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1986: Sbandieratori del Palio di Ferrara

Sbandieratori del Palio in azione lungo le vie del paese

Sbandieratori del Palio in azione

 

SBANDIERATORI DEL PALIO DI FERRARA

 

Durante i festeggiamenti per il XVI centenario del soggiorno di sant'Agostino a Cassiciaco, venne organizzato uno spettacolare corteo con gli sbandieratori del palio di Ferrara.

Il corpo musicale che accompagnava gli sbandieratori ha segnato i ritmi della marcia che ha attraversato tutto il paese per finire lo spettacolo sul grande pianoro dove sorgeva la villa Pirovano-Visconti.

Il Palio di Ferrara è il più antico del mondo ed è un momento speciale per la vita della città che si veste dei colori delle contrade. Ne nasce una grande festa che ricorda il Rinascimento, un tempo in cui Ferrara era una capitale importante. Il Palio di Ferrara venne fatto proprio dal Comune di Ferrara nel 1279, codificando una tradizione popolare di giochi e feste iniziata nel 1259. Gli statuti del 1287, primo vero corpo di leggi promulgato dal Comune di Ferrara, disponevano che il Palio si corresse due volte l'anno: il 23 aprile in onore di San Giorgio patrono di Ferrara, ed il 15 agosto in onore della Vergine Assunta. Le corse dei cavalli, degli asini, delle donne e degli uomini, alle quali chiunque poteva iscriversi, si svolgevano in quelle ricorrenze alla presenza delle autorità cittadine. Grande risonanza ebbero le corse al tempo del duca Ercole I (1471-1505) e della moglie Eleonora d'Aragona. Durante il Rinascimento le corse ferraresi erano rinomate anche perché molte famiglie nobili vi partecipavano con i cavalli delle loro scuderie. Le tradizionali corse al Palio erano una grande festa di popolo, essendo aperte a chiunque volesse partecipare. Dopo la devoluzione dello Stato Estense alla Santa Sede nel 1598 le feste continuarono, ma erano più che altro legate alle allegrezze del carnevale. Le notizie di corse vere e proprie si fanno sempre meno frequenti, mentre prevalevano balli e corsi mascherati. Nella prima metà dell'Ottocento si ritrova qualche sporadica corsa di cavalli, sostituita definitivamente dalle corse dei sedioli fino al 1860. Verso il 1930 Guido Angelo Facchini riprese la tradizione estense che, dopo un'altra lunga interruzione, venne ripristinata nel 1967.