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PITTORI: Anonimo di Quinones

Sant'Agostino con Sant'Isidoro e devoti alla Porta della Gloria

Sant'Agostino con Sant'Isidoro e devoti alla Porta della Gloria

 

 

ANONIMO DI QUINONES

1100-1200

Leon, Cappella Quinones della Collegiata Reale di S. Isidoro

 

Sant'Agostino con Sant'Isidoro e devoti alla Porta della Gloria

 

 

 

Si tratta di una delle più antiche raffigurazioni del santo. E' stata eseguita nel Duecento da un anonimo frescante nella Cappella Quinones che si trova nella Collegiata Reale di S. Isidoro a Leon. Quest'ultima è una chiesa romanica dedicata a Sant'Isidoro edificata nel luogo dove sorgeva un tempio romano a Mercurio. Risale agli inizi dell'XI secolo e vi si trova il Panteon Reale di León.

Agostino appare in compagnia di san Isidoro: al loro fianco due devoti sono inginocchiati in preghiera. La composizione è molto stilizzata.

 

La Basilica di San Isidoro a León è nata come un semplice monastero costruito nell'anno 960 dal re Sancho il Grasso che fu distrutto dutante le invasioni arabe. Il monastero è stato ricostruito da Ferdinando I, consacrato nel dicembre del 1063, e designato come il Pantheon dei re di Leon. Vi furono deposte le spoglie di San Isidoro. Il resto del complesso è in stile barocco del Settecento. Il lato ovest del complesso corrisponde al muro romano originale di difesa della città. Il museo del monastero e la biblioteca contengono alcuni tesori rari ed eccezionali relativi al periodo dal IX al XII secolo.

Isidoro fu arcivescovo di Siviglia e il più celebre accademico e teologo della Spagna visigota nel periodo precedente l'invasione araba. Grazie all'accordo con Abou Amr al-Abbad Motadid, il sovrano musulmano di Siviglia, le reliquie di Isidoro furono trasferite a Leon, dove potettero essere sepolte in terra cristiana.

Nato a Cartagena in Spagna verso il 570, morì arcivescovo di Siviglia nel 636 succedendo nel 606 sulla stessa cattedra del fratello Leandro. Isidoro è una della figure più significative della Chiesa occidentale e il principale esponente della filosofia cristiana tra il VI e il VII secolo.

Lavorò alla conversione dei Visigoti, ebbe una parte importante nei concili di Toledo e di Siviglia. Ci ha lasciato un numero enorme di trattati e opere che sono elencate dal suo discepolo Braulio. Fu promotore di scuole, dove si insegnava il trivio e il quadrivio con il commento delle opere aristoteliche. Isidoro fu un grande ammiratore di Agostino.

Formatosi alla lettura di S. Agostino e S. Gregorio Magno, pur senza avere la vigoria di un Boezio o il senso organizzativo di un Cassiodoro, con essi Isidoro condivide la gloria di essere stato il maestro dell'Europa medievale e il primo organizzatore della cultura cristiana. Una leggenda racconta che nel primo mese di vita uno sciame d'api, invasa la sua culla, depositasse sulle labbra del piccolo Isidoro un rivoletto di miele, come auspicio del dolce e sostanzioso insegnamento che da quelle labbra sarebbe un giorno sgorgato. Sapienza, mai disgiunta da profonda umiltà e carità, gli hanno meritato il titolo di "doctor egregius" e l'aureola di santo.