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Percorso : HOME > Associazione > Pubblicazioni > Rus Cassiciacumrus cassiciacum archeologia e storia
AA. VV.
RUS CASSICIACUM, ARCHEOLOGIA E STORIA
I manufatti litici di Cassago, Mario Viscardi
Il paesaggio della Brianza in età romana, Lanfredo Castelletti
Cronaca delle scoperte archeologiche avvenute a Cassago, FIORENZO MORESCHI
Le popolazioni celto-galliche lombarde e i loro rapporti con la civiltà romana nel II-I secolo a. C., Ivo Rigamonti
La tomba del Crotto, Fabio Ratti
La lavorazione del ferro alla Pieguzza, Raffaele Balzano
Alcune note sulla ceramica preromana della Pieguzza, Bruno Lorefice
Le popolazioni galliche preromane nella storiografia dell'antichità classica, Mario Colnago
La necropoli di via S. Marco a Oriano, Sandro Pozzi
L'epigrafia del Rus Cassiciacum, Giuseppina Besana
La villa di Verecondo nei Dialoghi di S. Agostino tra storia ed archeologia, Luigi Beretta
Aspetti della romanità di Cassago, Davide Pace
I sarcofagi, Pia Confalonieri
La seconda vasca di età romana scoperta alla Pieguzza, Isabella Nobile De Agostini
I reperti faunistici della cisterna della Pieguzza, Polydora Baker
I microvertebrati della cisterna della Pieguzza, Silvia Di Martino
La tomba del Maggiolino, Carlo Amati
Cronologia del IV secolo d. C.
VEXATA QUAESTIO
Gli scrittori lombardi dal '300 al '600 e il Rus Cassiciacum
Lettera al Signor Poujoulat, Alessandro Manzoni
Sant'Agostino a Cassago Brianza sul Milanese in ritiro di sette mesi, Luigi Biraghi
Memoria interessante pel villaggio di Cassago e per la Brianza, Antonio Gioletta
Di alcune forme de' nomi dell'Italia Superiore, dissertazione linguistica, Giovanni Flechia
Della villa dove avrebbe soggiornato santo Aurelio Agostino in Lombardia, Carlo Salvioni
La controversia del Rus Cassiciacum, Filippo Meda
Dov'è finita la questione di Cassiciacum? dom Germain Morin
Il Rus Cassiciacum di S. Agostino, Rinaldo Beretta
Dov'era Cassiacum il luogo di ritiro di Agostino convertito, F. Cayré
Cassago e Casciago, Dante Olivieri
Cassiciacum, Othmar Perler
Da Rus Cassiciacum a Cassago Brianza, Pasquale Cattaneo
Il libro introduce importanti novità, che propongono un radicale aggiornamento della questione del rus Cassiciacum di sant'Agostino. Un aggiornamento che è tanto più significativo in quanto per la prima volta viene affrontato con ricchezza di indagini e di risultati l'aspetto archeologico, il solo che possa completare con una parola definitiva ed esaustiva gli innumerevoli contributi linguistici, toponomastici e storici di oltre due secoli di studi.
Questo aspetto archeologico è fondamentale, perché permette di verificare concretamente la storicità del rus Cassiciacum e quali sono le condizioni necessarie per la sua identificazione, compensando e superando in tal modo gli intrinseci limiti della "tradizione", della storiografia e della linguistica.
Le relazioni pubblicate, che, assieme ai numerosi contributi pervenuti durante la Settimana agostiniana, sono state riportate nella omonima sezione I Romani a Cassago, hanno finalmente definito un quadro storico generale da cui emerge prepotentemente il rus Cassiciacum e tutto il lungo cammino che ha accompagnato le sue vicende storiche a partire dai primi insediamenti del neolitico nel 3000 a. C. circa, attraverso l'età gallo-celtica, fino all'età romana, repubblicana, imperiale e tardo barbarica.
I dati archeologici confermano quanto la "tradizione" aveva sempre sostenuto: Cassago è l'odierno rus Cassiciacum. Lasciamo al lettore il gusto di scoprire le ragioni moderne di questa identificazione grazie alle affascinanti e lucide esposizioni archeologiche degli studiosi.
Allo stesso modo invito i lettori ad una attenta lettura della sezione Vexata Quaestio, che riporta i più significativi ed autorevoli interventi sulla localizzazione del rus Cassiciacum di questi ultimi secoli. Le opinioni e le ipotesi ivi formulate mantengono immutato, anche a distanza di anni, il vigore della loro valenza culturale. La sezione finale del volume riporta infine vari brani tratti direttamente dai testi agostiniani, che ricordano in vario modo la villa di Verecondo, l'ambiente, il paesaggio, le abitudini del rus Cassiciacum.
Si tratta di una fresca testimonianza di un'esperienza spirituale che rimase vivissima nel cuore e nei ricordi di Agostino: spetta a noi rinnovarne l'intensità emotiva e l'entusiasmo, spetta a noi in particolare tramandarlo in perpetuo, a noi che una benevole provvidenza ha fatto nascere e ha permesso di vivere proprio nel rus Cassiciacum, là dove sono maturate le grandi linee del pensiero teologico di tutto il mondo occidentale.
1995 Formato 21 x 30 rilegato pp. 320