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PITTORI: Giulio Campi

Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

GIULIO CAMPI

1539-1545

Cremona, chiesa di San Sigismondo

 

Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

In questo affresco si può notare il caratteristico stile di Giulio Campi, connotato da un acceso colorismo e da in vivace ritmo, che riprendono modelli appresi da Correggio e Pordenone. Il santo è raffigurato come vescovo in un dinamico movimento del corpo che cerca di districarsi fra numerosi libri variamente disposti a cui Agostino presta attenzione perchè sta leggendo diversi passi sulle pagine aperte. Alcuni angioletti partecipano attivamente alla ricerca dei testi con movimenti che accentuano il dinamismo della struttura compositiva dell'affresco.

 

La chiesa di san Sisigmondo a Cremona, a navata unica con cappelle laterali, venne affrescata a partire dal 1535 e rappresenta uno dei più significativi complessi decorativi del Manierismo cinquecentesco dell'Italia settentrionale. Sul sito dell'odierno edificio e del monastero sorgeva una più antica chiesa, già con il titolo di san Sigismondo, dove nel 1441 Bianca Maria Visconti, unica figlia del Duca di Milano Filippo Maria sposò Francesco Sforza.

I lavori per la pittura ad affresco iniziarono nel 1535 con il pittore cremonese Camillo Boccaccino, il cui contratto finanziato dal duca Francesco II prevedeva l'esecuzione degli affreschi dell'abside. Nel 1539 oltre al Boccaccino inizia a dipingere il maggiore dei fratelli Campi, Giulio, cui viene affidata anche la pala per l'altare maggiore. Giulio Campi successivamente affresca le volte e le pareti del transetto seguendo lo schema proposto da Boccaccino. Il pittore in questa occasione raffigura i quattro dottori della chiesa, angeli con i simboli della passione ed alcuni episodi biblici.

 

 

Giulio Campi

Non si conosce la sua data di nascita, che va comunque collocata nei primi anni del Cinquecento. Giulio era figlio del pittore Galeazzo Campi e con i fratelli minor, Vincenzo e Antonio fu tra i più grandi esponenti del manierismo lombardo. Fra le sue opere ricordiamo la pala con La Vergine in trono e i santi Nazaro e Celso, dipinta nel 1527 (ora in S. Abbondio a Cremona), la pala e il ciclo di affreschi eseguiti per S. Maria delle Grazie a Soncino. A Cremona nel 1537 eseguì la decorazione del coro della chiesa di S. Agata, con quattro Storie della santa e, sempre in quel periodo, gli fu commissionata la pala dell'altare maggiore e gli affreschi del transetto della chiesa di San Sigismondo nell'abbazia dei gerolamini. La sua opera di maggiore impegno fu la ricostruzione della chiesa delle Sante Margherita e Pelagia su incarico del priore Gerolamo Vida nel 1547, dove lavorò come architetto, pittore e scultore. Nel 1557 torna ad operare in San Sigismondo, dove affresca nella navata centrale. Fra le opere della maturità ricordiamo gli affreschi del 1555 nella chiesa di S. Vittore a Meda, gli affreschi della Villa Cicogna Mozzoni a Bisuschio, gli affreschi del castello Trivulzio a Maleo. Altre opere si trovano a Milano (chiesa di San Paolo Converso, chiesa di S. Maria della Passione), a Cremona (Duomo: del 1566 è l'ancona in terracotta dell'altare Ala e la pala con San Michele; del 1568 il Trionfo di Mardocheo; tre tele nella cappella della Beata Vergine del Popolo e altre tre nella cappella del Sacramento. Verso il 1567 lavora con il fratello Antonio in San Pietro al Po a Cremona con l'affresco con la Circoncisione. La sua pittura fu influenzata dalla presenza, in Lombardia, di grandi maestri come Giulio Romano, allievo e collaboratore di Raffaello. Morì nel 1572 a Cremona.