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La copertina del libro
GIOVANNA D'ANIELLO (a cura di)
Il prisma della natura umana. Giansenio interprete di Agostino
Collana Biblioteca Filosofica di Quaestio
Editore Pagina, 2013
Per la prima volta in traduzione italiana (testo latino a fronte) una vasta antologia del monumentale Augustinus di Giansenio, opera cruciale per la formazione del pensiero religioso della modernità.
Edizioni di Pagina, 2013
pp. 484
Cornelio Giansenio (1585-1638), professore di teologia a Lovanio e poi vescovo di Ypres, si propone di restaurare l'autentica dottrina di Agostino d'Ippona nell'età della Controriforma. La sua opera più celebre s'intitola appunto «Augustinus», in cui egli attua un ripensamento e una nuova contestualizzazione dell'«opus» agostiniano. Quest'opera costituisce un monumentale affresco sulla concezione della natura umana, della libertà e della grazia divina. Le riflessioni ivi contenute hanno avuto grandissima eco in tutta l'età moderna sino ai nostri giorni, in molti campi del sapere. Esse hanno anche ispirato il movimento noto come “giansenismo” che, radicalizzando le posizioni “gianseniane”, avrebbe diffuso e consegnato alla posterità un'interpretazione erronea della dottrina di Agostino.
L'«Augustinus» si articola in tre tomi: il I tomo ricostruisce la storia del pelagianesimo; il II tomo ha per oggetto la condizione di grazia del primo uomo e degli angeli (o natura integra), la natura decaduta e il concetto di natura pura; il III tomo tratta infine le diverse forme della grazia, del libero arbitrio e del suo rapporto con la grazia, della predestinazione e della dannazione.
In questo volume - corredato da una Prefazione di Danilo Zardin e da una corposa Introduzione della curatrice - è offerta un'antologia del II tomo, allo scopo di mettere a fuoco alcuni snodi fondamentali che riguardano la condizione della natura di Adamo «ante peccatum», «post peccatum» e «sub gratia», con un particolare interesse per la confutazione del concetto di «natura pura», i cui “architetti” erano - secondo Giansenio - i teologi della scuola gesuitica. Attraverso questo “prisma”, egli intendeva operare uno smontaggio dell'antropologia tardo-scolastica, al fine di riabilitare una genuina ermeneutica agostiniana.
Giovanna D'Aniello ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Storia della filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Ha trascorso diversi soggiorni di studio in Germania e in Belgio, attestando la sua ricerca scientifica su due fuochi del pensiero occidentale moderno: la riflessione di Schleiermacher, nel delicato passaggio dalla teologia naturale alla filosofia della religione, e la svolta ermeneutica nella teologia riformata tedesca; l'ontologia e la teologia della Controriforma e alcuni aspetti dell'agostinismo moderno.
Ha curato un'antologia filosofica che ripercorre la storia del pensiero moderno da Suárez a Dostoevskij (C. Esposito / S. Poggi, Filosofia moderna, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006). Alla figura di Schleiermacher ha dedicato una monografia (Una ontologia dialettica. Fondamento e autocoscienza in Schleiermacher, Edizioni di Pagina, Bari 2007) che mette a fuoco alcune scansioni della passività nel corpus filosofico e teologico dell'autore.