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 Concerto A Cassago

Il concerto per Agostino a Cassago Brianza

Manifesto del Concerto per Agostino

 

CONCERTO PER AGOSTINO

In occasione della Mostra "Si conosce ciò che si ama"

VENERDI' 16 APRILE  2010

 

Ore 20.30: Chiesa parrocchiale dei SS. Brigida e Giacomo a Cassago Brianza

 

 

 

 

LETTORE

Quale è lo scopo della vita per Agostino? È lui stesso a dirlo nel Soliloquia in un dialogo con la parte più profonda di se stesso, con il suo cuore. Come fa Agostino a compiere il suo desiderio; ovvero conoscere Dio e l'io? Vivendo. Tale conoscenza avviene attraverso i fatti che accadono nella vita quotidiana e questa sera noi vogliamo seguire l'uomo Agostino in questo cammino di conoscenza dentro i fatti della sua esistenza.

 

LETTORE

- Ecco ho pregato Dio.

LETTORE

- Che cosa dunque vuoi sapere?

LETTORE

- Tutte queste cose che ho chiesto nella preghiera.

LETTORE

- Riassumile in poche parole.

LETTORE

- Desidero avere conoscenza di Dio e dell'anima.

LETTORE - E nulla di più?

LETTORE - Proprio nulla. (Soliloqui 1, 2, 7)

 

 

LETTORE

Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile.

 

 

LETTORE

YO VENGO

allegro canto messicano (testo e musiche di Rodolfo Ascencio)

 

Agostino ci sfida: senza questo desiderio di pienezza, nulla ci soddisfa. Senza questo amore, nessuna esperienza potrà renderci veramente felici. Anche noi partiamo da qui, dal desiderio e dalla voglia di esserci, di venire all'incontro e di essere presenti.

 

LETTORE

Agostino è ancor oggi l'autore cristiano più letto. Le Confessioni, il suo capolavoro, sono il libro più venduto anche tra i non credenti. Perché questo successo? Perché ci testimonia l'apertura del suo cuore che non si accontenta mai di nulla.

 

LETTORE

Ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha quiete finché non riposa in te. (Confessioni 1, 1, 1)

 

LETTORE

Sin dall'inizio della sua esistenza Agostino vede la mano di Dio all'opera. Conosce l'educazione della madre Monica, da cui il piccolo Agostino apprende le prime preghiere, con le quali si rivolge a Dio con affetto.

 

LETTORE

Quel nome del salvatore mio, del Figlio tuo, nel latte stesso della madre, tenero ancora il mio cuore aveva devotamente succhiato e conservava nel suo profondo. (Confessioni 3, 4, 8)

 

 

LETTORE

LA VERGINE DEGLI ANGELI

dall'opera al Forza del destino di Giuseppe Verdi: preghiera alla Madonna la Madre di Gesù.

 

Quando Agostino raggiunge il sedicesimo anno, ozia per un anno a Tagaste e lì soccombe al "mal di giovinezza". Durante il soggiorno a Cartagine si lega ad una donna con cui vive per quindici anni. Di lei conosciamo pochissimo. Era cristiana e di troppo modeste condizioni per poter diventare sua moglie.

 

LETTORE

Ancora in quegli anni tenevo con me una donna, non posseduta in nozze, come si dicono, legittime, ma scovata nel vagolare della mia passione dissennata; una sola, comunque, e a cui prestavo per di più la fedeltà di un marito. (Confessioni 4, 2, 2)

 

 

LETTORE

Agostino è travolto da questa esperienza e si tuffa nella vita e nel lavoro. Per molti anni insegna retorica.

 

PICK A BALE OF COTTON

canto di lavoro negro-americano

 

 

LETTORE

Agostino inizia a confrontarsi con la tradizione in cui era cresciuto, ovvero con la Sacra Scrittura, conosciuta attraverso l'educazione della madre. Tuttavia si tratta di una lettura che lo delude profondamente. Si imbatte in uomini colti e raffinati, che promettono la conoscenza del vero per mezzo della sola ragione, e sembrano proporre un'adeguata soluzione al dramma del male: è l'incontro con il manicheismo. La morte di un amico fa emerger in lui le domande eterne: cosa amiamo della realtà? Cosa cerchiamo e troviamo nelle persone amate? Chi salva per l'eternità ciò che desidero e amo? Chi custodisce tutto?

 

LETTORE

Felice chi ama te, l'amico in te, il nemico per te. L'unico a non perdere mai un essere caro è colui che ha tutti cari. E chi è costui, se non il Dio nostro, il Dio che creò il cielo e la terra e li colma, perché colmandoli li ha fatti ? (Confessioni 4, 9, 14)

 

 

LETTORE

AMAZING GRACE

[testo] Meravigliosa grazia!

