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PITTORI: Maestro fiammingo

Sant'Agostino

Sant'Agostino

 

 

MAESTRO FIAMMINGO

1530-1532

Bourg-en-Bresse, Monastero di Brou

 

Sant'Agostino monaco

 

 

 

La statua che raffigura Agostino, assieme a quella di Monica e san Nicola da Tolentino, abbelliva l'altare maggiore presente nel grandioso coro della chiesa di Brou, dedicata a san Nicola da Tolentino. L'edificio fa parte del monastero reale di Brou, vicino a Bourg-en-Bresse in Francia.

Le tre statue oggi sono state riposte su altrettanti piedistalli una accanto all'altra. Quella che raffigura Agostino ci mostra un santo giovane, senza barba e con la mitra episcopale in testa. Con la mano destra mutila reggeva il bastone pastorale, anch'esso parzialmente mutilo. Con la mano sinistra regge un libro. E' interessante notare che indossa la tunica dei monaci agostiniani con la cintura di cuoio che gli stringe i fianchi. Questo particolare rivela l'attenzione che i monaci agostiniani avevano per la figura di Agostino che essi consideravano come Padre fondatore dell'Ordine.

Gli agostiniani furono chiamati a reggere il monastero di Brou nel 1513 e iniziarono lo stesso anno la costruzione della chiesa. L'edificio è un capolavoro del gotico fiammeggiante brabantino realizzato da Loys van Boghem, un capomastro di Bruxelles, su incarico di Margherita d'Austra, vedova di Filiberto di Savoia il Bello.

A destra si apre la cappella dell'abate Antoine de Montecuto confessore e cappellano della principessa, raffigurato nella vetrata dei Pellegrini di Emmaus.

La navata, coperta da una volta ogivale, è affiancata da altre navate e cappelle laterali. La sua struttura è particolarmente sobria con mura spoglie, pilastri possenti e vetri incolori, che contrastano con la ricchezza esuberante del coro. Di vaste proporzioni, il coro presenta una decorazione lussureggiante e un ricco mobilio. Il pavimento originale era in maiolica policroma, di cui restano delle vestigia ai piedi delle tombe.

 

 

Il monastero reale di Brou fu edificato agli albori del Rinascimento per desiderio di Margherita d'Austria (1480-1530), figlia dell'imperatore, duchessa di Savoia e reggente dei Paesi Bassi. La chiesa venne edificata nel ricordo del defunto marito Filiberto di Savoia il Bello. Al suo interno sono conservate eleganti tombe scolpite in marmo e alabastro. L'unità della costruzione, la profusione dei decori, le vetrate e la copertura a tegole verniciate policrome fanno di quest'opera un capolavoro del gotico fiammeggiante. I tre chiostri su due livelli sono una testimonianza della maestria dei costruttori e dell'importanza della vita monastica.