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1982 : Visita a Vienna

Via Sant'Agostino a Vienna che porta all'omonima chiesa e al convento agostiniano

Vienna: via Sant'Agostino, che porta all'omonima chiesa e al convento agostiniano

 

VISITA A VIENNA

30 giugno - 4 luglio 1982

Dal Notiziario Parrocchiale, anno VIII, n. 97, settembre 1982

relazione di Ernesto Cattaneo

 

 

 

Cronaca di un viaggio

L'Austria è stata la meta scelta per la nostra gita sociale 1982. Salisburgo, St. Floriano, Linz, Mauthausen, Vienna, Klagenfurt sono state le tappe principali del nostro viaggio che ha riscosso il plauso di tutti i partecipanti. Salisburgo è stata la prima città che abbiamo visitato, una città che perfino la natura ha prediletto. Gli arcivescovi regnanti hanno costruito la Fortezza, il Duomo, Palazzi e residenze favolose, grandi giardini, piazze e fontane bellissime impegnando valenti artisti dell'epoca, di cui parecchi italiani.

E' la città che diede i natali a Wolfgang Amadeus Mozart e che Alexander Von Humboldt ha annoverato fra le città più belle del mondo. St. Floriano è una antica Abbazia retta dai Canonici Regolari Lateranensi la cui regola è quella di S. Agostino.

Grazie a Padre Josef Leitner, che con altri amici era stato in visita a Cassago, abbiamo avuto il piacere di visitare le opere insigni che in essa si trovano, tra cui la Biblioteca che è una delle più famose per la ricchezza di opere raccolte. Le stanze arredate con mobili dell'epoca, i saloni dove si tengono i concerti, la chiesa ricca di opere d'arte e pregevoli dipinti, l'organo dove il famoso musicista e compositore Anton Bruckner si dilettava a comporre le sue famose sinfonie.

Ora riposa nella medesima chiesa, sepolto sotto il pavimento proprio sottostante all'organo che fu la sua vita.

D'improvviso una cascata di note invase le navate dell'Abbazia. Un mistico stupore si dipinse sui nostri volti mentre l'animo si riempiva, beandosi, di quell'armonia poderosa scandita da mille canne in suoni di celestiale bellezza.

Uno scrosciante applauso accolse la fine del pezzo. L'incanto era cessato! A Padre Josef un grazie di cuore per averci regalato questo attimo di intensa commozione musicale. Proseguimmo il viaggio verso Linz dove ci fermammo per il pranzo in un ristorante tipico, situato nella piazza principale che dava sulla sponda del Danubio. Ci recammo in seguito a visitare il campo di concentramento di Mauthausen.

Era un desiderio di tutti i partecipanti e lo visitammo in un religioso silenzio e profonda commozione. Il vedere coi propri occhi il luogo dove tante vite umane sono state annientate, i forni crematori, le camere a gas, il luogo dove la tortura più orrenda non ha conosciuto limiti, ha fatto comprendere ad ognuno di noi la tragicità di un campo di concentramento e di sterminio. Raccogliendoci in questo luogo di sofferenza davanti ai monumenti eretti alla memoria di tutte le vittime, abbiamo osservato un minuto di raccoglimento per quanti hanno perso la loro vita nei Lager nazisti. Come consuetudine prima di lasciare il campo, ci siamo scambiati una stretta di mano in segno di fratellanza e di unione con tutte le vittime di questo doloroso luogo.

Ultima tappa, Vienna. Giungemmo verso sera e dall'alto dell'Hotel dove eravamo sistemati, ci rendemmo conto della vastità di questa città adagiata sulle rive del Danubio e dai palazzi e dalle guglie che svettavano verso il cielo si intuivano le bellezze in essa raccolte. Dopo cena una visita notturna per le vie di Vienna per approdare al Prater in una fantasmagoria di colori e di luci con l'immancabile giro sulla ruota gigante che è il simbolo della città e la visita al Luna-Park, provando l'emozione dell'autovolante e del castello degli orrori. La giornata di sabato è stata dedicata completamente alla visita della città. La nostra guida, Sign. Lula Faber ci attendeva per accompagnarci nella visita che aspettavamo d'iniziare con impazienza. Il mattino lo dedicammo al Ring, alle piazze grandiose coi loro monumenti e fontane, al Belvedere, che era la residenza di Eugenio di Savoia, ed alla visita molto accurata del Palazzo Schonbrunn che era la residenza degli Asburgo.

