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1981 : Pellegrinaggio a Roma

I pellegrini cassaghesi incontrano papa Giovanni Paolo II

I pellegrini cassaghesi incontrano papa Giovanni Paolo II

I pellegrini cassaghesi incontrano papa Giovanni Paolo II

I pellegrini cassaghesi incontrano papa Giovanni Paolo II

 

PELLEGRINAGGIO A ROMA

29 aprile - 3 maggio 1981

Dal Notiziario Parrocchiale, anno VII, n. 84, giugno 1981

relazione di Ernesto Cattaneo

 

 

 

Dopo aver visitato l'antica Tagaste, Città natale di S. Agostino, l'Associazione nei primi giorni di maggio si reca a Roma a rendere omaggio alla Madre di S. Agostino, S. Monica, e per visitare Ostia Antica e la città di Roma. Le richieste hanno superato di gran lunga i posti disponibili ed a Roma è impossibile trovare una pensione libera per quei giorni. Ci devono scusare pertanto coloro che, pur avendo dato la loro adesione, non possiamo accontentare non essendo possibile fare un secondo pullman.

 

Organizzato dalla locale Associazione S. Agostino si è svolto nei giorni 29 aprile - 3 maggio 1981 l'annunciato pellegrinaggio a Roma. La meta era stata scelta dal gruppo già nello scorso anno e confermata dopo aver visitato il paese nata1e di S. Agostino.

E questo era un doveroso omaggio alla Madre Monica, le cui spoglie mortali si trovano nella chiesa romana di S. Agostino.

La scelta della data è stata fatta per venire incontro ai numerosi partecipanti che hanno potuto usufruire del ponte del 1° maggio. Il pullman da gran turismo ha permesso un viaggio molto confortevole, trasportando ben 58 persone alle quali se ne sono aggiunte altre 3 che ci hanno raggiunto a Roma con il treno. Direttore spirituale è stato Mons. Carlo Marcora, il quale, accettando il nostro invito, ci ha seguiti giorno dopo giorno facendo da guida e da cicerone, celebrando la S. Messa nelle Grotte Vaticane, nelle catacombe di S. Callisto, e in S. Maria Maggiore, nella quale abbiamo ricordato il 25° e 30° di tre coppie partecipanti. Inoltre è stato grazie al suo interessamento presso il Vaticano se abbiamo avuto la gioia di partecipare all'Udienza Pontificia nell'Aula Paolo VI.

Favoriti da un tempo molto bello abbiamo seguito l'itinerario già prestabilito camminando senza soste e visitando la Basilica di S. Pietro e le Basiliche maggiori di S. Paolo, S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, la chiesa di S. Pietro in Vincoli col Mosè di Michelangelo e la chiesa di S. Agostino, nella quale riposano le venerate spoglie di S. Monica; in essa abbiamo sostato in preghiera accolti dal rettore della chiesa retta dagli Agostiniani, il qua1e ha ricordato la visita fatta nel 1975 da alcuni cassaghesi giunti a Roma in occasione dell'Anno Santo. Abbiamo visitato anche la parrocchia di S. Giuseppe B. Cottolengo, retta dai Guanelliani, il cui parroco è Don Gino Mambretti, che da più di un ventennio svolge la sua missione pastorale in una zona che fino a pochi anni fa era desolata. Essa è a pochi passi dal Vaticano, alla periferia di Roma, ed oggi sorge in una zona inglobata alla città e con una chiesa nuova. E per chi aveva conosciuto quella zona non a torto chiamata «la valle dell'inferno », può rendersi conto del lavoro apostolico che i Guanelliani hanno fatto in tanti anni e con tanti sacrifici.

Continuando il nostro itinerario abbiamo visitato i Musei Vaticani con la Cappella Sistina, le Catacombe di S. Callisto, le Fosse Ardeatine e il Centro Storico di Roma con il Colosseo, i Fori Imperiali, il Campidoglio e l'Altare della Patria, S. Maria in Cosmedin e la Bocca della Verità, il Tempio di Vesta, Piazza Navona, il Pantheon, la Fontana di Trevi e Trinità dei Monti in un tripudio di Fiori.

Il nostro gruppo alloggiava presso il Monastero delle Clarisse del Sacro Cuore di Gesù in Via di Forte Bravetta, una casa molto confortevole dove tutti si sono trovati veramente bene, data anche la bontà e la gentilezza delle brave Suore che reggono la casa. Qui la sera del 30 aprite abbiamo festeggiato il 25° di matrimonio dei coniugi Fumagalli Angelo e Franca e di Corno Giuseppe e Margherita, unitamente ai coniugi Perego Salvatore e Anna che festeggiavano il 30° anno di matrimonio, ai quali si è unita la futura sposina Fumagalli Antonietta.

Alla cornice gioiosa di canti e auguri, spumante e torte di gelato, si è aggiunto un discorso di circostanza tenuto da Mons. Marcora per ricord'are il felice traguardo raggiunto dag1i sposi. Ma la conclusione più bella di questa felice ricorrenza l'abbiamo tenuta in Santa Maria Maggiore, chiesa dedicata alla Madonna « Salus Popoli Romani », dove Mons. Marcora ha celebrato la S. Messa per loro seguita da tutto il gruppo.