Che lieta novella che ha salvato una miserabile come me!

Un tempo ero perduto, ma ora sono ritrovato.

Ero cieco ma ora ci vedo.

E' stata la grazia ad insegnare al mio cuore il timor di Dio

Ed è la grazia che mi solleva dalla paura;

Quanto preziosa mi apparve quella grazia

Nell'ora in cui ho cominciato a credere!

 

 

LETTORE

La carriera di Agostino procede speditamente. Da Tagaste va a Cartagine, quindi si trasferisce a Roma, abbandona i manichei e diventa scettico e dubbioso. Appena viene a sapere che si è resa vacante la cattedra di retorica di Milano, si fa raccomandare dai vecchi amici manichei pur di vincere il concorso. A Milano Agostino incontra il vescovo Ambrogio.

 

LETTORE

Qui incontrai il vescovo Ambrogio, noto a tutto il mondo come uno dei migliori, e tuo devoto servitore. In quel tempo la sua eloquenza dispensava strenuamente al popolo la sostanza del tuo frumento, la letizia del tuo olio e la sobria ebbrezza del tuo vino. Quell'uomo di Dio mi accolse come un padre e gradì il mio pellegrinaggio proprio come un vescovo. (Confessioni 5, 13, 23)

 

LETTORE

A Milano conosce un gruppo di intellettuali cristiani e pagani uniti dal comune interesse per la tradizione filosofica neoplatonica. Questi uomini, tra i quali Manlio Teodoro e Zenobio, diventano per Agostino un forte riferimento. La lettura dei neoplatonici gli mostra la natura spirituale di Dio. Nello stesso tempo, guidato da Ambrogio e dal prete Simpliciano, scopre che "la vera filosofia e la vera religione" coincidono. Agostino conosce l'esperienza del popolo cristiano di Milano.

È la Ecclesia piena che Agostino conosce soprattutto nelle feste in occasione del ritrovamento delle spoglie dei martiri Protasio e Gervasio. Agostino vede e sperimenta la dimensione comunitaria della fede. La sua sete di amicizia trova una casa: nella pienezza di vita e di letizia che caratterizza il popolo cristiano.

 

 

 

LETTORE

Life is beautiful

Sorridi, senza una ragione,

Ama, come se fossi un bambino

Sorridi, non importa cosa dicono

Non ascoltare una parola di quello che dicono perchè la vita è bella così.

Lacrime, un'ondata di lacrime,

Luce che lentamente scompare

Aspetta prima di chiudere le tende

C'è ancora un altro gioco da giocare e la vita è bella così.

 

 

LETTORE

Agostino scopre da Ambrogio che il testo sacro non ha solo un significato letterale. Ma anche un senso spirituale e allegorico. È il primo passo del suo cammino per comprendere che la Sacra Scrittura è la sorgente di tutto. Ed è l'oggetto dell'amore del credente, perché essa stessa conduce all'amore.

 

LETTORE

"Cercavo la via: Cristo Gesù ci chiama e ci dice: "Io sono la via, la verità e la vita, egli mescola alla carne il cibo che non avevo forza di prendere, poiché il Verbo si è fatto carne affinché la tua sapienza, con cui creasti l'universo, divenisse latte per la nostra infanzia." (Confessioni VII, 18,24)

 

LETTORE

L'esempio del retore Vittorino e del funzionario africano Ponticiano che gli raccontano della pienezza di vita da lui tanto desiderata squarciano i veli della sua indecisione. A Milano, nel giardino di casa, una voce gli parla.

 

LETTORE

" Così tornai concitato al luogo dove avevo lasciato il libro dell'apostolo. Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Non volli leggere oltre, né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono" (Confessioni VIII, 12,29)

 

 

LETTORE

Ciascuno è artefice del suo destino tramite la Provvidenza: la grazia di Dio lo aiuta e nulla è dovuto al caso o alla fortuna.

O FORTUNA

I Carmina Burana sono testi poetici contenuti in un importante manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis. Nel 1937, il compositore tedesco Carl Orff musicò alcuni brani dei Carmina Burana, realizzando un'opera che porta lo stesso nome.

 

 

LETTORE

Agostino è arrivato: lascia Milano e va nella campagna dell'amico Verecondo a Cassago. Lì con i familiari e gli amici si prepara al battesimo e coglie "una luce di certezza" che lo affascina e lo possiede:

 

LETTORE

"Tardi ti amai, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti amai. Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace" (Confessioni X, 27, 38)

 

LETTORE

Tale luce diventa abbraccio nel battesimo che durante la notte tra il 24 e il 25 aprile del 387, Agostino riceve dalle mani di Ambrogio nel battistero di san Giovanni alle Fonti: con lui accolgono il sacramento l'amato figlio Adeodato e il fedele amico Alipio.

