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Sant'Agostino con in mano la chiesa
NICHOLAS BACHELIER
1540-1545
Saint Bertrand de Comminges, cattedrale di Santa Maria
Sant'Agostino con in mano la chiesa
Gli stalli del coro furono commissionati da Jean de Mauléon. Queste opere in legno includono: il pontile, il recinto del coro, la pala dell'altare maggiore il trono episcopale e sessantasei stalli. A causa della mancanza di documenti è impossibile individuare l'artista che li realizzò. Il confronto con altri stalli similari porta a considerarli opera di Nicolas Bachelier o della sua bottega, dove lavoravano artisti provenienti da Francia, Spagna e Italia. La maggior parte degli stalli è stata realizzata utilizzando legno di quercia e noce. Il coro ha una propria identità rispetto al resto della chiesa in quanto contrasta parecchio con le parti gotiche e romaniche.
La raffigurazione di Agostino si trova sotto l'ambone in legno che sovrasta l'entrata nel coro. La scritta in pedice S. AUGUSTIN rivela l'identità del santo, che è scolpito a figura intera nelle sue vesti episcopali. Con la mano e il braccio sinistri trattiene un esile e lungo bastone pastorale appoggiato alla spalla, mentre con la mano sinistra regge il modello di una chiesa.
Per 1300 anni la chiesa di Saint-Bertrand ha ospitato la sede del vescovado di Comminges. Posta lungo il Cammino di Santiago, costituiva un'importante città medievale dove i pellegrini transitavano numerosi. L'aspetto attuale della chiesa è l'esito di diverse trasformazioni avvenute in differenti epoche sotto la guida di tre vescovi. L'edificio originario risale all'XI secolo, quando Bertrand de l'Isle fece erigere una cattedrale romanica sulle rovine di un primo monumento religioso, probabilmente bruciato durante le invasioni barbariche del V secolo. Un secolo fu aggiunto il campanile che conferisce alla cattedrale l'aspetto di un castello inespugnabile. Bertrand de Got, futuro papa Clemente V, decise di ampliare la cattedrale, imponendo lo stile gotico. Si occupò personalmente di traslare e innalzare le reliquie di san Bertrand, canonizzato alla fine del XII secolo per i miracoli compiuti in vita e postumi. Nel Cinquecento Jean de Mauléon conferì alla cattedrale il suo aspetto definitivo costruendo l'organo e gli stalli del coro, tutti in legno e intarsio.
Il chiostro fu costruito nel XIII secolo e assunse la sua forma attuale su progetto di papa Clemente V. Al suo interno si possono ammirare il pilastro degli Evangelisti, i capitelli con decorazioni ornamentali, le tombe dei canonici e gli eleganti ma possenti contrafforti della cattedrale. Quattro gallerie si sviluppano attorno ad un giardino centrale. Tre di queste gallerie sono romaniche. La quarta, detta Galleria delle Tombe, è gotica, più austera che sgargiante.
Nicolas Bachelier
Nicolas Bachelier nacque ad Arras nel 1487 e morì a Tolosa nel 1556. Dopo aver ricevuti i primi rudimenti dell'arte dal padre, si trasferì in Italia, dove si perfezionò nella bottega di Leonardo da Vinci. Rientrato in patria, nel 1510 aprì un a propria bottega a Tolosa, dove produsse la maggior parte dei suoi lavori, che risentono notevolmente del gusto e dello stile del tardo Rinascimento italiano. Le sue opere già introducono al barocco e sono caratterizzate da una ricca decorazione plastica, a base di cariatidi, di lesene scolpite e di candelabri. Tra le sue opere documentate vi sono, a Tolosa, i portali dell'Hôtel de Bagis, l'Hôtel Buet, statue e decorazioni scultoree della chiesa della Dalbade, l'Hôtel d'Assézat (1555), lavori di abbellimento e portali come quelli del Campidoglio, del Jardin des Plantes, della chiesa di San Sernin, migliorie del Palazzo del Parlamento (1553) e del Palazzo Lasbordes (1555).
Bachelier è ricordato prevalentemente per i suoi lavori di scultura, per i monumenti e per le pale d'altare, come ad esempio quella che rappresenta la morte di Maria nella chiesa di Santo Stefano, la pala con la Nascita di Cristo nella chiesa dei Trinitari o le statue e le decorazioni nelle chiesa di san Nicola e nel Museo di storia naturale di Tolosa.