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PITTORI: Filippo Cavallazzi

Sant'Agostino Dottore della Chiesa nella Pala di Cavallazzi a Crusinallo, nella chiesa di san Gaudenzio

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

CAVALLAZZI FILIPPO

1567

Crusinallo, chiesa di san Gaudenzio

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

La raffigurazione di Agostino si trova nella fascia inferiore di un Politico cinquecentesco eseguito da Filippo Cavallazzi nel 1567 per l'altare maggiore della chiesa di san Gaudenzio a Crusinallo. La tradizione attesta che la chiesa parrocchiale di Crusinallo fa parte delle cosiddette "cento Chiese" fondate dal missionario Giulio (IV sec. d. C.), divenuto poi San Giulio, proveniente dall'Isola greca di Egina. I racconti popolari narrano anche le vicissitudini durante la loro opera di evangelizzazione dell'Alto Novarese dei fratelli Giulio sacerdote e Giuliano diacono, i cui corpi ora si trovano l'uno sull'isola di S. Giulio nel Lago d'Orta e l'altro nella Basilica di Gozzano,

L'altare maggiore in marmo policromo venne dedicato a San Gaudenzio nel 1554. Sulla parete dell'abside si innalza un pregevole polittico in legno del pittore Filippo Cavallazzi di Oleggio, dipinto nel 1567, come ricorda un cartiglio. Nella prima fascia inferiore, la predella del polittico, sono raffigurati gli Apostoli e quattro Dottori della Chiesa. In ordine da sinistra scopriamo Ambrogio, san Gregorio Magno papa, san Gerolamo e sant'Agostino. Nel secondo registro troviamo, al centro, seduto su di un trono san Gaudenzio, primo Vescovo della Diocesi di Novara e patrono del luogo, alla sua sinistra è rappresentato in piedi Sant'Ambrogio, patrono di Omegna città confinate con Crusinallo, mentre alla destra di Gaudenzio è raffigurato, sempre in piedi, San Giorgio martire che schiaccia il drago, patrono di Casale Corte Cerro. Nella terza fascia superiore troviamo al centro, seduta su di un trono drappeggiato, la Vergine con il Bambino, alla cui destra si trova san Giovanni evangelista e, alla cui sinistra, è ritratto san Giovanni Battista che porta in grembo un agnello. La cimasa del polittico raffigura l'annunciazione: al centro il Padre Eterno che regge il globo terrestre attorniato dagli angeli, alla sua sinistra la Vergine inginocchiata, mentre alla sua destra scopriamo l'angelo annunziante.

La figura di Agostino è stata trattata dal pittore in modo classico, con gli abiti episcopali, intento a scrivere ad uno scrittoio.

La chiesa, romanica nella sua architettura e struttura interna è, come molte altre del Cusio, orientata con l'altare maggiore verso Oriente, simbolo del Cristo, Sole nascente. L'impianto originario risalirebbe all'XI secolo, come testimoniano le fondamenta della prima chiesa e il basamento del campanile. Presumibilmente, al momento della prima costruzione verso il Mille, la struttura faceva parte dell'antico "Castrum Cruxinalli", dimora dei Conti di Crusinallo, grandi proprietari e feudatari del Vescovo di Novara. E' probabile che esistesse un luogo di culto cristiano già a quell'epoca. Dopo la disfatta dei conti, le guerre con la città di Novara nel Trecento e la distruzione del castrum, si conclude il periodo feudale e il dominio dei conti sul Cusio. Alcune fonti anteriori al 1500 parlano di una "Cappellania della Santissima Annunziata" in Crusinallo, retta verosimilmente da un cappellano, spesso un sacerdote della famiglia dei Conti di Crusinallo. Anche dopo la sconfitta i conti mantennero il loro legame con la chiesa e il paese.

Lungo la mulattiera che da Oro scende a Boccioleto sorge, presso il ponte sul torrente Cavaione, a Moline, la Cappella della Madonna di Loreto interamente dipinta nel 1535 da Filippo Cavallazzi.