Percorso : HOME > Associazione > Attività > Per le Scuole > Coro Adeodato > Cassago

Concerto "Sotto il cielo IN Brianza" a Cassago

Il pubblico presente in sala

Il pubblico presente in sala

L'autore Gianluca Alzati con Massimo Priviero parla del libro

L'autore Gianluca Alzati con Massimo Priviero presenta il libro

 

 

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

"SOTTO IL CIELO IN BRIANZA"

Cassago

 

 

26 maggio 2012

con il CORO ADEODATO e la Controvento Acoustic Band

Gruppo Strumentale

e la partecipazione straordinaria di Massimo Priviero

 

 

 

Presentazione

Ringrazio tutti presenti per essere qui stasera alla presentazione dell'ultimo libro del prof. Gianluca Alzati “Sotto il cielo in Brianza” pubblicato grazie al sostegno dell'Associazione S. Agostino. E' un libro originale che coniuga letteratura e musica, canzoni e racconti della nostra terra di Brianza.

Ringrazio l'Oratorio e il parroco don Adriano che hanno così gentilmente messo a disposizione la sala per questo evento, che si preannuncia veramente eccezionale per la ricchezza del parterre dei protagonisti. Sono infatti presenti il Gruppo strumentale diretto dal prof. Bonelli e dalla prof.sa Cappellini, il Coro Adeodato diretto dal prof. Bianchi, il prof. Gianluca Alzati l'autore del libro, con la "Controvento acoustic band" che ha collaborato alla realizzazione del Cd allegato al volume e, presenza veramente straordinaria, che lui stesso spiegherà, il cantautore Massimo Priviero. A tutti un bell'applauso di incoraggiamento.

Incominciamo la serata creando il clima giusto con le proposte del gruppo strumentale, che ci proporrà due brani

fra cui Adeodato l'africano

quest'ultimo dapprima in lettura strumentale e poi con l'intervento del Coro.

 

Mentre il Coro si prepara, ringraziamo il Gruppo strumentale e i prof. Bonelli e Cappellini che seguono questi ragazzi con grande attenzione e passione musicale. La figura di Adeodato, il giovane figlio di sant'Agostino, ci riporta nella Cassago di 1600 anni fa quando, in questi stessi luoghi si aggiravano Agostino, Monica e una bella compagnia di africani, amici e discepoli del santo. Adeodato, da cui ha preso nome il nostro Coro, era un ragazzo intelligente, educato e amante della verità.

Aveva seguito il padre in Italia, soggiornando oltre che a Milano proprio qui a Cassago nella villa di campagna dell'amico Verecondo.

Ora per voi il brano "Adeodato l'africano", che apre l'intervento di presentazione del libro da parte dell'autore Gianluca Alzati.

 

La Strada del Davai, è stata scritta da Massimo Priviero e costituisce una forte meditazione sul non senso della guerra e sulla ricchezza e la positività della vita in sé. Davai è la parola che i russi usavano rivolgendosi ai loro prigionieri di guerra, e nel 1943 anche a quelli italiani, che significava all'incirca "Vai avanti, cammina!".

E' stato sinonimo di una marcia forzata tra indicibile sofferenza e resistenza estrema.

 

Ed ora ecco ora Massimo Priviero che ha voluto essere presente questa sera alla prima di Gianluca Alzati, che ha conosciuto in questi ultimi anni e di cui ha saputo apprezzare e consolidare la vena artistica.

Due parole di introduzione per Massimo Priviero. Dal primo album San Valentino che esce nel 1988 al recentissimo cd live dello spettacolo Storie dell'altra Italia, la carriera artistica di Priviero è costellata di successi e di attestazioni da parte della critica. Le sue canzoni “rock” sprigionano energia e quell'umana resistenza che spesso contraddistingue la sua produzione. Musicalmente essa è caratterizzata da un modo di procedere molto in tensione dall'inizio alla fine e, strumentalmente, dalla presenza di un riff di sitar che va ad incastrarsi con il muro di chitarra. Ma lasciamo la parola allo stesso Massimo, che meglio d'ogni altro, saprà trasmetterci un forte messaggio di storie umane vissute in prima persona. A voi Massimo Priviero.

 

Ritorna sul palco il Coro Adeodato che ci proporrà, in questo finale di presentazione del libro, tre interpretazionii di grande intensità emotiva.

Incominciamo con il brano Amarcord. Il brano viene proposto con un semplice testo di Nananà e di Dadud. Lo spirito del ricordo, del passato, del tempo che fu, si adatta allo stile "melanconico" del film di Fellini ormai da anni diventato una pietra miliare del cinema italiano e mondiale. Il titolo "Amarcord" deriva dal dialetto romagnolo "a m'arcord", ossia "io mi ricordo" ed è diventato un neologismo della lingua italiana.

 

Dal film Les coristes ci viene ora proposto il brano Vois sur ton chemin. Clement Mathieu è un ex maestro privato di musica, che ha accettato un impiego da sorvegliante in un collegio per bambini difficili. Lì, il Direttore Rachin gli presenta la sua regola (Azione-Reazione) e gli fa conoscere i bambini del collegio, verso cui nutre un sentimento di odio. Mathieu lavora diversamente con un metodo meno crudele per educarli e li appassiona alla musica che libera le loro qualità interiori.

Vois sur ton chemin ONDA DI SPERANZA

 

Siamo giunti alla fine della serata e vogliamo concludere con un canto gioioso, ricco di speranze per il futuro.Amazing grace e ai ninnora sono melodie popolari scozzesi e sarde. Amazing Grace fu uno degli inni più amati dai neri, composto proprio da un ex mercante di schiavi, John Newton (1725 - 1807), ministro della chiesa d'Inghilterra, che comprese i propri errori e si impegnò ad abolire la schiavitù, che riuscì ad ottenere nell'Impero britannico. Amazing grace - Ai ninnora

 

Grazie a tutti per averci gentilmente ed attentamente ascoltato. Grazie ai ragazzi del Coro Adeodato e al Maestro Silvano Bianchi, grazie al Gruppo strumentale del prof. Bonelli, grazie alla splendida interpretazione di Massimo Priviero e dei suoi artisti che hanno voluto essere presenti con noi in questa bella serata, grazie a Gian Luca Alzati che ha scritto per noi e per i nostri ragazzi un altro bel libro che racconta significative storie della nostra Brianza. Ovviamente il libro è in vendita e per chi lo desidera l'autore questa sera è ben disposto a fare una dedica sul suo libro, pubblicato, come i precedenti, dalla Associazione sant'Agostino.

L'autore - ci ha confermato - è deciso a ricevervi tutti e a restare fino a quando non gli spegneranno le luci.