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I pellegrini di Padova davanti alla Fontana di sant'Agostino
I pellegrini di Padova nella Sede dell'Associazione
A CASSAGO DA PADOVA
Visita a Cassago=rus Cassiciacum di 32 parrocchiani dalla parrocchia di S. Agostino da Padova.
19 febbraio 2011
Nella prima mattinata di sabato 19 febbraio è giunta a Cassago una comunità di pellegrini della parrocchia di sant'Agostino di Padova, con il proposito di visitare i luoghi significativi in terra lombarda per la vita del grande Dottore della Chiesa africano. Il gruppo ha inserito l'antica Cassiciaco - quella che è, appunto, l'odierna Cassago Brianza - nel proprio itinerario di viaggio fra cultura, fede e devozione. Nel parco storico-archeologico sant'Agostino i pellegrini sono stati guidati da Mario Colnago, Presidente onorario dell'Associazione sant'Agostino, che ha illustrato loro non solo il percorso che fece il santo dall'Africa a Milano, ma anche alcuni resti storici, che testimoniano la sua presenza a Cassago Brianza.
Dopo una visita ai rinnovati spazi del parco monumentale rus Cassiciacum ed alla vicina sede dell'associazione, i pellegrini si sono raccolti in un momento di lettura e riflessione sulle pagine delle celeberrime Confessioni, proprio là dove presumibilmente passeggiava il santo con amici e familiari quando fu ospite nella villa dell'amico Verecondo fra il 386 e il 387 d. C.
I pellegrini hanno quindi celebrato la Santa Messa insieme al parroco di Cassago Brianza, don Adriano Valagussa, intorno alle ore 10.30. La comitiva è infine partita per Milano, pronta a visitare, dopo pranzo, altri luoghi agostiniani; in particolare il Battistero di San Giovanni, dove il santo ricevette il Sacramento del Battesimo per mano del Vescovo Ambrogio nella notte di Pasqua dell'anno 387.
La chiesa padovana della comunità di pellegrini fu fondata dai monaci agostiniani nel Trecento, ed è tuttora attiva. Nell'edifico è conservato uno splendido ciclo trecentesco della vita di Sant'Agostino. Di questo ciclo si sono conservate quattro scene: la visione dell'angelo; il Battesimo e la Vestizione; Monica in preghiera; Agostino ordina Vescovi africani.
Le scene sono naturalmente ispirate alla vita del santo ed ai vari testi agiografici medioevali leggendari. L'autore è Guariento, artista originario di Padova che appartiene alla generazione successiva a quella di Giotto. Le sue pitture sono spesso citate dai critici ed hanno un'importanza notevole nella iconografia agostiniana, poiché seguono uno schema narrativo che si ritrova anche a Pavia e Gubbio. Importante sottolineare come gli affreschi si siano salvati addirittura ai terribili bombardamenti subiti dalla chiesa nel 1944.