 

 

LETTORE

We Shall Overcome

We Shall Overcome è una canzone che divenne un inno del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. E' una canzone che interpreta lo spirito di liberazione dell'animo umano su tutte le incertezze della vita.

 

NOI TRIONFEREMO

Noi trionferemo,

noi trionferemo,

noi trionferemo un giorno.

Oh, in fondo al cuore ci credo,

noi trionferemo un giorno.

 

 

LETTORE

Dopo aver lasciato Milano e sepolto l'amata madre Monica a Roma, avendo condiviso con lei momenti indimenticabili, ritroviamo Agostino nella casa paterna di Tagaste dove, dopo aver venduto tutti i suoi beni, vuole semplicemente "vivere per Dio" con i suoi amici. Ma la sua fama lo precede. I fedeli cristiani "lo presentarono al vescovo perché fosse ordinato sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse." (Possidio, Vita di Agostino 4, 1-2)

 

LETTORE

Dopo qualche anno l'anziano vescovo Valerio muore e Agostino gli succede nella guida grande comunità di Ippona. Sotto il suo sguardo paterno una nuova generazione di sacerdoti e vescovi si viene formando. Vivendo con lui, i futuri presbiteri si immedesimano nella sua santità, imitandolo nella passione per il popolo di Dio, nello studio delle Sacre Scritture e nella povertà.

 

LETTORE

Il Vescovo di Ippona fin dall'inizio del suo episcopato cerca pazientemente, con la persuasione, di ricondurre i dissidenti all'unità.

 

LETTORE

"La questione che c'è tra noi è questa: dov'è la Chiesa? In quel periodo grazie ad Agostino vescovi donatisti col loro clero e col loro popolo entrarono più del solito in comunione con i cattolici, e aderendo alla pace cattolica sopportarono molte persecuzioni da parte dei loro, fino alla amputazione delle membra e all'uccisione" (Possidio, Vita di Agostino 13)

 

 

LETTORE

GIROTONDO Di De André

Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero se verrà la guerra, Marcondiro'ndà sul mare e sulla terra,

Marcondiro'ndera sul mare e sulla terra chi ci salverà?

Ci salverà il soldato che non la vorrà ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà.

 

 

LETTORE

Tutte le opere di Agostino nascono dalla vita, e mai da un pensiero puramente teorico: l'occasione può essere fornita dalla domanda di un amico, dalle circostanze difficili in cui si trova la Chiesa, oppure dalle polemiche specifiche cui il vescovo di Ippona deve rispondere in prima persona.

 

LETTORE

Ma a cosa serve conoscere la natura di Dio? Che guadagno porta all'uomo? Si radica qui la parte più sorprendente dell'opera agostiniana. Studiare la natura divina dà l'occasione ad Agostino per sorprendere anche le caratteristiche dell'anima umana che, in quanto creata ad immagine e somiglianza di Dio, rispecchia la relazione amorosa che lega in un'unica sostanza Padre, Figlio e Spirito Santo. Ecco spiegato il grande desiderio umano di "amare ed essere riamato", e dell'amicizia come fondamento della convivenza umana. Siamo come Dio e a Lui tendiamo.

 

LETTORE

Gli ultimi anni della vita di Agostino sono caratterizzati dalla controversia scatenata dal monaco britannico Pelagio, che aveva iniziato a predicare a Roma. La sua impostazione si fondava, sostanzialmente, sull'esaltazione del libero arbitrio dell'uomo. L'uomo potrebbe, cioè, salvarsi con la sua sola volontà, senza che fosse necessaria la Grazia. Agostino percepisce immediatamente il pericolo di questa teoria che arriva, di fatto, a svuotare il cristianesimo della sua verità salvifica, senza rendere ragione dell'esperienza dell'uomo. Per questo sostiene la complementarietà tra mistero della libertà umana e intervento della Grazia divina:

 

LETTORE

"Non è sicuramente con la libertà che la volontà umana consegue la grazia, ma è piuttosto con la grazia che consegue la libertà insieme a una dilettevole stabilità e a un'invincibile fortezza per perseverare" (La correzione e la grazia 8, 17) La Grazia divina, dunque, aiuta la libertà umana ad essere se stessa.

 

 

LETTORE

LA VITA E' FELICE (Inno agostiniano per i giovani di tutto il mondo)

The happy life

La vida feliz

Inno ufficiale sulle beatitudini, ispirato da Confessioni 4,12.18

 

Rit. La vita felice è comunione: è lì, è lì la città di Dio.

