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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Benedetto BuglioniPITTORI: Benedetto Buglioni
Particolare di Agostino con Gesù Bambino in trono
BUGLIONI BENEDETTO
1500-1510
Massa Carrara, chiesa di San Gemignano, località Antona
Madonna con Gesù Bambino in trono e i santi Agostino, Giovanni Battista, Pietro e Giacomo
Benedetto Buglioni realizzò questa pala d'altare agli inizi del Cinquecento per la chiesa di San Gemignano, in località Antona a Massa Carrara. Si tratta di un bassorilievo in terracotta invetriata dove sono raffigurati la Vergine col Bambino in trono al centro, e, ai lati, i quattro santi Agostino, Giovanni Battista, Pietro e Giacomo. La pala è completata da una lunetta che rappresenta la Natività. Agostino è raffigurato come vescovo con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano sinistra. Il capo è reclinato verso sinistra per volgere il suo verso il Bambino e la Vergine. Il Bambino a sua volge con la mano destra si appoggia al libro che il santo regge con la mano.
La tecnica della terracotta invetriata venne a punto intorno attorno alla metà del 1400 dalla bottega dei Della Robbia, di cui Buglioni fu allievo e poi concorrente. Questa tecnica permette di creare un rilievo di terracotta e di applicare alla scultura un rivestimento di smalto stannifero alla maiolica. Questa innovativa lavorazione consente di ottenere una straordinaria brillantezza della superficie smaltata associata a una eccezionale resistenza delle tonalità dei colori nel tempo. Questi risultati si abbinano alla efficace resistenza all'azione erosiva degli agenti atmosferici, il che rende il prodotto adatto ad un utilizzo per l'esterno. La formula della terracotta invetriata rimase per secoli un vero e proprio mistero, dato che i pochi artisti che la padroneggiavano non rivelarono mai le loro tecniche produttive.
Il bassorilievo custodito nella chiesa di san Gemignano viene attribuito alla bottega di Benedetto Buglioni (1459-1521), uno dei rari artisti che conosceva la tecnica di produzione della terracotta invetriata.
La chiesa di S. Geminiano è stata edificataa su una asperità rocciosa che sovrasta il paese. L'interno si presenta a tre navate con un'abside quadrangolare. La navata centrale e l'abside sono sormontati da volte a botte. La torre campanaria, un'antica torre difensiva, si trova sul fianco destro della facciata e si alza su tre livelli definiti da finestre monofore. Sui fianchi delle navate laterali si trovano quattro altari, mentre altri due sono in fondo alla terza campata.
Benedetto Buglioni
Nasce a Firenze nel 1459 e frequenta la bottega di Andrea della Robbia dove apprende le varie tecniche di smaltatura di terracotta invetriata. Messosi in proprio verso il 1480, grazie alla messa a punto di un procedimento più veloce anche se con effetti minori, riuscì ad abbassare i costi della produzione di ceramica smaltata e insieme al nipote Santi divenne un importante concorrente dei Della Robbia
Riuscì così ad ottenere numerose e importanti commissioni fra cui si può ricordare il fregio delle Opere della Misericordia all'Ospedale del Ceppo a Pistoia, eseguita in buona parte dal nipote Santi Buglioni.
La maggior parte delle sue opere sono sculture in terracotta, che seguono la linea stilistica introdotta dai Della Robbia. Tra il 1487 e il 1490 troviamo Benedetto e suo fratello Francesco a Perugia, dove realizzano un altare per la cattedrale. Più tardi, sempre insieme al fratello e poi con il nipote Santi Buglioni, realizza varie tavole per la collegiata di Santa Cristina a Bolsena. Benedetto Buglioni muore a Firenze nel 1521.