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Agostino: La chiesa di Sant'Agostino in Arezzo

Immagine del libro

La copertina del libro

 

 

 

 

La chiesa di Sant'Agostino in Arezzo. Guida storico artistica

A cura di Andrea Andanti, Giuliano Centrodi, Anna Pincelli, Michele Tocchi

 

 

Il libro è stato realizzato con la collaborazione di Irene Bagnoli, Fabrizia Landi, Fabio Pecchi, Alessandro Valenti, Gessica Zacchei. L'introduzione storica è a cura di Francesco Salvestrini, mentre fotografie e cura editoriale sono di Alessandro Benci.

Formato  24×16,5 cm per complessive pagine 224

Il volume è arricchito da ben 102 fotografe

 

 

Il volume, corredato da un pregevole repertorio fotografico, è strutturato per fornire sia allo studioso che al visitatore un valido strumento per la conoscenza della chiesa di Sant'Agostino di Arezzo. Il luogo costituisce un eclettico edificio sacro ricco di pregevoli arredi che vanno dai dipinti alle vetrate, dai reliquiari ai tessuti, dalle sculture lignee alle lastre tombali, ai briosi stucchi settecenteschi eseguiti dai Rusca - scultori ticinesi - che ne rendono inconfondibile l'arioso interno.

La prima del volume parte raccoglie rigorosi e ben documentati saggi destinati a illustrare le vicende storiche, architettoniche ed artistiche dell'insediamento agostiniano aretino dalla fondazione nel 1257 alla soppressione napoleonica del 1808, senza trascurare gli anni successivi, caratterizzati dalla presenza del clero secolare fino ai giorni nostri. La seconda parte comprende invece un rapido ed esauriente percorso di visita che accompagna il visitatore alla scoperta degli spazi e del patrimonio artistico di una delle più affascinanti e inattese chiese monumentali di Arezzo: dall'affresco quattrocentesco di Lorentino d'Andrea alla sontuosa tavola della Circoncisione dipinta dagli aretini Domenico Pecori e Niccolò Soggi con la decisiva collaborazione dello spagnolo Fernando De Coca nel primo Cinquecento; dai numerosi crocefissi lignei ai capolavori seicenteschi di Bernardino Santini, senza trascurare la qualità architettonica dell'edificio e del campanile, i reliquiari, i tessuti, le vetrate, le lastre tombali. Chiude l'opera lo scritto di Fabio Pecchi dedicato al profondo e storico legame tra questa chiesa e il suo popolo, quello del Quartiere di Porta Sant'Andrea.