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PITTORI: Cristobal de Augusta

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

CRISTOBAL DE AUGUSTA

1570-1580

Calera de Leon, Monastero di Tentudìa

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa retablo in ceramica che raffigura sant'Agostino si trova nel Monastero di Tentudía.

Fondato dal maestro Pelayo Pérez Correa nella seconda metà del XIII secolo, questo antichissimo eremo fu elevato alla dignità di monastero nel 1514. Divenne la sede del vicariato di Santa María de Tudía e ospitò un importante collegio di scienze umanistiche. Il chiostro è in stile mudéjar. Nel monastero è di grande rilievo la pala d'altare maggiore di Niculoso Pisano, realizzata nel 1518, in cui si mescolano lo stile mudéjar e rinascimentale. La chiesa è abbellita dall'immagine della Virgen de Tentudía, realizzata nel XVIII secolo.

La chiesa venne costruita sull'area di una modesta chiesa eretta in ricordo della leggendaria battaglia di Tentudía. Composta da tre navate, che comunicano attraverso file di archi in pietra presenta sui lati cappelle più piccole.

Le tombe che vi conservano appartengono a due Maestri dell'Ordine di Santiago: Gonzalo Mexías e Fernando Oxores. Nelle cappelle laterali vi sono dei mosaici, posteriori rispetto all'altare maggiore. La cappella di sant'Agostino conserva un retablo in ceramica che raffigura il Padre della Chiesa, con la mitra e il pastorale, mentre tiene una piuma nella mano destra. Nella sinistra regge un modello di chiesa. La scena è ambienta in un giardino con due grandi alberi.

Autore dell'opera è Cristobal de Augusta un ceramista XVI secolo, figlio di Cristoforo Augusta e Isabel del Castillo. Ha sposato Margarita Hernández, figlia del ceramista Roque Hernández. Cristobal si colloca tra i più grandi artisti delle piastrelle del Cinquecento, con un gran numero di realizzazioni soprattutto nel ventennio 1570-1599.

Gestoso (Siviglia 1903) sarebbe stato il suo grande scopritore e il primo a citarlo nella sua magnifica opera "Storia del fango vetrata sivigliano dalle origini all'oggi" dopo un attento studio negli archivi dell'Alcazar. In documento datato 11 gennaio 1569 indicato come "piastrelle di lavoro del pittore in Italia" Cristobal prende casa a Triana. Successivamente con la famiglia risiede nella parrocchia di Omnium Sanctorum e poi si sarebbe trasferito nel quartiere di San Vicente. lavora all'Alcázar di Siviglia piastrellando ben 589 metri quadrati. Quest'opera è considerata la più importante del suo genere esistente in Spagna, dove sono raffigurati fiori, uccelli, animali fantastici, guerrieri e altri elementi precursori di un'arte che avrebbero continuato altri ceramisti famosi. Augusta compare frequentemente nelle spese di Hijuelas come "maestro di fare le piastrelle a produzione pisana".