La vita felice è servizio: è lì, è lì la città di Dio.

La vita felice è per sempre: è lì, è lì la città di Dio.

 

 

LETTORE

Agostino non ha timore - anche in un contesto multiculturale e multi religioso come quello antico - ad affrontare con franchezza la questione decisiva: esiste una vera religione? Una via religiosa si può arrogare la pretesa di elevarsi sopra le altre? Tutta la vita di Agostino è stata la testimonianza della oggettiva verità del cristianesimo. Il test della vera religiosità sta nella libertà: "Fuori da questa via - che è la religione cristiana -, mai mancata al genere umano, nessuno fu reso libero, nessuno è reso libero, nessuno sarà reso libero" (La Città di Dio X, 32, 3)

 

LETTORE

Gli anni passano. L'attività di Agostino si intensifica sempre più. Insieme alla fama crescono anche le discussioni attorno ai suoi numerosi scritti. Per questo negli ultimi anni di vita sottopone a un lucido esame critico la sua sterminata produzione letteraria e teologica. Hanno così origine le Retractationes ("Revisioni"), un unicum nella letteratura mondiale.

 

LETTORE

Agostino è giunto alla fine. Ma anche questa esperienza lo introduce ad una conoscenza di sé nuova e più profonda. Anzi, l'ultimo atto della vita terrena - la morte - che sembra chiudere tutto, diventa per lui l'estrema modalità per fare esperienza di ciò che gli sta a cuore. Egli è finalmente libero di fare ciò che più desidera: stare davanti a Dio e dedicarsi con più intensità alla preghiera:

 

LETTORE

"Per non essere disturbato da nessuno nel suo raccoglimento, circa dieci giorni prima d'uscire dal corpo pregò noi presenti di non lasciar entrare nessuno nella sua camera fuori delle ore in cui i medici venivano a visitarlo o quando gli si portavano i pasti. Il suo volere fu adempiuto esattamente e in tutto quel tempo egli attendeva all'orazione" (Possidio, Vita di Agostino 29, 3)

 

LETTORE

Davanti all'abbraccio definitivo Agostino ripercorre tutta la sua esistenza e rivede ciò che, alla fine, veramente permane. E senza ombra di dubbio lo identifica nell'amore, sintesi di tutta la vita: "Amore, parola dolce, ma realtà ancora più dolce." (Commento alla prima lettera di san Giovanni, Omelia 8,1) L'amore infatti è ciò che "definisce" l'uomo nella sua natura più vera.

 

 

LETTORE

LA CANZONE DI ADEODATO di Gian Luca Alzati con musiche di Matteo Perego

Accompagnamento del Coro Adeodato

 

 

L'ultimo testimone: BENEDETTO XVI

 

 

LETTORE

Joseph Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI, ha dedicato l'intera vita agli studi su Agostino. Dalla sua Tesi di Dottorato, sul tema "Chiesa e popolo di Dio in sant'Agostino': fino alle recenti catechesi del mercoledì, ai numerosi interventi a lui dedicati e a sue citazioni magistrali in vari discorsi o documenti. Pertanto a lui affidiamo l'ultima testimonianza con cui salutiamo:

 

 

LETTORE

Quando leggo gli scritti di sant'Agostino non ho l'impressione che sia un uomo morto più o meno milleseicento anni fa, ma lo sento come un uomo di oggi: un amico, un contemporaneo che parla a me, parla a noi con la sua fede fresca e attuale. In sant'Agostino che parla a noi, parla a me nei suoi scritti, vediamo l'attualità permanente della sua fede; della fede che viene da Cristo, Verbo Eterno Incarnato, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo. Così sant'Agostino ci incoraggia ad affidarci a questo Cristo sempre vivo e a trovare così la strada della vita vera." (Udienza mercoledì 16 gennaio 2008)

 

 

GRUPPO STRUMENTALE

 

LETTORE

Grazie a tutti per averci gentilmente ed attentamente ascoltato. Grazie ai ragazzi del Coro Adeodato che hanno saputo aiutarci a crescere nella conoscenza dell'anima con i loro canti in questa serata, grazie al Maestro Silvano Bianchi per l'eccellente lavoro di preparazione, grazie a don Adriano che ci ha ospitato in questa chiesa ricca di fede e di storia, grazie anche a Gian Luca Alzati e al Gruppo strumentale del prof. Bonelli. Rinnoviamo l'invito è a visitare la Mostra su sant'Agostino all'Oratorio per continuare la scoperta del cammino che ha portato quest'uomo alla scoperta della vera sapienza, la sapienza di Dio.