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PITTORI: Michele Coltellini

Madonna in trono col Bambino, S. Giovannino, le Sante Lucia, Agata, Caterina, Apollonia, Elena e Monica con Sant'Agostino e il committente

Madonna in trono col Bambino, S. Giovannino, le Sante Lucia, Agata, Caterina, Apollonia,

lena e Monica con sant'Agostino e il committente

 

 

MICHELE COLTELLINI

1512

Ferrara, Pinacoteca Nazionale a Palazzo Diamanti

 

Madonna in trono col Bambino, S. Giovannino, le Sante Lucia, Agata, Caterina, Apollonia, Elena e Monica con sant'Agostino e il committente

 

 

 

In una sala del Palazzo Diamanti a Ferrara si trova questa pala d'altare che raffigura la Madonna in trono col Bambino, San Giovannino, le Sante Lucia, Agata, Caterina, Apollonia, Elena e Monica con la presenza a sinistra di sant'Agostino e del committente.

I vecchi storici dell'arte datavano l'opera al 1542 e talora al 1544 e così si trova citata fino al 1897. Un restauro recente ha evidenziato che la data in realtà va letta 1512. La grafia lascia però intravedere tracce di una scritta più antica. La pala comunque sembra situarsi in un momento più avanzato della parabola artistica del pittore rispetto alla Circoncisione del 1516. Figure modellate con maggiore solidità, ed il colore, sempre aspro, ma acceso di toni più intensi, indicano che il pittore negli ultimi anni ha tentato di allinearsi all'arte già proposta dai maggiori pittori cinquecenteschi ferraresi, come Mazzolino al quale rinviano, sullo fondo, motivi di ispirazione nordica, e Garofalo con il quale i suoi contatti si possono far risalire sino all'epoca dei lavori all'oratorio della Concezione. Nei ritratti dei donatori si avverte una maggiore sicurezza e aderenza alla realtà. La pala di Ferrara si pone così come punto di arrivo per l'arte più matura del Coltellini.

 

Una tela analoga di trova nella chiesa di S. Maria in Vado è uno dei luoghi di culto più antichi di Ferrara e deve la sua denominazione a un guado ("vado") sul Po, che un tempo si trovava nelle sue vicinanze. Nel X secolo è già attestata in loco la presenza di una chiesetta detta S. Maria Anteriore, edificata a ridosso del castrum bizantino, che darà origine al centro urbano cittadino. Nel 1495 la chiesa venne ingrandita su progetto di Biagio Rossetti, per volere di Ercole I d'Este, e venne decorata da Ercole de' Roberti. La facciata a nord divenne l'ingresso del transetto sinistro, dove furono sistemati l'organo e la cantoria. La nuova facciata principale fu aperta a occidente.

La facciata a due ordini della chiesa è stata realizzata in cotto e laterizi, arricchita da capitelli, cornicioni quattrocenteschi aggettanti e da un portale marmoreo, opera di Andrea Ferreri (1556). L'interno si presenta a pianta latina ed è suddiviso in tre navate a sei arcate con colonne corinzie.

 

La leggenda narra che il giorno di Pasqua del 1171 in questa chiesa avvenne il miracolo del Sangue dello SS. Sacramento, sprizzato dall ostia spezzata durante il rito dell'Eucarestia. Donata nel 1135 dal vescovo di Ferrara ai Canonici Portuensi di Ravenna, dopo vari passaggi nel 1473 pervenne ai Canonici Regolari Lateranensi di s. Agostino, che la ressero fino al Nel 1477 il convento fu ampliato e dotato di due chiostri con colonne di marmo, per volere del Duca Ercole I, che alla fine del secolo fece anche ricostruire e ingrandire la chiesa voltando l entrata da settentrione, a occidente. Documenti attestano che la direzione dei grandi lavori fu affidata a Biagio Rossetti e l esecuzione al capomastro Bartolomeo Tristani

 

 

Michele Coltellini

Figlio di Luca, nacque forse nel 1480 ed apparteneva a una famiglia di artigiani ferraresì dediti alla lavorazione dei coltelli e fabbricanti di maschere. Coltellini fu attivo principalmente a Ferrara. Seguace di Panetti e Garofalo, è autore di un "Cristo morto sul grembo della Vergine" nella Galleria di Dresda. Il suo lavoro più antico è datato 1502 e rappresenta la morte della Vergine (Collezione del conte Mazza a Ferrara). Nella chiesa di sant'Andrea, nella stessa città, c'è una Vergine col Bambino tra i santi Michele, Caterina, Giovanni e Girolamo, firmata e datata 1506. La Galleria di Ferrara ha una Madonna col Bambino e Santi, da lui firmata e datata 1512, anno presumibile della sua morte.