IN VISITA AL RUS CASSICIACUM DA BRESCIA

19 aprile 2018

 

 

 

Nella mattinata di giovedì 19 aprile un gruppo di 23 pellegrini, in un viaggio organizzato dalla società Zerotrenta Tour Operator di Brescia, ha fatto visita al rus Cassiciacum, nel corso di un tour che li ha portati su alcuni luoghi importanti legati alla figura di sant'Agostino.

La comitiva era accompagnata da un sacerdote che ha evidenziato il legame che in qualche modo unisce Agostino con Simpliciano, un santo cui sono devoti, se non altro per la titolazione della parrocchia.

I pellegrini sono stati accompagnati nella visita al parco storico-archeologico sant'Agostino, dove sono stati introdotti alla figura di sant'Agostino, ai suoi viaggi e soprattutto alla esperienza spirituale che visse a Milano e a Cassago nella villa dell'amico Verecondo. L'attenzione dei pellegrini è sempre stata attiva e curiosa di conoscere qualche aspetto della vita di Agostino.

I visitatori hanno così potuto conoscere gli elementi più significativi di età romana o comunque che sono legati alla devozione e alle vicende agostiniane conservati nel parco. Una speciale attenzione è stata riservata ai reperti di età romana e medioevale, che sono utili riferimenti per comprendere la situazione della campagna romana ai tempi di sant'Agostino.

La visione della Pala del Maestro Enrico Manfrini e della Fontana di sant'Agostino ha introdotto agli elementi devozionali che nel corso dei secoli si sono sviluppati a Cassago in ricordo del soggiorno del santo in questo luogo. La visita è proseguita al parco rus Cassiciacum e al magnifico colonnato seicentesco del palazzo Pirovano-Visconti con un passaggio nella Sala del Pellegrino. Questa area corrisponde a quella occupata dal castello medioevale. Entrati nella chiesa parrocchiale, i visitatori, oltre a conoscere gli aspetti artistici del luogo, hanno potuto vedere l'altare dedicato a sant'Agostino, le pitture che illustrano i Dialoghi scritti a Cassago e conoscere gli episodi più significativi della devozione locale al santo quale si è manifestata dal Seicento, all'epoca della miracolosa protezione dalla peste, fino ai nostri giorni.

La visita si è conclusa nella sede-museo dell'Associazione S. Agostino, dove sono esposti alcuni reperti archeologici relativi alle varie età storiche del paese, in particolare rispetto all'epoca romana.