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1979: Don Giovanni Motta

Il busto di don Motta presso la Sede dell'Associazione

Il busto di don Motta presso la Sede dell'Associazione S. Agostino

 

 

PREGHIERA SULLA COSTITUITA ASSOCIAZIONE S. AGOSTINO

 

 

 

La famiglia Perego - Graniti di Cassago, ha fatto dono recentemente, alla sede Agostiniana, del busto in gesso del defunto Parroco Don Giovanni Motta.

Ringrazio la famiglia anche a nome di tutti i soci per questo dono: per la nostra Associazione ha un valore altamente morale. Don Giovanni Motta fu parroco di Cassago per ben venticinque anni; l'Associazione S. Agostino lo ricorda perché, con un gesto di grande paternità spirituale e comprendendo lo spirito con cui si dava vita alla nuova associazione, davanti all'altare di S. Agostino benedisse il gruppo che poco prima aveva presentato a Lui lo statuto della nuova Associazione.

In seguito a questo fatto, Don Giovanni compose una preghiera piena di spiritualità e densa di significato. Perché questa preghiera non vada persa, ed anche per desiderio di alcuni soci la pubblico perché molti possano gustare il suo grande significato.

 

 

 

PREGHIERA SULLA COSTITUITA ASSOCIAZIONE S. AGOSTINO

 

Dio che crea ogni cosa secondo un suo particolare fine, e non permette che si distruggano prima che abbiano compiuta la loro missione, che è quella di arrivare a Te in modo che per ogni manifestazione di vita l'uomo attui quel che comandi e che gli hai posto in cuore, che conoscono Te che con particolare tratto di misericordia hai iniziato e stai attuando questa legge della Tua Provvidenza nella nostra.

Per quali lunghi sentieri della Tua grazia Ti sei avvicinato a noi, finché la nostra sonnolenza si è risvegliata come ad un giorno nuovo pieno di una luce che illumina le cose per il bene nostro e la nostra intelligenza perché dia gloria a Te.

Ogni verità per quanto Tu ce la proponi richiede anche la nostra corrispondenza perché sia conquistabile anche dalla nostra fatica e dalle nostre forze che pur sempre sorrette da Te devono partecipare a quella misura di merito che ci hai fissato nella vita, e secondo cui il Tuo giudizio sia pure misericordioso, ma pur sempre giusto richiede anche da noi.

Il nome del nostro paese era consegnato al libro che Agostino nella ricerca di Te e della sua perfezione aveva scritto con piena docilità a quelli che erano i tuoi disegni, e quando nel brusio dei secoli e delle distruzioni il tuo libro delle Confessioni era ritornato alla lettura ed alla edificazione degli uomini, gli abitanti di questo paese se ne erano rallegrati e nella sua memoria avevano lodato Te o Signore che sai conquistare i cuori per quanto possano essere allontanati da Te.

Ma ogni conquista buona e lodevole subisce il suo punto oscuro, la sua crisi, e da un secolo questa che si credeva pacifica conquista e gioia di cui si andava fieri è stata turbata e agitata da avvenimenti che sotto il titolo di ricerca storica contestavano a Cassago questo amore e questa gioia.

Signore Tu che in ogni cosa avevi una lezione da darci, lo hai permesso perché in umiltà di spirito e in fatica di sincera ricerca avessimo a partecipare alla verità che ha sempre come fine la Tua ricerca, il Tuo incontro e la Tua gloria.