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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Loyse CroysPITTORI: Loyse Croys
Maria appare alle monache agostiniane lateranensi
LOYSE CROYS
secolo XVI
Napoli, chiesa Santa Maria Coeli
Maria appare alle monache agostiniane lateranensi
Il dipinto murale di Loyse Croys che raffigura Santa Maria Regina Coeli che appare alle monache lateranensi agostiniane si trova a Napoli nella chiesa di santa Maria Coeli. L'affresco, databile al secolo XVI è stato realizzato sulla volta e si presenta con dimensioni di tutto rispetto: altezza 335 cm e larghezza 1295 cm.
La fondazione del convento e della chiesa si deve alle monache lateranensi agostiniane che, dopo aver abbandonato nel 1560 la loro casa madre di vico Carboni, decisero di trasferirsi nel palazzo appartenuto al duca di Montalto che si trovava, con il suo vasto giardino, nella piazza di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli.
La chiesa venne realizzata tra il 1590 ed il 1594, nell'ambito di un nuovo complesso conventuale fatto costruire dalle monache agostiniane sul luogo di un precedente palazzo di proprietà del duca di Montalto. Secondo alcuni critici storici la realizzazione delle strutture fu affidata a Giovanni Vincenzo della Monica, secondo altri a Giovanni Francesco di Palma; certo è l'intervento di Francesco Antonio Picchiatti a partire dal 1682.
La facciata è ancora quella Cinquecentesca, preceduta da una doppia rampa di scale, con la volta affrescata dal fiammingo Croys. Il titolo di Regina Coeli fu scelto in ricordo del miracolo avvenuto nel giorno dell'Assunta del 1533, grazie al quale le monache erano scampate al crollo del monastero.
I più recenti studi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711. L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.
La grande diffusione della Regola di Agostino come vera e propria norma di vita cominciò nel secolo XI e soprattutto dopo che venne adottata nell'ambito nelle comunità di canonici regolari prima in Francia e poi nelle altre nazioni europee. È necessario, tuttavia, quando si parla di Regola agostiniana negli ambienti canonicali, accertarsi se il riferimento sia alla Regula tertia o Praeceptum, o alla Regula secunda o Ordo monasterii. L'Ordo monasterii, più esigente in quanto a disciplina, fu adottato tra gli altri, dai Canonici di Springiersbach e dai Canonici Regolari Premostratensi; tuttavia dopo il XIII secolo ad esso fu preferita la Regula tertia.