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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Lazzaro BastianiPITTORI: Lazzaro Bastiani
Sant'Agostino e san Domenico
LAZZARO BASTIANI
1500-1510
Venezia, Museo Correr, Procuratie Nuove
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con san Domenico
In questa tavola Lazzaro Bastiani propone le figure di San Domenico e Sant'Agostino di Ippona. Il dipinto è un olio su tavola di piccole dimensioni (61 x 37,5 cm) e viene datato agli inizi del Cinquecento. Attualmente è conservato a Venezia nelle Procuratie Nuove del Museo Correr.
Bastiani nacque a Padova verso il 1429. E' probabile che la prima educazione artistica l'abbia appresa alla bottega di Antonio Vivarini, in un ambito padovano che risentiva fortemente dello stile e della personalità del Mantegna. Le prime documentazioni circa la sua attività di pittore risalgono al 1449, quando risulta nella sua veste di pictor indipendente. Nel 1460 si trasferisce a Venezia, dove esegue diversi lavori, fra cui ricordiamo quello presso la chiesa di S. Samuele che lo tenne impegnato per otto anni, o quello per la Scuola Grande di San Marco. Nel 1470 diventa membro della Scuola di San Girolamo. Nel 1480, in collaborazione con Gentile Bellini, esegue parecchi lavori per la Scuola Grande di San Marco. Gli viene quindi affidata la realizzazione uno dei "teleri" per la Scuola di S. Giovanni Evangelista. Sullo scorcio finale del primo decennio del nuovo secolo Bastiani riceve l'incarico da Giovanni Bellini, di valutare assieme a Vittore Carpaccio, i dipinti di Giorgione eseguiti al Fondaco dei Tedeschi.
Tra le sue opere più significative ricordiamo principalmente il polittico di S. Francesco di Matera, l'Adorazione dei Magi, il Ritratto del doge Francesco Foscari, la Comunione e i Funerali di S. Gerolamo, Santa Veneranda in trono, S. Antonio sul noce, la Madonna col Bambino, la Natività e il Miracolo della Croce. Le sue prime opere risentono dell'influenza di Bartolomeo Vivarini, per l'opacità del colore e la secchezza del disegno. Nelle opere seccessive appare più chiara una influenza di Gentile Bellini e dopo il 1475 anche di Alvise Vivarini. Bastiani è considerato dalla critica d'arte il maestro e l'anticipatore di Carpaccio nonché un esponente della pittura tradizionale veneziana della seconda metà del Quattrocento. Muore a Padova nel 1512.
Nato a Caleruega nel 1170, Domenico de Guzman studiò presso la cattedrale di Palencia, quindi entrò a far parte dei Canonici regolari del capitolo di Osma. Ordinato sacerdote si distinse per l'austerità della vita penitenziale e per lo studio assiduo. Incaricato di una delicata missione diplomatica nel nord Europa, si rese conto del grave pericolo degli albigesi e capì che doveva dedicarsi all'apostolato in difesa della fede cattolica. Dopo varie traversie riuscì a ottenere il permesso di raccogliere attorno a sé compagni e compagne fondando un Ordine religioso, cui diede la regola di S. Agostino.
Il 22 dicembre 1216, papa Onorio III diede l'approvazione ufficiale e definitiva, all'ordine fondato da Domenico. Ottenuto il riconoscimento ufficiale, l'ordine crebbe e, già dal 1217, fu in condizione di inviare monaci un po' in tutta Europa, soprattutto nella penisola iberica e nei principali centri universitari del tempo, a Parigi e a Bologna, dove si recò egli stesso. Subito incontrarono delle opposizioni da parte dei vescovi locali, che furono superate dalla bolla papale dell'11 febbraio del 1218, che ordinava a tutti i prelati di dare assistenza ai domenicani. Morì a Bologna nel 1221 e fu canonizzato da Gregorio IX nel 1234.
Bastiani Lazzaro
Bastiani nacque a Padova verso il 1429. E' probabile che la prima educazione artistica l'abbia appresa alla bottega di Antonio Vivarini, in un ambito padovano che risentiva fortemente dello stile e della personalità del Mantegna. Le prime documentazioni circa la sua attività di pittore risalgono al 1449, quando risulta nella sua veste di pictor indipendente. Nel 1460 si trasferisce a Venezia, dove esegue diversi lavori, fra cui ricordiamo quello presso la chiesa di S. Samuele che lo tenne impegnato per otto anni, o quello per la Scuola Grande di San Marco. Nel 1470 diventa membro della Scuola di San Girolamo. Nel 1480, in collaborazione con Gentile Bellini, esegue parecchi lavori per la Scuola Grande di San Marco. Gli viene quindi affidata la realizzazione uno dei "teleri" per la Scuola di S. Giovanni Evangelista. Sullo scorcio finale del primo decennio del nuovo secolo Bastiani riceve l'incarico da Giovanni Bellini, di valutare assieme a Vittore Carpaccio, i dipinti di Giorgione eseguiti al Fondaco dei Tedeschi. Tra le sue opere più significative ricordiamo principalmente il polittico di S. Francesco di Matera, l'Adorazione dei Magi, il Ritratto del doge Francesco Foscari, la Comunione e i Funerali di S. Gerolamo, Santa Veneranda in trono, S. Antonio sul noce, la Madonna col Bambino, la Natività e il Miracolo della Croce. Le sue prime opere risentono dell'influenza di Bartolomeo Vivarini, per l'opacità del colore e la secchezza del disegno. Nelle opere seccessive appare più chiara una influenza di Gentile Bellini e dopo il 1475 anche di Alvise Vivarini. Bastiani è considerato dalla critica d'arte il maestro e l'anticipatore di Carpaccio nonché un esponente della pittura tradizionale veneziana della seconda metà del Quattrocento. Muore a Padova nel 1512.