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PITTORI: Eusebio da San Giorgio

Madonna con Bambino in trono tra san Girolamo e sant'Agostino

Madonna con Bambino in trono tra i santi Girolamo e Agostino

 

 

EUSEBIO DA SAN GIORGIO

1500-1525

Bordeaux. Museo des Beaux-Arts

 

Madonna con Bambino in trono tra san Girolamo e sant'Agostino

 

 

 

L'attribuzione di quest'opera è piuttosto discussa. Roberto Longhi in un suo saggio del 1946 vi riconosce la mano di Eusebio da San Giorgio; in bibliografia si trova anche una attribuzione a Vannucci Pietro. Più recentemente Federico Zeri lo attribuisce ad un anonimo pittore umbro che ha lavorato fra il XV e il XVI secolo.

La tavola che è conservata a Bordeaux nel Museo delle Belle Arti raffigura la Madonna con Bambino in trono tra i santi Girolamo e Agostino. Girolamo si trova a sinistra ed è facilmente riconoscibile dall'abito e dal cappello cardinalizio. Agostino, a destra, si presenta con i consueti attributi iconografici: è vestito da vescovo, ma sotto il piviale si intravede molto bene il nero saio degli eremitani, secondo una consuetudine diffusa in quei primi secoli di esistenza dell'Ordine agostiniano.

Con la mano destra il santo regge un libro aperto che mostra allo spettatore, mentre con la sinistra impugna il bastone pastorale. In testa porta la mitra, mentre il viso, di persona matura e dallo sguardo profondo, è arricchito da una folta barba riccioluta. Sullo sfondo si intravedono paesaggi di gusto tardo quattrocentesco. Nel piano superiore si trovano ad assistere alla scena numerosi angeli in preghiera. Dipinto su tavola il supporto ligneo misura in altezza 282 cm e in larghezza 237 cm. Committente dell'opera pare sia un certo Benedetto Benedetti Capia.

 

 

Eusebio da San Giorgio

Nacque a Perugia intorno al 1465 da Iacopo, speziale all'insegna dì S. Giorgio. È ricordato per la prima volta insieme col fratello Nicolò nel 1480 quandoi risulta essere ancora minorenne. Si iscrisse alla matricola dei pittori sotto Porta Sant'Angelo e nel 1494 fu eletto per la prima volta camerlengo dell'arte dei pittori. Nel 1501, affiancato da Berto di Giovanni, decorò pennoni di trombe per il Comune e nel 1502, insieme con Berto di Giovanni e Nicolò da Cesena, dipinse nella camera del vescovo nel duomo di Perugia. Nel 1506 fu incaricato da Bartolomeo di Lorenzo di dipingere una tavola per la cappella di famiglia in S. Agostino. Nel 1508 ebbe l'incarico di dipingere, per 52 ducati, una tavola con L'adorazione dei Magi per la chiesa di S. Pietro a Perugia. Nel 1509 fu eletto tra i Priori di Perugia e tra il 1509 e il 1513 è ricordato in vari processi svoltisi davanti al tribunale del Cambio. Nel 1520 prese in affitto una bottega in piazza del Sopramuro e decorò per 20 fiorini la cassa dell'altar maggiore di S. Agostino a Perugia. Nel 1536 fu eletto per l'ultima volta camerlengo e, malato, fece testamento.

Vasari (1568) lo annovera fra i discepoli del Vannucci e cita un suo dipinto con l'Adorazione dei Magi, in S. Agostino a Perugia.

Fra le opere attribuite ad Eusebio troviamo, tra i quadri meno famosi, uno scomparto di predella con l'Aggressione di un viandante (Bettona, Pinacoteca), un san Sebastiano (Boston, Museum of fine arts), due tavolette con Storie probabilmente di san Francesco (Budapest, Szépmúvészeti Muzeum), una Madonna con Bambino e san Giovannino (Cantiano, collegiata), un san Rocco (Dresda, Gemäldegalerie), due scomparti di predella con Storie di sant'Agostino (Francoforte, Städelsches Kunstinstitut), una Adorazione dei Magi (Liverpool, Walker Art Gallery), le Nozze mistiche di santa Caterina (Londra, vendita Christie, febbraio 192)), una Madonna con Bambino asta Sotheby, giugno 1968), uno scomparto di predella con un Miracolo dell'agostiniano san Nicola da Tolentino (già in collezione Kahn), tre scomparti di predella con Storie mariane (Milano, Pinacoteca di Brera), una Madonna col Bambino (asta Finarte, aprile 1986), un san Sebastiano (Napoli, chiesa SS. Trinità dei Pellegrini), un altro san Sebastiano (Parigi, Louvre), una Madonna col Bambino e san Giovannino (Pinacoteca Vaticana), una Madonna col Bambino e otto cherubini e Sacra Famiglia con san Giovannino (vendita Campana, 1852), una Natività (Siena, Pinacoteca), una Madonna col Bambino, san Girolamo e san Giuseppe (Stoccolma, collezione Bergsten), una Madonna col Bambino (vendita Richtenberger, aprile 1921) e una Sacra Famiglia (Tours, Musée des Beaux-Arts).