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PITTORI: Pietro Bacchi da Bagnara

Madonna con Bambino in gloria tra san Giovanni Battista e sant'Agostino

Madonna con Bambino in gloria tra

san Giovanni Battista e sant'Agostino

 

 

PIETRO BACCHI DA BAGNARA

1537

Padova, Musei Civici agli Eremitani

 

Madonna con Bambino in gloria tra san Giovanni Battista e sant'Agostino

 

 

 

Questa bella pala d'altare di Pietro da Bagnara raffigura una Madonna con il Bambino in gloria tra san Giovanni Battista e sant'Agostino. La tavola misura in altezza cm 295 e in larghezza cm 191. L'opera è stata firmata dall'autore e si trova attualmente ospitata a Padova presso i Musei Civici nel complesso urbanistico degli Eremitani.

In precedenza l'opera era conservata presso la chiesa di S. Giovanni di Verdara nella stessa città di Padova. Questa chiesa apparteneva ad un complesso monastico, il convento di S. Giovanni di Verdara, trasformato successivamente in Ospedale militare. L'edificio viene già citato dal 1219, e fu ricostruito a partire dal 1445 con l'intervento, nel 1490, di Lorenzo da Bologna, per i Canonici Lateranensi, di regola agostiniana, che vi tennero un centro filosofico e teologico con una ricca biblioteca. Il complesso è incentrato sul chiostro grande di Pier Antonio dell'Abate (1492) e sul chiostro doppio, tra loro separati dal corpo della biblioteca, che, trasformata in cappella, venne affrescata da Pier Antonio dell'Abate e Benedetto Montagna.

 

 

Pietro Bacchi da Bagnara

Pietro Bacchi, conosciuto anche come Pietro Bacchi da Bagnara, fu invece frate, pittore, umanista. Nacque a Bagnara di Romagna circa nel 1511 a trent'anni si fece frate, si laureò e divenne predicatore.

Probabilmente studiò pittura a Imola e Bologna e riprese la dipingere a a Padova e a Ravenna. Stilisticamente legato alla scuola romana Bacchi ha spesso cercato di imitare il talento di Raffaello.

A questo autore vengono attribuite varie opere fra cui: una santa Elisabetta e San Giovanni nella chiesa di Santa Maria Nuova ad Asti, alcune scene della vita di sant'Apollinare (1540) nell'ultima cappella a sinistra della chiesa di sant'Apollinare Nuovo a Ravenna. Ricordiamo anche una Madonna del Rosario con san Domenico, santi e devoti, una pala presso la Galleria d'arte comunale di Imola e una Vergine con il Bambino, S. Lorenzo, S. Giovanni e Battista Ubaldo (1546), già nella chiesa di San Giorgio a Settimo Milanese ed ora conservato nella Pinacoteca di Brera.

Secondo le ricerche di Federico Zeri gli verrebbero assegnate queste opere: una Madonna con Bambino in gloria tra san Giovanni Battista e sant'Agostino al Museo Civico degli Eremitani Padova, una Madonna con Bambino, sant'Anna e san Giovannino sempre nello stesso Museo e la Salita di Cristo al monte Calvario con la crocifissione presso la chiesa di S. Maria in Porto a Ravenna.