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Ruris Nomen: Wilibaldo Mair

Frontespizio del volume a stampa edito a Ingolstadt da Wilibaldo Mair

La pagina della Vita Augustini con la dicItura CASSICIACUM

 

 

WILIBALDO MAIR

Edizione a stampa della Vita Aurelii Augustini pubblicata a Ingolstadt nell'anno 1621 da Wilibaldo Mair

 

 

 

Il testo per indicare la campagna dove si trovava la villa di Verecondo riporta la dicitura CASSICIACUM.

 

L'opera è illustrata con immagini di cui si trova la spiegazione, che sono a corredo del testo. Si tratta di riproduzioni delle stampe realizzate dall'incisore Wanderaisen.

 

L'autore è un celebre incisore di Nuremberg. Questa serie, che apparve a Ingolstadt nel 1631 ed è quasi contemporanea di quella di Bolswert, è composta da 22 scene commentate ciascuna da un fascicolo di 15 pagine. L'autore dei testi fu il canonico Wilibald Mair (Vita Aurelii Augustini Ecclesiae doctoris, Iconibus olim illustrata, rudiori nunc calamo explicata). Egli spiega in dettaglio ogni immagine e indica le fonti della sua erudizione. Il prologo avverte il lettore che le incisioni sono in realtà un'invenzione di padre Georg Berreider, di cui però non si hanno informazioni se non che viene definito come "Ad S. Zenonem prope ditiores Hallas Praepositus." La scelta degli episodi rivela la dipendenza dell'autore dall'Historia Augustini del XV secolo piuttosto che dalle innovazioni cinquecentesche o dai miracoli di origine spagnola. L'artista ha illustrato le scene utilizzando a piene mani le allegorie bibliche e profane con una frenesia intellettuale che origina spesso immagini confuse e veri e propri enigmi. Mostri, serpenti, squali sono abbondantemente utilizzati a servizio di una macabra ispirazione. Il desiderio di comunicare tante cose assieme nuoce alla chiarezza e alla profondità degli spazi e dei paesaggi. Secondo i costumi del secolo, ciascun personaggio e ogni singola scena sono marcati da una lettera che si ritrova in margine al capitolo esplicativo. Cartigli e medaglioni sono a loro volta popolati da diversi personaggi allegorici, di cui qualcuno ripetuto senza definizione: la Scienza, la prudenza, la Fede, la Carità, la Chiesa etc. Questi personaggi allegorici spesso hanno un rapporto forzato e artificiale con la scena propriamente agostiniana. Nel complesso l'artista ha saputo dare vita ai suoi personaggi: egli li anima di movimenti e sa mettere nel giusto contrasto luci ed ombre. Non trascura alcun dettaglio.