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PITTORI: Casolani Alessandro

Madonna in gloria con i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

Madonna in gloria con i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

CASOLANI ALESSANDRO

1597

Sarteano, chiesa di san Martino

 

Madonna in gloria con i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

 

Il dipinto è databile attorno al 1597, come risulta dal confronto con altre opere di Casolani. La composizione di Sarteano ha una struttura alquanto tradizionale, che tuttavia si fa apprezzare sul piano iconografico per il gesto degli angioletti, che sembrano allargare il manto della Vergine. Il cromatismo vivace dell'autore ne fa uno dei maggiori esponenti della cultura baroccesca sense tra Cinquecento e Seicento. Alla figura centrale della Madonna fanno da corollario nel piano inferiore vari santi, fra cui principalmente in primo piani Agostino, a destra, e Monica a sinistra. Entrambi sono inginocchiati. Monica indossa la tunica delle suore agostiniane, mentre Agostino veste il piviale episcopale, sotto il quale si nota la cocolla nera dei monaci del suo Ordine. Nella mano destra regge un libro aperto, mentre con la sinistra impugna il bastone pastorale. Lo sguardo, in un volto ancora giovanile, è rivolto verso l'alto in direzione della Vergine e del Bambino.

Le altre figure sono quelle di santa Caterina da Siena, Lorenzo protomartire e di un eremita identificabile con sant'Onofrio o san Giobbe. Dietro Agostino si intravede san Nicola da Tolentino, riconoscibile per il sole appuntato sul petto. La pala è appesa a una parete della chiesa di costruzione ottocentesca e, come gli altri dipinti, proviene dalla più antica chiesa feudale di san Martino demolita nel 1841 e sostituita dall'attuale.

La primitiva chiesa sorgeva nella piazza principale del paese, di fronte al palazzo comunale. Viene citata in un istrumento del 1195: "actum Sartiani in Ecclesia S. Martini in foro". La chiesa fu dapprima sottoposta ai monaci dell'abbazia della Santissima Trinità di Spineta e successivamente ai monaci Cistercensi del Cestello di Firenze. Probabilmente al suo interno erano conservate le sepolture feudatarie dei conti Manenti di Sarteano, di origine longobarda, come risulta dalla pietra tombale con la scritta Sepulcrum Comitis Burgarucij MCCIC.

 

Alessandro Casolani

Detto anche Alessandro della Torre, nacque a Mensano nel 1552, una frazione del comune di Casole d'Elsa. Frequentò come allievo le botteghe di Ventura Salimbeni e Cristoforo Roncalli. Il suo stile fu influenzato dal Barocci e dal Veronese, e come pittore fu un tipico esponente del manierismo accademico del tardo Cinquecento. Oltre che nella provincia di Siena, lavorò anche a Genova, a Napoli e a Pisa. Verso l'anno 1600 si trasferì a Pavia per affrescare la cupola della Certosa e la volta della sacrestia. Le sue opere più significative si trovano a Siena: ricordiamo gli affreschi alla Torre del Mangia impreziositi da figure allegoriche, la Natività della Vergine nella chiesa di San Domenico, il Presepe realizzato per i Servi e il Martirio di san Bartolomeo per il Carmine. Casolani ebbe due figli, Ilario e Cristoforo, entrambi pittori. Morì a Siena nel 1607.