Ma una grande notizia ci attendeva al nostro rientro la sera del 1 maggio; un messo del Vaticano aveva portato una lettera indirizzata al presidente della nostra Associazione. Unito ad essa vi era l'invito per l'Udienza Pontificia in programma per il giorno 2 maggio alle ore 12.30 nell'Aula Paolo VI. La notizia fu comunicata al gruppo durante la cena e tutti esplosero in un grido di gioia. Quando ormai la speranza di un'Udienza era svanita, l'invito così inaspettato aveva portato tutti al culmine della felicità; avremmo visto il Papa e per tutta la serata non si parlò d’altro.

Già dal mattino spirava aria di festa e tutti indossarono gli abiti migliori perché l'incontro con il Papa era troppo importante. Modificammo lievemente il nostro programma per giungere con anticipo nell'Aula Nervi nel settore a noi riservato e ci sistemammo lungo le transenne occupando i posti migliori. L'attesa non fu lunga perché il Santo Padre fu puntuale e alle 12.30 fece il suo ingresso nell'aula. Fu un applauso generale. Ora il Papa era con noi e ne seguivamo non senza emozione il Suo lento incedere, fino al momento che giunse vicino a noi. Una grande commozione era sul volto di tutti e molti versavano lacrime di gioia. Il Papa passò lentamente soffermandosi con ognuno di noi, conversando, ascoltando, benedicendo. I Suoi occhi erano fissi sui nostri volti e questo Suo sguardo noi non lo dimenticheremo mai. Mons. Marcora presentò il nostro gruppo soffermandosi sullo scopo della nostra Associazione ed il Santo Padre lo ascoltò e benedisse. Alla nostra domanda: «Santo Padre, quando verrà a Cassago nella nostra bella Brianza? », rispose: «Vedremo, vedremo. Se Dio vorrà ».

Poi proseguì lungo il percorso alla fine del quale salì sul trono papale. Lo speaker presentò al Santo Padre i gruppi presenti nell'Aula e quando pronunciò « Gruppo dell'Associazione S. Agostino di Cassago » esplodemmo in un fragoroso applauso, mentre il Papa benedicente ringraziava. Ascoltammo il Suo discorso con grande attenzione ricevendo, alla fine, la Benedizione Apostolica che impartì su tutti i presenti. Eravamo al culmine della gioia. Ognuno di noi lo aveva guardato nei Suoi occhi profondi, dialogato con Lui, stretto e baciato la Sua mano sempre benedicente. Ora a distanza di pochi giorni, quell'incontro così festoso per noi, è reso amaro dal dolore per il vile attentato contro la Sua Persona. E ricordiamo quelle Sue braccia tese come se con quel gesto, volesse abbracciare tutta l'umanità. Ed ognuno di noi ha sofferto come ha sofferto tutta la Chiesa e tutta 1'umanità in un momento così tragico dei nostri giorni.

Le nostre giornate romane volgevano al termine. Le ultime visite e compere ed il mattino del 3 maggio dopo aver celebrato la S. Messa nel Monastero con un altro gruppo presente, lasciammo Roma che in quei giorni ci aveva offerto il meglio di se stessa. Facemmo una visita ad Orvieto e ci fermammo per il pranzo, proseguendo poi sulla via del ritorno verso casa. Il viaggio fu piacevole e pieno di cari ricordi pensando a S. Agostino che in quei giorni era stato il nostro Santo Protettore. Gli ultimi saluti e ritornammo felici alle nostre case con un arrivederci alla prossima che faremo.

Un grazie a tutti i partecipanti perché è merito della puntualità che tutti hanno osservato se il nostro pellegrinaggio è riuscito così bene. Permanendo vivo nel nostro cuore il recente incontro del nostro gruppo con il Santo Padre abbiamo inviato in Vaticano un telegramma dove abbiamo espresso il nostro dolore e profonda commozione. per il vile attentato compiuto verso la Sua Persona. augurando una pronta e sollecita guarigione.

 

Dopo il sacrilego attentato alla vita del Santo Padre, permanendo vivo in noi il ricordo dell'Udienza

 

Dalla Città del Vaticano 1-6-1981

Sua Santità mi incarica di farle pervenire espressioni Sue riconoscente per devoto messaggio inviato in occasione attentato Sua vita et partecipare Benedizione Apostolica pegno abbondanti favore celesti.

Firmato Cardinale Casaroli

 

Inoltre al Presidente dell'Associazione S. Agostino dalla Segreteria di Stato è giunta la seguente lettera:

 

Dalla Città del Vaticano 16-6-1981

Prego Signore,

è pervenuta a questo ufficio la testimonianza da Lei inviata a nome dell'Associazione S. Agostino, a seguito del gravissimo gesto di violenza compiuto contro la Persona del Santo Padre il 13 u.s.

A nome Sommo Pontefice, La ringrazio vivamente per i cordiali sentimenti di partecipazione e di Augurio da Lei espressi, e soprattutto per l'offerta delle preghiere al Signore al fine di ottenere il pronto ristabilimento del Santo Padre.

In cambio di tale attestato di fede e di cristiana solidarietà, questa Segreteria di Stato partecipa, a Lei e all'Associazione S. Agostino, per incarico di Sua Santità, la Benedizione Apostolica, propiziatrice di ogni bene.

Con sensi di distinta stima

dev.mo nel Signore (Mons. O. B. Re, Assessore)