, partendo dal paese natale di S. Agostino (Souk-Arhas in Algeria) e toccando le località percorse dal Santo, è arrivata a Pavia e con un grande evento finale di profondo significato culturale e religioso.
Questa iniziativa ha sottolineato alcuni valori cari alla spiritualità agostiniana, quali la riproposizione della universalità dell'esperienza umana, culturale e spirituale di S. Agostino o il tentativo di fare dell'esperienza umana e spirituale di Agostino un ponte fra le due sponde del mediterraneo e specificatamente fra le varie culture e religioni. La fiaccolata ha voluto anche favorire un messaggio di pace e di dialogo rendendo attuale, vivo ed efficace oggi il messaggio di Agostino; ha voluto altresì sottolineare l'internazionalità dell'Ordine di S. Agostino, che anche oggi è portatore di un messaggio di dialogo e di pace in 45 paesi del mondo nei quali è presente.
Questa Fiaccola del dialogo fra le due sponde del Mediterraneo è partita dal paese nativo di S. Agostino per arrivare a Pavia, passando per Cartagine in Tunisia, Malta, Ostia, Roma, Allumiere, Civitavecchia, Cagliari, Genova, Cassago Brianza e Milano, coinvolgendo così 4 Paesi: Algeria, Tunisia, Malta e Italia.
In questa riscoperta di Agostino possiamo unirci a papa Benedetto XVI che di lui ha scritto:
"Quando cinquant'anni fa ho cominciato a dialogare con Sant'Agostino, l'ho trovato quasi subito come un mio contemporaneo. Un uomo che non parla da lontano e da un contesto totalmente diverso dal nostro, ma che, avendo vissuto in un contesto molto simile al nostro, risponde, naturalmente alla sua maniera, a problemi che sono proprio anche problemi nostri."
Il messaggio di Papa Benedetto XVI
Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare il gruppo che porta la "Fiaccola del Dialogo" sulle orme di Sant'Agostino. Partita dall'antica Tagaste, in Algeria, la Fiaccola è passata da Ippona, già sede episcopale di Agostino, Tunisi e Malta; giunta ad Ostia dove morì sua madre e quindi a Roma, partirà per Pavia, dove si trova la tomba del Santo. Volentieri benedico questa iniziativa dell'Ordine Agostiniano e questa Fiaccola, simbolo di fede e di pace.
Roma - P.za San Pietro, 1 novembre 2006
I bambini stanno per lanciare i palloncini con un pensiero di fratellanza
La Fiaccolata a Cassago
7-10 novembre
L'AMORE DI DIO RIVERSATO NEI CUORI
Finalmente la fiaccolata agostiniana del dialogo è arrivata anche a Cassago. Una serata in chiesa parrocchiale con mons. Severino Pagani sul tema L'amore di Dio riversato nei cuori rivolto a tutti i giovani del decanato, ha preparato e nutrito l'attesa spirituale di questo incontro con la fiaccola simbolo del dialogo.
Un'accorata ricostruzione della fase cruciale della vita di Agostino ha rivisitato nella realtà di oggi l'esperienza di Agostino, un giovane dai problemi e dalle speranze moderne.
IL LUNGO VIAGGIO VERSO CASSAGO
Lungo è stato il suo percorso per giungere nel nostro paese, ma ricco di esperienze e di incontri spirituali, culturali e sociali che hanno coinvolto numerose comunità e città al di qua e al di là del Mediterraneo.
Tagaste, Ippona, Cartagine, Malta, Roma, e poi ancora Cagliari, Genova: ecco le tappe che hanno preceduto l'arrivo a Cassago della fiaccolata. Un arrivo alquanto festoso, che ha coinvolto tutto il nostro paese nel suo insieme segnando un momento di unità nel nome di Agostino e del suo rinnovato invito ad essere testimoni di fede. Grandissimo è stato l'aiuto profuso dai cassaghesi.
ACCOGLIENZA A CARATE
Al liceo cattolico don Gnocchi a Carate c'è stato il primo incontro dei cassaghesi con la fiaccola portata lì da padre Pietro Bellini, provinciale agostiniano d'Italia, che ha fatto un bell'intervento sul valore e le motivazioni della fiaccolata riprendendo gli spunti offerti dalle letture e dai commenti di testi agostiniani proposti da alcuni docenti e studenti liceali.
Una decina di studenti ha partecipato come tedofori fino Vergo, dando il cambio alla Polisportiva besanese, quindi ai renatesi, il tutto in un grande abbraccio sportivo dei paesi vicini a Cassago per questa bella e grande manifestazione di gioia e di solidarietà. Le polizie locali a loro volta hanno sempre dato il loro fattivo contributo lungo tutto il percorso: dopo Veduggio l'ingresso a Cassago dalla via Tremoncino che ha accolto i tedofori con un grandissimo calore, preparando una splendida coreografia di luci alle finestre delle case.
