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'artista Pietro Villa e il Sindaco di Cassago davanti alla statua prima della inaugurazione
L'artista Pietro Villa spiega il significato e la simbologia dell'opera
L'artista Pietro Villa spiega ai presenti il significato e la simbologia dell'opera
ST. AUGUSTINE MEMORIAL
27 maggio 2018
Inaugurato a Cassago il monumento ad Agostino: santo che valorizza le differenze nell'unità
di Italo Allegri
Inaugurata domenica 27 maggio la statua-memoriale di Agostino di Ippona, posta all'ingresso di Via Visconti presso Colle Alto a Cassago Brianza, opera di Recovery Art dell'artista Pietro Villa.
Mattinata ricca di eventi quella di domenica 27 maggio a Cassago Brianza, che ha visto l'inaugurazione della statua-memoriale di Agostino di Ippona, posta all'ingresso di Via Visconti presso Colle Altro – all'imbocco della strada che proviene da Cremella nei pressi del Cimitero –, e la consegna di quattro alloggi di housing sociale disponibili in un edificio situato lungo la stessa via.
La cerimonia è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa nei pressi della cappella dedicata alla Madonna della Misericordia, che si trova tra il cimitero e il complesso residenziale nel quale sono ricavati gli appartamenti riservati ad housing sociale, alla quale ha partecipato un nutrito numero di fedeli, le autorità comunali e i rappresentanti dell'Associazione Storico Culturale Sant'Agostino di Cassago Brianza, animata dal coro parrocchiale. Il parroco di Cassago, don Giuseppe Cotugno, nell'omelia ha ricordato che «il segno più credibile della Trinità è il segno della testimonianza dell'amore vissuto in una famiglia; un padre e una madre nella loro diversità si uniscono in una comunione che non annulla le differenze, ma diventa ricchezza che esalta l'altra; è un amore forte, ma anche aperto alla vita: quella dei figli che Dio vuole donare e agli altri». Prove ne è che i momenti più belli l'uomo li assapora quando instaura relazioni vere, autentiche: marito con la moglie, genitori e figli, amicizie vere.
«Oggi nella nostra comunità di Cassago avremo modo di porre in questo parco una statua di Sant'Agostino: quest'uomo che ha studiato tanto. Tra le tante cose che ha scritto c'è il De Trinitate, anche Agostino ha riflettuto sul mistero della Trinità; e da credenti pensiamo che nel giorno del battesimo in Gesù veniamo immersi anche noi nel mistero dell'amore trinitario», continua l'omileta. Con il parroco ha concelebrato don Renato Bardelli dell'Istituto San Luigi Guanella di Cassago Brianza, poi, alla fine dell'eucaristia, è giunto anche don Francesco Sposato, direttore dello stesso istituto cassaghese, che ha partecipando alle inaugurazioni.
Conclusa la celebrazione della Santa Messa gli interventi della autorità.
«Oggi è per noi una giornata molto speciale – esordisce il Sindaco Rosaura Fumagalli –, nel corso della quale non solo inauguriamo una statua-memoriale e quattro alloggi di housing sociale, ma è l'occasione per riflettere collettivamente su creatività e sostegno a persone che presentano fragilità sociali. Creativa è l'opera realizzata dal professore e artista Pietro Villa e donata dall'Associazione Storico Culturale Sant'Agostino alla comunità cassaghese. Essa rappresenta la poetica del recupero, dove oggetti di scarto acquistano una nuova vita e una nuova rispettabilità filologica e letteraria. Nulla è aprioristicamente bello o brutto, utile o inutile, utilizzabile o non utilizzabile, tutto dipende da come ci si pone in relazione con le cose, anche quelle a cui il senso comune conferisce una accezione negativa».
È la volta poi del presidente dell'Associazione Storico Culturale Sant'Agostino di Cassago Brianza prof. Luigi Beretta, che suggerisce ai numerosi presente, ai quali si sono aggiunti nel frattempo i pellegrini partecipanti a una tappa del Cammino di Sant'Agostino guidati da Renato Ornaghi, l'atteggiamento da tenere ponendosi di fronte all'opera d'arte che si inaugurerà. «Vorrei richiamare un passo della predica di don Giuseppe, che ci ha ricordato che oggi è la festa della SS.ma Trinità. Ora Agostino è stato un grande indagatore della Trinità ed è stato un esempio profondo per tutti noi, per capire quale mistero sta al di là di ciò che noi vediamo. E questo è l'atteggiamento che dovremmo avere quando inaugureremo la statua: vedere al di là, vedere il mistero e deve essere un modo in cui noi cerchiamo di comprendere qualcosa che agli occhi non appare, le cose invisibili come diceva Agostino che sono il cuore e quello che ci aiuta a vivere».
Beretta procedo poi con i ringraziamenti ufficiali, in primo luogo all'artista autore dell'opera d'arte.
