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Mario Mattei: Fra Giovanni Bono

La copertina del libro su Giovanni Bono

La copertina del libro

 

 

 

 

IL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE DI FRA GIOVANNI BONO (1251-1253/54) FONDATORE DELL'ORDINE DEGLI EREMITI

di Mario Mattei

10 ottobre 2008

 

 

 

Una serata dedicata al beato Giovanni Bono lunedì 9 novembre a Mantova nella chiesa parrocchiale di sant'Antonio Abate, durante la quale il padre agostiniano Mario Mattei ha ripresentato il suo libro sulla vita del beato Bono. "Una figura che ancora ci parla, un santo moderno ..."

Così veniva aperta la Conferenza sul Beato Giovanni Bono dal p. Mattei. Giovanni Bono era nato a Mantova nel 1169 in epoca comunale, a poco più di cinquanta anni dalla fine del lungo potere dei Canossa (1115 morte di Matilde) e all'apparire dei Bonacolsi nella città virgiliana. La sua conversione avviene dopo la guarigione da una terribile malattia verso i 40 anni, quando decise di abbandonare la sua vita dissipata trascorsa come giullare e giocoliere con i saltimbanchi, dopo la morte dei genitori. Si confessò presso il Vescovo di Mantova che gli suggerì di ritirarsi a una vita di penitenza e di preghiera. Giovanni si ritirò in Romagna in una località chiamata Butriolo presso la città di Cesena in un eremo ove sorgeva una fontana. Oggi la località, vicina a Ponte Abbadesse e alla chiesa costruita nel dopoguerra in suo onore, è chiamata "Rio dell'Eremo".

Una nuova esperienza cenobitica sperimentata in una cella scavata nel tufo ove trascorreva le sue ore di preghiera, penitenza dura (un solo pasto al giorno). Un lettuccio per la notte, il crocefisso e l'acqua santa. Egli analfabeta, si sottoponeva a tante privazioni, vestito con una tonaca molto larga, riceveva per l'ascolto persone di ogni classe sociale e di ogni genere. In breve tempo a quell'eremo si aggiunsero nuove celle: la sua vita di penitenza e preghiera aveva attirato moltissimi laici a seguire il suo stile di vita. Educatore straordinario proprio in quel tempo terribile per la Chiesa nel quale crescevano le eresie dei catari e dei patari, egli seppe riportare alla conversione verso la verità della Chiesa cattolica molti fedeli deviati sopratutto dal cattivo esempio di un clero talvolta poco preparato per la sua missione sacerdotale.

A testimoniare l'eroicità della sua virtù i 262 testimoni raccolti subito dopo la sua morte avvenuta a Mantova nel 1249. Persone che avevano conosciuto da vicino il santo e talvolta avevano assistito ai suoi interventi straordinari su ammalati e ottenuto guarigioni improvvise data malattie cronicizzate e aggravate. L'attrazione verso il beato Bono era data soprattutto dalla sua gestualità convincente e affascinate e soprattutto perché riconosciuto come santo per il suo stile di vita. Il suo Istituto si propagò in diverse parti, ricevendo dalla Santa Sede la regola dir sant'Agostino. Papa Sisto IV, Francesco della Rovere lo proclamò beato nel 1483. Il libro dir P. Mattei "Il Processo di Canonizzazione di fra Giovanni Bono (1251-1253/54) fondatore dell'Ordine degli Eremiti" (Roma 2002) rimane un'opera certamente data conoscere e da analizzare. Padre Mattei è impegnato come Maestro dir Cerimonia presso la Sacrestia privata del Santo Padre Benedetto XVI.

 

articolo di Luigi Mignoli

dal Corriere Cesenate dell'ottobre 2008

 

 

Edizioni Institutum Historicum Augustinianum, Roma 2002