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Palombi e Pistilli: IL COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA OLIVA A CORI

La copertina del libro di Cori

La copertina del libro

 

 

 

 

IL COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA OLIVA A CORI

di Domenico Palombi e Pio Francesco Pistilli

 

 

 

Prefazione di Pietro Bellini O.S.A.

 

Con il lavoro che ho l'onore di presentare come volume n. 8 della collana "Monografie Storiche Agostiniane" della Provincia Agostiniana d'Italia, si porta a termine parte di un ampio programma culturale impostato negli anni scorsi. "Ampio" perché ha coinvolto un gran numero di studiosi, esperti nei diversi campi della storiografia e dell'arte; ampio perchè questo programma culturale è aperto, virtualmente, come un laboratorio di ricerca alle oltre mille presenze che l'Ordine ha espresso in tutto il territorio italiano negli otto secoli della sua storia. Il contenuto di questo volume ci conduce a Cori, città del Lazio meridionale, dove la presenza agostiniana si materializza nel complesso monumentale di Sant'Oliva, con la chiesa patronale e l'annesso convento rinascimentale. Negli ambienti agostiniani Cori è conosciuta particolarmente per uno dei suoi figli più illustri, che è stato una figura eminente anche nelle vicende dell'Ordine: Ambrogio Massari da Cori, detto il Coriolano (circa 1432-1485). Raggiunto il grado di Maestro in teologia, gli vennero affidati i più alti incarichi, fino ad essere eletto Priore Generale (1476-1485). Professore di filosofia e di teologia all'Università di Roma, fu storico, fecondo scrittore in molteplici discipline come i grandi umanisti del tempo, predicatore e diplomatico. Riformatore dell'Ordine, fu una delle figure più insigni dell'umanesimo cristiano del XV secolo, i cui migliori rappresentanti provennero proprio dall'Ordine agostiniano ed in particolare dai due principali centri di Firenze e di Roma. Sodale del cardinale Guillaume d'Estouteville, protettore dell'Ordine, nonché amico e collaboratore di tre pontefici (Pio II, Paolo II e Sisto IV), cadde in disgrazia del quarto, Innocenzo VIII, che lo fece incarcerare in Castel Sant'Angelo, ove morì, dolore confectus nel 1485: una delle tante, oscure tragedie nella fase di passaggio dal Medioevo all'età moderna. La figura del Coriolano da sola sarebbe sufficiente a dare importanza alla presenza eremitana in Cori, ma nel caso di Sant'Oliva essa è da intendere come artefice di una rifondazione spirituale e materiale della locale comunità monastica. La sua opera, che si concretizza nel complesso architettonico e nei programmi decorativi di Sant'Oliva, ci offre una completa panoramica temporale e spaziale della Cori agostiniana. A questa importante realizzazione sono dedicati gli approfonditi saggi, le preziose schede, le appendici documentarie e il ricco corredo fotografico qui raccolti. Non posso quindi non rivolgere un caloroso ringraziamento a quanti hanno contribuito a rendere la monografia di così grande interesse.

 

 

Edizioni della Biblioteca Egidiana, 2008