«Uno va all'autore Pietro Villa, che ha avuto questa grande intuizione di realizzare un'opera importante e bella, anche se in questi giorni ho sentito qualche commento che dice: ma insomma che cosa è! È un po' al di là della sensibilità. Ma dobbiamo sempre guardare avanti. Anche oggi una persona diceva dobbiamo guardare al futuro come ha concluso anche il Sindaco. E devo dire come studiosi della iconografia agostiniana, che è un'opera sicuramente innovativa, molto bella. Mi viene da accostarla a un grande personaggio: Hajnal, cecoslovacco naturalizzato italiano, che ha proposto opere di questo genere su pittura con colorazione, ma con lo schema di questo genere. Ma dobbiamo anche tener presente come è stata realizzata quest'opera: da una persona capace, da un artigiano, persone che oggi esistono raramente, capaci di usare il materiale e di plasmarlo secondo l'idea che ha avuto».
Il secondo ringraziamento va all'Amministrazione comunale, che ha saputo accogliere questa opportunità.
«L'anno scorso l'Associazione ha festeggiato i suoi cinquant'anni di attività e volevamo lasciare un segno presente nel paese di questa attività. E cogliendo appunto l'occasione che ci ha offerto il maestro Villa abbiamo pensato a questa statua. Grazie a loro di avere capito l'importanza di questa iniziativa e di avere posto la statua in un luogo molto significativo, perché all'entrata del paese e non solo; ma anche sulla strada che probabilmente il nostro Agostino, quando era qui a Cassago, percorreva andando dalla chiesa verso la Pieguzza, dove sono state trovate due vasche di età romana; dove lui dice nei Dialoghi: passeggiavamo, incontravamo i contadini e ci fermavamo sotto un albero e discutevamo fra di noi di cose più letterarie, ma anche di cose che riguardavano Dio. Ora questo è molto importante, perché ci ricorderà ogni volta che passeremo davanti a questo monumento cosa è stato Agostino e il legame che lega Agostino con lui».
E conclude il prof. Beretta i suoi ringraziamenti rivolgendosi ad Agostino.
«Terzo ringraziamento va proprio ad Agostino, che rappresenta il personaggio che ci unisce, che arricchisce questo paese non solo per quello che ha fatto nel passato, ma per quello che ha fatto nel presente. Ci sono moltissime persone che vengono a Cassago: già quest'anno più di 500 persone sono venute a visitare sotto varie forme anche dall'estero e sono anni che queste cose continuano. Ed è importante, perché è un arricchimento per il paese che non si è ancora accorto di tutto questo. L'Amministrazione se ne è accorta da parecchio tempo e ha incominciato ad avviare un discorso in questa direzione. Ed è importante anche il fatto di aver collegato l'housing sociale con la figura di Agostino, secondo me, perché è un motivo di orgoglio per questo paese, perché l'accoglienza è sempre stata un elemento importante per Cassago e che quindi guarda al futuro in questa direzione.
È anche importante la collocazione, perché vicina al cimitero che ci ricorda il nostro passato, i nostri cari, le generazioni passate che hanno vissuto nella nostra stessa speranza. Ma soprattutto perché nel 1631 quando venne celebrata la prima festa per ringraziare Agostino del miracolo che aveva fatto per il paese, il ricordo fu fatto con l'intendimento di celebrare l'intera comunità di Cassago, non solo di oggi ma di tutti i tempi, quindi l'essere qui davanti al cimitero a ricordare i nostri cari ci aiuta a recuperare questa dimensione eterna della nostra vita».
I presenti si trasferiscono poi innanzi al monumento per l'inaugurazione e qui interviene l'autore Pietro Villa, che spiega a quali valori si è ispirato nel modellare la sua opera d'arte e ringrazia Cassago per «tenere alti certi valori».
«La statua è in ferro zincato, perché conserva il ferro nel tempo. Segue lo stile della Recovery Art, ovvero recuperare le cose che il consumismo continuamente spreca per dar loro una vita differente. Ad esempio: i mercatini mettono delle cose antiche e vecchie, ma sono morte, mentre Recovery Art vuole pigliare quello che la società dell'uso e consumo getta per ridargli una nuova vita, ovviamente con creatività. Ho in giro un centinaio di opere, l'ultima è quella di Costa Masnaga richiesta per le femministe, mentre la scultura religiosa è quella che mi attrae maggiormente, perché il senso religioso in questo momento è poco richiesto e grazie a tutti voi invece ho potuto esprimere la mia inclinazione migliore e sono contento per l'occasione che mi è stata offerta. L'arte moderna segue le follie del momento, la mancanza di riferimenti, dove tutto è casuale nella quotidianità senza pensare al trascendente come Sant'Agostino».
Conclude il parroco prima di benedire la statua con il seguente auspicio.
«Quest'opera ci aiuta oggi ad andare oltre il mistero della Trinità per chi ha lo sguardo credente sulla vita; io penso ci ricordi che le diversità sono una ricchezza, ma nella misura in cui diventano unità, comunione. Questo penso valga anche per noi nelle nostre realtà parrocchiali, nelle associazioni, nei movimenti: una diversità che diventa comunione, ma penso anche che dia uno sguardo differente sulla vita per la società civile, ci sia una diversità che però mira al bene comune nell'unità e penso che oggi anche il nostro paese ne abbia tanto bisogno, allora con l'aiuto di Sant'Agostino chiediamo proprio questo sguardo capace di valorizzare le differenze nell'unità e nella comunione».
Ultimo atto un gradevole rinfresco per tutti i presenti, molto apprezzato.