Percorso : HOME > Associazione > Attività > 2021: Dossobuono di Villafranca

2021:  Dossobuono

La dedica sul libro dei visitatori dei pellegrini veronesi

La dedica sul libro dei visitatori dei pellegrini veronesi

I pellegrini veronesi in posa davanti al Duomo di Milano

I pellegrini veronesi in posa davanti al Duomo di Milano

 

 

GRUPPO PARROCCHIALE DI DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA IN VISITA AL RUS CASSICIACUM

9 settembre 2021

 

 

 

Nella mattinata del 9 settembre il Gruppo Parrocchiale di Dossobuono di Villafranca di Verona è giunto a Cassago per visitare i luoghi agostiniani prima di partire con il loro Parroco in direzione Monza e Milano per raggiungere a piedi la Basilica di San Pietro in Ciel D'Oro lungo il percorso del Cammino di Sant'Agostino.

Accompagnati da Massimo Didoni i pellegrini hanno visitato la sede della Associazione e il parco storico-archeologico sant'Agostino, dove sono conservati numerosi reperti che vanno dall'età romana fino al Seicento.

Di particolare interesse si conserva la cosiddetta "Fontana di sant'Agostino" e il monumento che venne eretto nel 1986 per celebrare la sua presenza a Cassago nel lontano 386-387 d. C.

Il percorso è proseguito visitando il parco Rus Cassiciacum e i resti del palazzo tardo medioevale appartenuto prima ai nobili Pirovano e successivamente ai Visconti di Modrone. Prima di avviarsi lungo il Cammino, il gruppo ha visitato la chiesa parrocchiale dove sono conservate memorie e vestigia della devozione agostiniana di Cassago.

I giovani ragazzi hanno potuto conoscere le attività del cenacolo agostiniano, durante il periodo di soggiorno nella villa di Verecondo. In particolare, oltre alle tappe fondamentali della vita del santo, la guida della Associazione ha spiegato i contenuti e l'importanza dei libri che compongono i Dialoghi, le prime opere di Agostino, scritte proprio a Cassago.

 

Dossobuono è la più popolosa frazione del comune di Villafranca di Verona, con oltre 7 000 abitanti ed è situato a circa metà strada fra Verona e Villafranca.

Una prima documentazione relativa a questa località è nota da una pergamena, conservata all'Archivio di Stato di Verona, che risale all'anno 1037. In tale circostanza tre cittadini di Verona, rispettivamente di legge salica, romana e longobarda, fecero dono all'abbazia di Nonantola di un pezzo di terra aratoria e prativa localizzato nel fondo detto Puviliano, nel territorio detto di Dossobono.

A Dossobuono nel 1517 vennero approvate le condizioni per l'attuazione del trattato di Noyon sottoscritto nel 1516 dall'imperatore Massimiliano I, dal re Francesco I di Francia e da Carlo V re di Spagna. In base a questo accordo la città di Verona, che era stata occupata dalle truppe imperiali, doveva venire restituita ai Veneziani dietro pagamento di 20000 scudi d'oro. Le Trattative furono condotte dal vescovo di Trento Bernardo Clesio, dal comandante francese Odet de Foix visconte di Lautrec, da Gian Giacomo Trivulzio comandante delle truppe veneziane e dai due provveditori veneti Andrea Gritti e Giovanni Gradenigo.