I tedofori stanno per partire verso Cassago dal Liceo don Gnocchi di Carate
IL GIRO DELLE CHIESE DI CASSAGO
Il Mausoleo di san Salvatore si è aperto al corteo dei tedofori per accogliere la fiamma accesa a Tagaste: la fiamma, un simbolo di Agostino, che rappresenta spesso il suo amore smisurato per Dio e gli uomini. Questa stessa fiamma ha acceso un cero che verrà conservato nella chiesa a perenne ricordo di questo avventuroso viaggio di pace e di dialogo fra i popoli. Un simbolo, quello della luce, che farà sempre rammentare a tutti che la pace e il dialogo sono valori da costruire giorno dopo giorno. La stessa scena si è ripetuta presso le chiese di Oriano, ai Campiasciutti e al parco archeologico: la fiaccola è quindi entrata in palestra accompagnata da scroscianti applausi dei numerosissimi presenti.
LO SPETTACOLO DEI RAGAZZI
L'entrata si è inserita nello spettacolo in corso allestito dai ragazzi dell'Istituto Comprensivo che si proponeva di presentare e spiegare la figura di sant'Agostino e il significato della fiaccolata.
Dopo il saluto del Presidente della provincia di Lecco, che ha sottolineato il grande valore del messaggio e dell'esperienza agostiniana, tanti ragazzi hanno proposto diverse scene in cui con freschezza giovanile hanno mostrato a tutti il loro personale coinvolgimento al richiamo della bellezza della pace e del dialogo fra gli uomini. Hanno cominciato i bambini della materna con una bellissimo e simpatico canto che preso spunto delle lettere che compongono la parola Pace, li hanno seguiti i ragazzi di prima elementare con una danza interculturale, quelli di seconda con dei sinceri e commoventi pensieri sul dialogo e la felicità.
I ragazzi di seconda media aiutati da quelli di terza elementare hanno mimato la fiaccolata utilizzando testi di Agostino: alla tappa di Ippona due donne algerine di quella città che risiedono da noi hanno accettato di intervenire e di portare il loro personale contributo alla serata. Rispondendo ad alcune domande hanno chiarito come si vive in terra d'Islam il rapporto con Agostino, uomo buono e maestro di vita. Alla ricerca e scoperta di questo santo si sono dedicati i ragazzi di terza media con uno splendido filmato che ripercorreva il loro personale percorso di avvicinamento ad Agostino. I ragazzi di quinta elementare con quelli di seconda media hanno poi mimato un famosissimo testo di Agostino, la Città di Dio, costruendo (grazie al paziente lavoro delle mamme) due città: una degli uomini, e l'altra di Dio. Il tutto accompagnato dalla lettura di testi significativi e da diapositive. Da ultimo, prima dei saluti, il gruppo Namaste delle Missioni Consolata di Bevera ha esposto la sua esperienza di integrazione degli immigrati africani nei nostri paesi. Un bel canto di quelle terre ha scaldato a suon di tamburo i cuori degli spettatori mentre i bambini trasformando le due città hanno mostrato che si può cambiare il mondo: dalle scure finestre sono apparsi colori vivaci e forti che hanno cambiato il volto alla città. E dagli scatoloni sono usciti tanti palloni colorati che hanno attraversato il cielo della palestra: è stato il momento in cui la fiaccola ha ripreso il suo cammino per la chiesa parrocchiale, dove è stata accolta dai fedeli alla presenza del parroco e di padre Bellini che hanno ricordato con bei canti e brevi meditazioni il valore profondo del gesto della fiaccolata.
La fiaccola di S. Agostino in partenza per Milano
DAVANTI ALL'ALTARE DI AGOSTINO
Padre Pietro Bellini ha donato al sindaco un ramoscello dell'ulivo di sant'Agostino che cresce a Tagaste e che il sindaco di quella città ha voluto fosse donato a ogni città attraversata dalla fiaccola come simbolo di pace.
La fiaccola ardente che usciva da un cuore appoggiato su un sostegno a forma di onda di mare, è stata quindi posta davanti all'altare di sant'Agostino dove ha espanso la sua luce per tutta la notte e il mattino fino al momento della partenza venerdì pomeriggio.
LA PARTENZA PER MILANO
Bellissima la partenza: nella piazza e lungo le gradinate della chiesa si sono radunati i bambini della scuola materna, quelli delle scuole elementari e alcuni delle medie accompagnati da maestre e genitori. Dopo un caloroso saluto di don Luigi e di padre Bellini tutti i bambini hanno lanciato verso il cielo un palloncino a cui era attaccato un messaggio personale che invitava alla pace e al dialogo. Tra grida di gioia e di meraviglia il tedoforo è quindi partito con la fiamma accesa pronta a raggiungere la sua successiva destinazione: Milano, dove Agostino fu battezzato.
Un'esperienza indimenticabile, per come è nata, per come è stata realizzata, per come è stata vissuta: un bellissimo ritorno alla gioia di riscoprire che anche nel nostro paese abbiamo un grande santo che sa dirci qualcosa sempre nuovo e che sa indirizzarci con forza a quella esperienza cristiana che egli amò per tutta la vita seguendo la via indicata da Cristo.