Dopo il pranzo, consumato al tipico ristorante Lindenkeller nel centro di Vienna, visitammo la Torre del Danubio che si eleva a 252 metri e alla cui sommità vi è un ristorante e dalle sue terrazze si spazia sulla città e dintorni di Vienna; visitammo poi il Palazzo Imperiale Hofburg, il Duomo di S. Stefano, la chiesa di S. Agostino, la chiesa dei Minoriti e di S. Michele dove ci fermammo per la S. Messa. La serata la trascorremmo al Grinzing in un ristorante rinomato che si trova a Wienerwald antico villaggio di vignaioli, dove si mangia e si beve il vino tipico della zona, il tutto accompagnato dal suono dell'orchestrina e dai canti in un miscuglio di lingue perché i Viennesi amano la compagnia e la loro cordialità è proverbiale. Fu una serata per noi indimenticabile per la rumorosa allegria che i nostri brianzoli scatenano ovunque essi si trovano.

Nel ritorno all'Hotel una carrellata sulla Vienna notturna ed il riposo dopo una giornata ricca di cose belle e piena di emozioni. La domenica è stata impegnata per il ritorno. Il tempo si era guastato e la pioggia ci ha accompagnato fino a Klagenfurt, con grande sollievo di tutti. Qui ci fermammo per il pranzo presso l'Hotel Musil che ci venne servito in una magnifica sala a specchi; al termine del pranzo abbiamo rivolto la nostra attenzione alla pasticceria dell'Hotel, assalita, con grande soddisfazione, dai buongustai brianzoli. Intanto il sole era tornato a, splendere e riprendemmo la nostra marcia verso la frontiera di Tarvisio per rientrare in Italia.

Qui al controllo doganale qualcuno per i suoi baffetti è stato scambiato per un terrorista e portato in caserma per un controllo, ma è stato subito rilasciato perché i suoi baffetti non costituivano un reato. Chiarito l'equivoco in un certo senso patetico riprendemmo la nostra marcia sulla via del ritorno, e giungemmo a Cassago verso le 22 circa dopo ben 800 km. di percorso.

Prima di chiudere la cronaca di questo viaggio desidero ringraziare tutti i partecipanti per la puntualità e correttezza che hanno sempre osservato e per lo spirito di fraternità ed allegria che è sempre stato sovrano e che è la caratteristica del nostro gruppo. Una buona preparazione remota di un viaggio è una premessa per la buona riuscita, ma senza la collaborazione di tutti i partecipanti non riusciremmo ad ottenere quei vantaggi e quelle soddisfazioni che sempre riscuotiamo.

Un grazie sentito ai giovani collaboratori che ben sapendo quanto mi trovavo impegnato nella preparazione dei nostri libri mi sono stati di grande aiuto sollevandomi dai molti impegni, dimostrando delle capacità tecniche che sono una premessa di altre e nuove iniziative per il futuro. A tutti i partecipanti la mia gratitudine per il dono che alla fine del viaggio hanno voluto onorarmi. E' stata un'espressione di stima e di fiducia verso la mia persona ma soprattutto per l’Associazione S. Agostino che oggi modestamente rappresento.

 

Comunichiamo a tutti i soci e simpatizzanti dell'Associazione che è in preparazione la giornata Agostiniana che quest'anno terremo il 17 ottobre a conclusione dell'attività dell'anno sociale 1982.

Il programma verrà distribuito appena pronto a tutti gli interessati.

 

 

Una visita gradita

Il Padre Provinciale degli Agostiniani della Provincia Umbra, è stato in visita alla nostra sede accompagnato dal Superiore della casa di Perugia e da due giovani confratelli.

Nel giorno liturgico della festa di S. Agostino hanno inviato un telegramma di augurio e di unità di tutti i confratelli Agostiniani.