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Percorso : HOME > Cassiciaco > Brianza Romana > Casatenovobrianza romana: Casatenovo
Ara romana reimpiegata nella chiesa di S. Margherita a sostegno della mensa dell'altare
CASATENOVO
In via G. Carminati nel casolare di proprietà omonima
Nel 1770 fu rinvenuto un cippo con iscrizione disposta sulla fronte e sue due lati:
fronte:
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DOMESTICI
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lato 1:
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lato 2:
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SVO TEMPORE.
Le iscrizioni sono datate al III sec. d. C. Il cippo è conservato al Museo archeologico di Milano.
Frazione di Rogoredo
In località imprecisata nel 1839 fu rinvenuta durante lavori agricoli una tomba a cremazione. Le ceneri erano contenute in un'urna, il corredo era costituito da alcuni vasi di terracotta che andarono distrutti al momento della scoperta e da tre fibule in bronzo di tipo Misano. E' probabilmente pertinente allo stesso ritrovamento anche un chiodo in ferro. Datazione presumibile La Tène D1 della prima metà del I sec. a. C. La tomba è custodita nei Civici Musei di Lecco.
Nel 1859 fu consegnata al Museo una grande olla biconica raccolta nei campi in una località imprecisata. Probabilmente apparteneva a un contesto funerario dell'età del Brionzo.
Chiesa di S. Margherita
Sotto l'altare della chiesa di S. Margherita nel 1850 in circostanze imprecisate fu rinvenuta un'ara con l'iscrizione:
MERCVRIO
MICIRIO
PANDARVUS
VSLM
L'ara, di età romana, fu reimpiegata come sostegno della mensa dell'altare. Di un certo Novellianus Pandarus esiste una attestazione in una lapide conservata a Barzanò nella chiesa di San salvatore.
Località Castellazzo
In frazione Rogorea località Castellazzo, più propriamente località castello in proprietà Lurani, forse precedentemente al 1861, durante lavori di dissodamento di un bosco, fu rinvenuta una tomba in nuda terra. Oltre all'urna "rigonfia a metà altezza", una lama di pugnale in bronzo, deformata per effetto termico, e un pugnaletto di tipo Voghera in bronzo costituivano il corredo. Un pendaglio triangolare di bronzo decorato ad occhi di dado, con anello di sospensione all'estremità di un'asticciola a tortiglione viene riferito a questo ritrovamento.
L'urna risulta dispersa, mentre l'altro materiale è conservato presso i Civici Musei di Lecco. Il ritrovamento viene riferito alla cultura della Scamozzina, della fine della Media età del Bronzo (XIV sec. a. C.). Il pendaglio apparterrebbe al La Tène D del I sec. a. C.
Cascina Cacciabuoi
Nel gennaio del 1861 nel praticare lavori agricoli fu rinvenuta una tomba a cremazione. Le ceneri erano contenute in un'urna di cui restano il fondo piano e parte delle pareti, decorate ad impressioni. Il corredo recuperato consiste in un vaso a trottola di forma schiacciata, un'olletta a corpo ovoide, un piccolo vasetto tronco conico, due frammenti di un vaso a porta-uovo, due vasi a rocchetto, un fondo piano e parte delle pareti di un recipiente decorato ad impressioni ovali, un boccale di bronzo tipo Idria, un mestolo di bronzo tipo Pescate, tre coltelli in ferro.
Conservata ai Civici Musei di Lecco, la tomba è databile al periodo La Tène D2 della seconda metà del I sec. a. C.
Galgiana
In località Galgiana, tra il giardino della chiesa parrocchiale e la Cascina Villa il 12 febbraio 1873 durante i lavori agricoli fu scoperta una tomba a cremazione il cui corredo era costituito da una patera a vernice nera di forma Lamb. 6, due vasi a rocchetto, un vaso a trottola ed un coltello a dorso leggermente arcuato e taglio diritto. le ceneri erano contenute in un'urna.
Conservata ai Civici Musei di lecco, la tomba è attribuibile al periodo La Tène D2 della seconda metà del I sec. a. C.
Località imprecisata
Scoperta avvenuta prima del 1874 con un recupero di don Vitaliano Rossi. Furono rinvenute fortuitamente alcune tombe i cui corredi non furono tenuti separati. I materiali recuperati sono: quattro vasi in ceramica di varie dimensioni ed alcuni frammenti, una lama di coltello in ferro, un falcetto in ferro con lunghissimo codolo, una cesoia in ferro, due ganci, frammenti di strigiti, una padella di tipo Aylesford in bronzo, un frammento di recipiente in bronzo, di cui si conserva una porzione di parete con orlo liscio. Il materiale è conservato al Museo Civico di Como ed è riferibile all'epoca di La Tène D del I sec. a. C.. Alcuni elementi, come la padella, possono essere datati alla fase D1.