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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Maestro di FanoPITTORI: Maestro di Fano
La Vergine con il Bambino e sant'Agostino
(immagine riprodotta con l'autorizzazione della Fondazione
Cassa di Risparmio di Fano)
MAESTRO DI FANO
XV-XVI secolo
Fano, Pinacoteca di san Domenico di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano
La Vergine con il Bambino e sant'Agostino
L'opera è conservata presso la Pinacoteca di san Domenico a Fano di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano. La raffigurazione fu dipinta da un pittore locale tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento. Probabilmente fu una committenza agostiniana a richiedere una simile opera, tenuto conto dell'evidente legame del tema con l'Ordine agostiniano.
La Madonna col Bambino in braccio con a fianco sant'Agostino è una iconografia diffusa fra gli agostiniani: la relazione è ancora più forte se si considera l'abito del santo, che sotto il manto vescovile indossa la cocolla nera dei monaci agostiniani (o frati neri) con in bella evidenza la cintura che richiama la devozione alla Vergine nel noto episodio in cui viene consegnata proprio ad Agostino e a Monica.
Il santo inoltre regge in mano una chiesa il che sta a significare che chi commissionò l'opera voleva rendere manifesta la dedicazione della stessa chiesa alla Vergine.
Le dedicazioni di chiese a qualche santo sono fenomeno molto comune, cui non poteva certo sfuggire Agostino. In alcuni casi egli tiene in mano chiese o monasteri: ciò significa che la comunità locale gli ha affidato la propria chiesa o il proprio monastero affinché vegli sul regolare svolgimento delle attività spirituali di questi sacri luoghi.
La devozione per la Vergine fu un carattere specifico dell'ordine agostiniano. Già Agostino, nei suoi scritti, esaltò le virtù, affermando inseparabile la sua azione da quella di Cristo e proponendola come modello per tutti i credenti. Agostino si fece veicolo di precisi contenuti dottrinari che ebbero lo scopo di confutare le tesi eterodosse diffuse a quei tempi. Agostino ribadì ripetutamente e con chiarezza i concetti della maternità fisica e insieme divina di Maria nonché la sua verginità, che ne fanno il simbolo della Chiesa, nello spirito vergine, per integrità e pietà, e madre nella carità.
Nella Madonna, Agostino vede sintetizzate meravigliosamente la perfezione della Grazia di Dio e della libertà umana. Su questo punto ci possono essere degli equivoci e pensare che l'influsso della Grazia di Dio possa diminuire la libertà dell'uomo. In verità, come Agostino ha cercato di far capire, si tratta di due realtà che si richiamano a vicenda: più la libertà umana è corroborata dalla Grazia di Dio e più è libera dalle forze che la indeboliscono e le impediscono di scegliere il bene, più la Grazia di Dio invade un'anima e più le sue facoltà si dispiegano in tutta la loro potenza. Nella Madonna, allora, tutto è Grazia, tutto è dono che viene da Dio: questo ci spiega la grandezza della Vergine Maria. Nella Madonna, però, tutto è allo stesso tempo frutto del suo libero consenso al progetto di Dio: questo ci dà ragione della santità eccelsa della Vergine Maria.