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PITTORI: D'Avanzarano Giovan Francesco

Santa Monica e devoti

Santa Monica e devoti

 

 

D'AVANZARANO GIOVAN FRANCESCO

1500-1530

Bagnoregio, chiesa di sant'Agostino

 

Santa Monica consegna la regola a devoti

 

 

 

Questa bella pittura a fresco che raffigura santa Monica con ai suoi piedi devoti e monache è attribuito al pittore D'Avanzarano Giovan Francesco.

L'opera si trova nella chiesa di sant'Agostino a Bagnoregio. La santa appare in dimensioni sproporzionate rispetto alla selva di devoti e di suore ai suoi piedi. Con la mano destra alzata in funzione benedicente, Monica regge con la mano sinistra un gran libro aperto che riporta a grandi lettere l'incipit della regola. Alle sue spalle due angeli con le mani alzate la presentano al fedele nella sua veste di protettrice non solo dei devoti ma anche delle monache che hanno seguito l'esempio.

La chiesa di sant'Agostino si alza nella omonima piazza di Bognoregio e fu costruita nell'XI secolo.

Nota anche come chiesa dell'Annunziata, venne trasformata nel XIV secolo dalle originarie forme romaniche in un nuovo aspetto gotico, secondo la nuova sensibilità artistica del secolo. Al suo interno, a navata unica sormontata da tetto a capriate, conserva pregevoli affreschi cinquecenteschi, alcuni dei quali attribuiti a Taddeo di Bartolo e a Giovanni di Paolo. Inoltre vi sono conservati numerosi affreschi di scuola senese risalenti al periodo compreso tra il Trecento e il Cinquecento tra i quali uno raffigurante Santa Monica con il manto sorretto da Angeli, che protegge i suoi devoti, opera di Giovan Francesco d'Avanzarano. Il bellissimo crocefisso ligneo risale all'XI secolo. Durante il Rinascimento, poi, sono stati aggiunti stucchi baroccheggianti. Il campanile è stato innalzato più tardi nel 1735. Prossimo alla chiesa si può ammirare un chiostro, realizzato interamente in cotto da Ippolito Scalza su progetto di Michele Sanmicheli con al centro un elegante pozzo di Ippolito Scalza (1604-1606).

La chiesa è dedicata oggi a Maria Santissima Annunziata, benché sia comunemente chiamata di sant'Agostino, per la presenza dell'antico convento degli Agostiniani.

 

 

D'Avanzarano Giovan Francesco

La prima citazione di un giovane d'Avanzarano risale al 1475, in qualità di erede nel testamento della madre. Relativamente alla sua attività di pittore viene citato una prima volta nel 1480 quando gli viene assegnata la pittura di una Madonna nel Palazzo dei Priori a Viterbo. Nel pieno della sua maturità artistica, Giovan Francesco si trasferisce ai primi del Cinquecento a Montefiascone. Qui risiederà con la famiglia e condurrà una intensa ed apprezzata attività, specie nella chiesa di S. Agostino.

Il percorso di formazione di D'Avanzarano, che nacque probabilmente verso il 1460-1470, si sviluppò nel cantiere del Duomo di Orvieto e a Città di Castello con le perdute pitture nel palazzo comunale. In questa città in quegli anni erano presenti Pinturicchio, il giovane Raffaello e Luca Signorelli, i cui lavori Giovan Francesco non mancò di studiare.

Tra le varie opere attribuitegli ricordiamo la Madonna col Bambino e due santi della chiesa di S. Agostino a Bagnoregio, la Strage degli Innocenti nella sacristia della chiesa di S. Agostino a Gallese, nonché il Cristo nella lunetta del portale principale della chiesa di S. Famiano nello stesso centro tiberino.

Le sue figure propongono delle peculiari sigle fisionomiche: occhi a palla dallo sguardo bruciante, profili taglienti e allungati dal mento fortemente pronunciato e dalle bocche sottili.