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brianza romana: Peschiera

Prospetto della tomba a camera della Peschiera (da Magni 1930)

Prospetto della tomba a camera della Peschiera (da Magni 1930)

 

 

PESCHIERA di Carate

 

 

 

 

 

Nel territorio di Carate Brianza, allo sbocco della valletta della Brovada sorge l'insediamento di cascina Peschiera dove, nel 1880, lungo la stradina che vi passa fu scoperta una camera sepolcrale d'età romana di notevole grandezza. Era certamente il manufatto antico più importante scoperto in Carate Brianza ed è stato descritto e disegnato nel 1930 da Antonio Magni della Società Archeologica Comense.

La camera costruita con blocchi di ceppo era coperta da una volta. Misurava in larghezza m. 2,80, in profondità m. 3,50 e in altezza m. 3. Una volta scoperta e toltone il sarcofago che custodiva, la camera fu impiegata come ricovero dì carretti e utensili agricoli; rimasta scoperta dalla terra che per secoli l'aveva protetta rapidamente si rovinò, tanto che venne distrutta per riutilizzarne i blocchi di ceppo. Il sarcofago invece fu trascinato sino alla adiacente cascina Peschiera e utilizzato come abbeveratoio.

Il sarcofago romano è in serizzo ghiandone e misura m. 2,21 x 1,16. L'interno è profondo m. 1,52 e presenta un basso «guanciale» o poggiatesta. Il lato lungo, frontale, è munito di due specchi con corniciatura tonda in rilievo che contenevano ciascuno un'iscrizione molto consunta e di difficile lettura, anche a causa della natura della pietra.

Un tentativo di lettura effettuato nel 1993 ha evidenziato un nome: Q Ternius. Le dimensioni del sarcofago e la doppia iscrizione inducono a ritenere che la tomba fosse destinata a ospitare una coppia di coniugi.