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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco >Cinquecento: Bartolomeo di DavidPITTORI: Bartolomeo di David
Immacolata Concezione e santi
BARTOLOMEO DI DAVID
1510
Buoconvento, Pieve di S. Pietro e S. Paolo
Immacolata Concezione e santi
L'opera è conservata nella pieve di S. Pietro e S. Paolo di Buonconvento. La tavola, dipinta ad olio, è incorniciata con legno intagliato e dorato. L'attribuzione a Bartolomeo di David è stata messa in dubbio proponendo altri autori quali il Beccafumi o Riccio Del Pacchia.
La struttura dell'opera mostra nella fascia superiore della composizione la presenza di quattro Profeti, che sono identificabili, da sinistra verso destra, nelle figure di Salomone, Isaia, Ezechiele, David. Nel piano inferiore troviamo i quattro Padri della Chiesa, di cui si riconoscono i personaggi, da destra verso sinistra di Girolamo, Ambrogio, Agostino e Gregorio papa. Agostino indossa i paramenti episcopali cui è sovrapposta la tunica nera dei monaci che seguono la sua regola. Nelle mani regge un grande libro aperto di cui indica un passo con l'indice della mano destra. In piedi, nella fascia inferiore, troviamo infine probabilmente Gioacchino e Anna. In ginocchio il pittore ha dipinto un monaco francescano e un vescovo, che viene identificato nella persona di sant'Anselmo d'Aosta. Probabilmente l'opera aveva anche un predella, oggi dispersa, che fu smembrata in quadretti e venduta alla famiglia Azzoni. Per quanto riguarda le varie attribuzioni, lo storico d'arte Perini assegna il dipinto a Giacomo Pacchiarotti, il Brogi ne suppone autore Girolamo del Pacchia, Massari il Riccio e il Metz Domenico Beccafumi. Riguardo alla datazione del dipinto, qualche storico ha suggerito che questa pala sia una delle varie opere commemorative della vittoria della battaglia di Camollia (1526), il cui merito fu attribuito proprio all'Immacolata. Altri obiettano che la tavola ha complessa intelaiatura teologica e non v'è alcun accenno alla battaglia di Camollia.
Bartolomeo di David
Questo pittore nacque a Siena presumibilmente nel 1482. Visse a Roma per un certo periodo che costituì una importante parentesi artistica. Probabilmente fu lui l'autore dell'affresco con battaglia di Isso alla Villa Farnesina di Agostino Chigi e del pannello con un Corteo di soldati della Galleria Colonna. E' probabile che sia rientrato a Siena dopo i drammatici episodi del Sacco di Roma. Ha realizzato diversi Cibori lignei di cui si costruiva dapprima la struttura di legno tornito e intagliato. In seguito si procedeva alla sua pittura e decorazione ad oro e tempera. Questa procedura esecutiva rappresentava il tipico stile senese usato in tutta la provincia a partire dagli inizi del Cinquecento, fino ai primi decenni del secolo successivo. La sua attività è già nota nel 1506 quando all'età di 24 anni iniziò a lavorare presso la Certosa di Pontignano di Siena. Morì a Siena nel 1544.