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La locandina degli incontri in programma
PRIMAVERA D'AUTORE: GIOVANNI TESTORI
Incontri del Venerdì
19 aprile 2024 ore 20.45 in Oratorio a Cassago
SARA POZZI presenta La Monaca di Monza di Giovanni Testori
SARA POZZI presenta La Monaca di Monza di Giovanni Testori
La prima teatrale si tenne a Cesena nel 1967 con la regia di Luchino Visconti. A partire dal processo a Marianna de Leyva, Testori attualizza la vicenda di manzoniana memoria portando in scena jukebox, automobili, bulldozer, insegne al neon.
La scellerata decisione di Suor Virginia di uccidere delle consorelle monache con la complicità dell'amante Osio, la vedrà trascorrere 13 anni a pane e acqua in un'angusta cella murata, liberata solo dal card. Federico Borromeo colpito dal suo percorso di redenzione.
SARA POZZI è laureata in Lettere Antiche, insegna lingua e letteratura italiana, greca e latina al Liceo classico "A. Manzoni" di Lecco. Ha collaborato alla progettazione di un Sentiero Letterario dedicato a "Il cavallo rosso" di Eugenio Corti e alla redazione dei volumi "Un apostolo in missione" di A. Ghislanzoni, "La pazza del Segrino" di I. Nievo, "Diario del viaggio in Brianza" di Stendhal.
I Brani scelti dall'opera di Testori saranno interpretati dall'attrice Marta Elmi collaboratrice del Piccolo Teatro Pratico.
Giovanni Testori nasce a Novate Milanese il 12 maggio 1923. Ancora adolescente all'età di 17 anni avvia la sua collaborazione a varie riviste del GUF producendo articoli di critica d'arte. Dal 1952 è l'allievo prediletto di Roberto Longhi. In questo periodo pubblica numerosi e famosi scritti sulle espressioni d'arte realizzate fra il Cinquecento e il Settecento in Lombardia e Piemonte. Al 1954 data la sua prima opera di narrativa dal titolo "Il dio di Roserio".
A questo volume fanno seguito "I Segreti di Milano" un vero e proprio ciclo di racconti e il primo esordio come drammaturgo nel 1960 quando presenta al Piccolo Teatro di Milano l'opera "La Maria Brasca".
Negli anni Sessanta lavora con Luchino Visconti il che gli permette di raggiungere la notorietà presso il grande pubblico. Dal 1972 porta in scena la "Trilogia degli Scarrozzanti" con Franco Parenti e avvia con Andrèe Ruth Shammah l'esperienza del Salone Pier Lombardo. Il lutto familiare della morte della madre nel 1977 interroga lo scrittore che inizia una nuova fase nella sua produzione letteraria, caratterizzata dal monologo "Conversazione con la morte" e dalla collaborazione con il Teatro dell'Arca di Forlì.
Negli anni Ottanta collabora con Franco Branciaroli e il Teatro degli Incamminati, che lui stesso fonda con l'aiuto di Emanuele Banterle.
In questi decenni intensifica la sua attività di critico militante e rivolge la sua attenzione a molti giovani talenti che aiuterà ad emergere. Dalla metà degli anni Settanta Testori sostituisce Pasolini negli articoli di commentatore in prima pagina del "Corriere". Nel 1978 diventa responsabile della pagina artistica del giornale. Testori si spegne il 16 marzo 1993, dopo una lunga malattia, durata tre anni. Il suo impegno ha prodotto oltre 800 articoli accanto ai suoi celebri drammi, romanzi e studi critici.