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SculTORI: Anselmo da Campione

Agostino e i Dottori della Chiesa nel Pontile del Duomo di Modena

Agostino e i Dottori della Chiesa

 

 

ANSELMO DA CAMPIONE

1160-1175

Modena, Duomo, Pontile

 

Agostino e i Dottori della Chiesa

 

 

 

Lo straordinario Pontile del Duomo di Modena conserva le stupefacenti immagini in altorilievo di Cristo, di santi e dei Dottori della Chiesa. In questa immagine si possono osservare in sequenza nel primo riquadro di sinistra "S. Girolamo e S. Ambrogio" e in quello di destra "S. Agostino e S. Gregorio". Nella striscia che corre sopra le immagini sono stati scolpiti i nomi di ogni Dottore della Chiesa. Agostino (il terzo da sinistra) è identificato da SCS AGVSTINUS ed è raffigurato intento a scrivere su un libro. Sopra di lui volteggia un angelo che con la mano gli indica cosa scrivere. Il pontile risale alla fine del XII secolo fu realizzato dalle maestranze campionesi.

Il duomo di Modena è la prima chiesa della città e dell'Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Capolavoro dello stile romanico, la cattedrale è stata edificata dall'architetto Lanfranco sul luogo del sepolcro di san Geminiano, patrono di Modena, dove in precedenza, a partire dal V secolo, erano state già erette due chiese. Nella cripta del duomo si trovano le reliquie del santo, conservate in una semplice urna del IV secolo ricoperta da una lastra di pietra e sorretta da colonne di spoglio.

I Maestri Campionesi vennero chiamati a Modena per completare la cattedrale e, soprattutto, per costruire la torre campanaria. A loro si devono la più parte delle decorazioni interne, ma anche diversi interventi strutturali quali l'apertura delle due porte della facciata ai lati del portale maggiore e la costruzione del grande rosone gotico al centro della facciata. Venne inoltre modificato il presbiterio, con la costruzione del mirabile pontile riccamente decorato da loro e venne aperta la grandiosa Porta Regia sulla Piazza Grande, non prevista dal progetto originario di Lanfranco, vicina alla Porta dei principi.

Oltre al rosone, uno degli interventi più importanti dei Campionesi, attribuito anch'esso ad Anselmo, è quello relativo all'ambone, con la costruzione del pontile aggettante e sorretto da colonne che a loro volta poggiano su telamoni seduti e curvi sotto il peso e da leoni stilofori digrignanti e accucciati sulla preda. I capitelli delle colonne e delle mensole a sostegno del pontile sono attribuite ad Anselmo e teologicamente si rifanno all'aspettativa di salvezza con le Storie di Daniele e Abacuc, le Storie di San Lorenzo, Sansone che smascella il leone e un Acrobata. Le sculture, che esaltano le capacità scultoree dei Campionesi, si scoprono nella bellezza dei rilievi che ornano l'ambone con le figurazioni dei Dottori della Chiesa in atto di scrivere su ispirazione di un angelo o di una colomba, simbolo dello Spirito santo, dei simboli degli Evangelisti, di Cristo in maestà e di Cristo che risveglia San Pietro.

Agostino Dottore della Chiesa di Anselmo è una delle prime raffigurazioni in assoluto: la definizione di Dottore della Chiesa per Agostino, Ambrogio, Gerolamo e papa Gregorio deriva da Beda il Venerabile che nell'VIII secolo con la sua Epistola IX riconosce con enfasi in loro i massimi interpreti della tradizione cristiana. Un decretale di papa Bonifacio VIII più tardi consacrerà definitivamente questo ruolo con una nuova solennità liturgica.