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PITTORI: Maestro delle Storie di Sant'Agnese

Iddio Padre e i santi Siro, Teodoro ed Agostino proteggono Pavia dall'assedio francese del 1522

Iddio Padre e i santi Siro, Teodoro ed Agostino proteggono

Pavia dall'assedio francese del 1522

 

 

MAESTRO DELLE STORIE DI SANT'AGNESE

1524

Pavia, Chiesa di S. Teodoro Vescovo

 

Iddio Padre e i santi Siro, Teodoro ed Agostino proteggono Pavia dall'assedio francese

 

 

 

L'affresco si trova nella chiesa di san Teodoro vescovo a Pavia e non č particolarmente in buone condizioni di conservazione, tuttavia č possibile individuare gli elementi fondamentali della sua struttura compositiva.

Nella parte superiore č affrescato il Padre Eterno in compagnia dei santi S. Siro, Teodoro ed Agostino. Questi santi proteggono la cittā di Pavia durante l'assedio dei Francesi del 1522. L'opera č attribuita l cosiddetto Maestro delle Storie di Sant'Agnese e presenta le dimensioni di 6 m x 5 m

Il dipinto raffigura una veduta della cittā di Pavia. Al centro si nota la sinopia di un imponente sant'Antonio abate, titolare della cappella. Alle sue spalle si sviluppa la descrizione architettonica della la cittā racchiusa entro la cinta muraria con le sue alte torri. All'interno della planimetria cittadina sono ben visibili il castello ancora intatto con le quattro torri, le mura e la Cittadella. Nell'area tra san Pietro in Ciel d'oro e il Castello si allunga verso Porta san Vito il hessa Isabella e il Castello di Mirabello. Un drappello di soldati esce dal ponte levatoio del castello per difendere un tratto fi mura abbattute. Si possono riconoscere due vessilli, uno rosso con aquila bicipite imperiale e uno con croce rossa in campo bianco del Ducato di Milano. Nel cielo nuvoloso il pittore ha dipinto il Padre Eterno e i tre Santi patroni di Pavia Teodoro, Siro e Agostino che proteggono la cittā dall'assedio dei francesi del 1522.

I santi sono accompagnati da un angioletto con un cartiglio.

 

L'affresco venne realizzato come ex-voto della cittā per ringraziare Federico Gonzaga, duca di Mantova, che aveva difeso la cittā dall'assedio francese del generale Lautrec nel 1524. Le scene di guerra e le numerose iscrizioni esplicative che furono trascritte dagli storici locali e che un tempo erano leggibili sull'affresco rimandano direttamente all'episodio dell'assedio. Un distico latino, dettato dal poeta umanista mantovano Mario Equicola, che probabilmente si trovava al seguito di Federico Gonzaga a Pavia nel 1522, si proponeva di esaltare la figura del Gonzaga come salvatore della cittā. L'attuale veduta della cittā si sovrappose ad un'altra precedente, ma entrambe hanno in comune la porzione superiore con l'Eterno Padre, i santi Siro, Teodoro e Agostino e Sant'Antonio abate titolare della cappella. Entrambe le versioni sarebbero da riferire allo stesso autore, il cosiddetto Maestro delle Storie di S. Agnese.