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La Via Crucis nel chiostro del convento passionista
Un momento della celebrazione al cimitero presso la tomba di p. Mauro
PELLEGRINAGGIO A BASELLA
20 luglio 2013
In occasione dell'anniversario dei cinque anni dalla morte di padre Mauro Sangalli l'Associazione S. Agostino ha organizzato un pellegrinaggio alla sua tomba che si trova nel cimitero della Comunità passionista di Basella.
Al seguito di due pulmann e automobili erano presenti oltre 130 persone.
Il pomeriggio è stato così vissuto: alle 16 partenza da piazza della chiesa. Alle ore 17.30 momento di preghiera e di raccoglimento sulla tomba di p. Mauro. Alle 18 inaugurazione della Via Crucis restaurata donata dalla Associazione S. Agostino alla Comunità passionista di Basella.
Alle 19 celebrazione della S. Messa e infine alle 20.30 cena comunitaria nell'ampio giardino del convento.
Alle 21.30 partenza per il rientro.
La giornata è stata magnifica sia per il concorso delle persone sia per la profonda motivazione e partecipazione che è stata vissuta dai presenti.
Dai giornali dell'epoca:
Addio a padre Mauro Sangalli Stroncato a soli 39 anni da un malore sabato scorso mentre pedalava in Liguria. La comunità di Cassago, dove il padre ha un falegnameria, é sconvolta dal dolore.
Dal Secolo IX
Missionario ucciso da infarto mentre va in bici sul Bracco
Stava scalando il passo del Bracco, assecondando la sua passione per la bicicletta. Ma un malore, almeno questa è l'ipotesi principale degli inquirenti, lo ha colto di sorpresa. E lo ha ucciso, nel giro di pochi minuti. È morto ieri mattina padre Mauro Sangalli, quarant'anni da compiere a fine mese, passionista originario della provincia di Lecco che da qualche tempo era in ritiro spirituale nell'abbazia di Borzone, nel comune di Borzonasca. La tragedia è avvenuta a metà mattinata. Padre Sangalli, parroco in provincia di Bergamo, sta percorrendo il Bracco in direzione Levante. È al chilometro 460, ancora nel comune di Moneglia, quando le pedalate si fanno più faticose. Secondo le testimonianze raccolte dai soccorritori e la ricostruzione effettuata dagli agenti della polizia stradale di La Spezia, il trentanovenne si ferma in un piazzola.
Appoggia la sua bicicletta da corsa al guard rail, poi si accascia a terra. Stando sempre alla prima dinamica ipotizzata, i primi a prestargli assistenza sono un altro ciclista e un motociclista. Entrambi diplomati in corsi di primo soccorso. E mentre qualcuno contatta il 118, i due tentano un massaggio cardiaco. Quando l'ambulanza della Croce Azzurra di Moneglia e l'automedica del 118 arrivano, il personale tenta il tutto e per tutto. Ma padre Sangalli muore. A causa di un malore, stando ai primi accertamenti medici. Gli agenti della Stradale spezzina, in collaborazione con i colleghi di Chiavari, effettuano i rilievi. Fino a quando il pm di turno della procura di Chiavari, Gabriella Dotto non autorizza la rimozione della salma. Ad effettuare il riconoscimento di padre Sangalli è l'abate di Borzone. Mentre i genitori del trentanovenne, residenti a Lecco, vengono avvertiti e si mettono in viaggio.