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brianza romana: Airuno

Stele funebre

Stele funebre di Airuno di Passeriae Secundinae

 

 

AIRUNO

 

 

 

 

 

La stele funeraria di Airuno è stata scoperta nel 2001 in occasione di lavori edili in una zona ai margini del paese. La stele, con il profilo a centina, è in marmo di Musso. In origine era probabilmente infissa nel terreno, come pare suggerire la parte inferiore ristretta a punta, tale da costituire un segnacolo sepolcrale.

Attualmente la stele si presenta come un semplice indizio isolato di una probabile presenza di una necropoli romana.

Sicuramente è attualmente l'unica testimonianza di epoca romana ad Airuno. La stele è databile tra il II e il III secolo d. C. e presenta una scritta esplicativa.

Dopo la formula dedicatoria agli Dei Mani, compare il nome della defunta Passeria Secundina, priva di qualsiasi precisazione anagrafica.

Il testo epigrafico, che occupa lo spazio sottostante l'arco, recita:

 

D(is) M(anibus)

Passeriae Secundinae

anim(ae) inn(ocentissimae)

 

La presenza di un abitato in epoca romana è dunque testimoniato dal ritrovamento di questa stele funeraria di forma lanceolata e con iscrizioni latine risalenti al periodo tardo romano venuta alla luce durante scavi presso l'attuale via Postale Vecchia. Il paese viene citato nel testamento, risalente al 960, di un nobile longobardo di nome Alcherio, residente nella Rocca di Airuno; torre di vigilanza all'epoca dei Romani, fu trasformata dei Longobardi in un castello fortificato.