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Il simbolo del Cammino di sant'Agostino
Il Cammino di sant'Agostino
giugno-luglio 2009
Per questa edizione viene proposto il Cammino di sant'Agostino, un progetto elaborato con varie associazioni e istituzioni con capofila BRIANZE.
Cassago è la tappa centrale, dove si può sostare ad ammirare la località romana che Agostino ricorda nelle Confessioni con il nome di Cassiciaco. Lì si trovava la villa rustica dell'amico milanese Verecondo, suo collega che insegnava grammatica e che lo ospitò assieme a familiari e discepoli fra il 386 e il 387 d. C. mentre si preparava a ricevere il battesimo.
Di quel soggiorno e delle discussioni che vi ebbero luogo abbiamo un ampio resoconto nei libri chiamati I Dialoghi, che sono anche i primi scritti da Agostino di cui abbia conoscenza.
Il Cammino di Sant'Agostino è la proposta di un nuovo cammino di pellegrinaggio concepito per raggiungere e collegare nelle sue varie tappe i venticinque Santuari mariani presenti sul territorio di una piccola area brianzola nord-milanese della Lombardia.
In aggiunta ai venticinque Santuari (alcuni già di per sé assai pregevoli dal punto di vista storico e architettonico) il percorso di questo Cammino è stato predisposto in modo tale da ricomprendere lungo la strada i più importanti siti artistici e più in generale d'interesse del territorio brianzolo (chiese, monasteri, monumenti antichi e moderni, parchi naturali, ville di delizia). Esso dunque si snoda su un itinerario molto ricco dal punto di vista paesaggistico, con la particolarità di presentarsi chiuso su se stesso e di essere almeno concettualmente circolare con l'arrivo a Monza cioè coincidente con il medesimo punto di partenza. La sua lunghezza è di circa 350 km, suddivisa in quattordici giornate di viaggio. L'ispirazione originaria sottostante a questa proposta pellegrina è di matrice mariana. Mai come nel territorio della Brianza la venerazione della Madonna madre di Cristo e della Chiesa si è manifestata in tutta un'impressionante serie di edifici di culto e più in generale di testimonianze popolari di fede ben tuttora evidenti nella miriade d'icone, edicole, cappelle, grotte mariane ammirabili in una passeggiata non distratta per uno qualsiasi dei Comuni del territorio. Ad arricchire questo patrimonio pressoché unico di testimonianze di fede nella Vergine va a unirsi l'attestata permanenza di Sant'Agostino di Ippona in Brianza, nel comune di Cassago l'antico e celto-romano Cassiciacum, documentata dal Santo nelle sue Confessioni e soprattutto nei Dialoghi relativi a quel periodo della sua esistenza successivo alla conversione e di poco antecedente il battesimo per mano del Vescovo Ambrogio.
Il che accade in un momento di cammino di fede fondamentale dunque, per questo Santo. E il simbolo di questa conversione, di questo cambiamento di vita in Agostino è rappresentato dalla famosa "cintura" che la Madonna Addolorata donò in apparizione a Santa Monica, madre di Agostino. Simbolo, questo della cintura, di Sant'Agostino prima e di fedeltà alla Regola agostiniana poi, in quanto tale adottato dal suo Ordine religioso. A differenza di altri cammini religiosi, il Cammino di Sant'Agostino che qui si propone ha la caratteristica di essere, come si è già precisato, chiuso e circolare, un tragitto che cioè riporta il pellegrino al punto d'inizio del tragitto dopo la sua completa esecuzione. Questa sua chiusa circolarità offre elementi simbolici di riflessione non banali che sono già evidenti nell'emblema identificato per il Cammino stesso, ma soprattutto nella cintura agostiniana quale simbolo d'impegno e di costanza nella propria fede, nella propria idealità, nella propria vocazione esistenziale: immagine di un percorso di vita che muove e ritorna allo Spirito. Cintura quale simbolo agostiniano di adesione intima al proprio credo, conquistato dopo un impegnativo e faticoso cammino di conversione.
E pur essendo esplicita - come ben si è visto - la valenza religiosa mariana e spirituale di questo Cammino, ciò nonostante esso può essere anche ben interpretato e realizzato in chiave più laica, praticato cioè solo al fine di distaccarsi per qualche giorno dalle proprie preoccupazioni oppure per dedicare un po' più tempo alle cose che per sé contano davvero, alle proprie idealità ultime, magari in quei momenti della propria esistenza dove si è smarrita una prospettiva, oppure quando ci si trova sul punto cruciale di dover assumere una decisione importante e la si voglia ben ponderare. Al medesimo tempo, nulla toglie a che il Cammino di Sant'Agostino possa essere anche vissuto molto più semplicemente come momento di svago e di vacanza intelligente a piedi o in bicicletta, un vero e proprio percorso di turismo sostenibile in un territorio dell'Italia (la Brianza) ancora poco conosciuto ai più, ma nondimeno assai ricco di testimonianze monumentali e paesaggistiche alquanto appassionanti.