Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Antonino Ferraro da Giuliana

PITTORI: Antonino Ferraro da Giuliana

San Luca evangelista e sant'Agostino

San Luca evangelista e sant'Agostino

 

 

FERRARO ANTONINO DA GIULIANA

1574-1577

Castelvetrano, chiesa di san Domenico

 

San Luca evangelista e sant'Agostino

 

 

 

Questa statua che raffigura sant'Agostino si trova nella chiesa di san Domenico a Castelvetrano in Sicilia. La chiesa appartiene a una struttura monumentale che venne edificata probabilmente nel 1470, come si può desumere da una iscrizione sulla porta d'ingresso, che pur essendo documentata, non è più oggi visibile. Nel 1487 papa Innocenzo VIII concesse a Nino III Tagliavia il permesso di edificare un convento domenicano contiguo alla Cappella di Santa Maria di Gesù, che era stato un insediamento francescano esistente ben prima dell'arrivo dei frati domenicani. Nel 1489 il convento ottenne il titolo di convento della congregazione osservante che dipendeva dal convento di Santa Cita di Palermo ma già nel 1550 venne sottoposto alla giurisdizione della provincia domenicana. La chiesa tardo-gotica fu eretta principalmente come sepolcreto della famiglia Aragona-Tagliavia, da cui era utilizzata per cerimonie private. Nei decenni successivi, all'esterno dell'edificio, si aggiunsero altre cappelle, volute da altri componenti della famiglia, che ingrandirono il nucleo iniziale fiancheggiando la navata centrale.

Dal presbiterio della chiesa si accede alla Cappella del Coro, che costituisce la cappella principale. Questa si presenta con grande magnificenza grazie all'attività del pittore Antonino Ferraro da Giuliana. Lavori vennero eseguiti dal 1574 al 1577. