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Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI PEDRET
1100-1125
Roda de Isàbena, cattedrale di san Vincenzo, cappella di sant'Agostino
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Questo afresco attribuito al maestro di Pedret si trova nell'intradosso dell'abside della cappella di sant'Agostino nella cattedrale di san Vincenzo martire a Roda de Isàbena.
Questa cappella è ciò che rimane di una chiesa medioevale dotata di una cripta e anteriore all'attuale cattedrale. Rispetto al complesso di edifici attuali, questa cappella si trova sul lato settentrionale del chiostro, la cui edificazione ha distrutto gran parte della sua navata.
L'area superiore conserva nella zona absidale rilevanti tracce di affreschi che sono datati al primo quarto del XII secolo. La calotta absidale probabilmente era decorata con la figura del Cristo pantocratore circondato dal tetramorfo, di cui rimangono lacerti di dipinti.
Nella fascia inferiore era presente una teoria di quattro santi a mezzo busto, affrescati all'interno di nicchie. Rimangono parti consistenti di questi affreschi così come di latri santi che erano raffigurati nell'intradosso.
Tra questi ultimi una immagine, che ha conservato la sua leggibilità, è stata identificata con sant'Agostino, cui era dedicata la cappella e la cui regola era seguita dai canonici della cattedrale.
Il santo è raffigurato in forme stilizzate con una grande aureola sul capo. Il volto ha un aspetto allungato, molto espressivo, con occhi penetranti e una discreta barba bianca che gli scende dal mento. In mano il santo regge un libro.
L'affresco viene attribuito al Maestro de Pedret, per quanto altri indichino piuttosto il maestro di Taul.
Maestro de Pedret
Con questo nome gli storici indicano un pittore di affreschi romanici in Catalogna, il cui lavoro più importante è conservato nella chiesa di San Quirico de Pedret. Questo pittore è considerato una figura di spicco nell'orizzonte culturale della pittura romanica europea. Resti dei suoi affreschi sono conservati nelle chiese di San Pedro del Burgal, di Santa María de Aneu, di San Juan de Tredós e della Collegiata di San Pedro de Áger, tutte a Lleida. Nella chiesa che ha dato il nome, San Quirico de Pedret a Barcellona e nei Pirenei francesi nella cattedrale di Saint-Lizier, consacrata nel 1117, le sue opere si possono vedere ancora oggi sulle pareti della chiesa.
In uno dei fregi che dipinse per la chiesa di san Pietro a Burgal, ha disegnata la famosa corona ferrea di Monza, simbolo della città lombarda, la cui presenza è stata interpretata come luogo d'origine del pittore. Il che non sarebbe strano a causa delle coincidenze iconografiche, tecniche e stilistiche con la regione del Ticino.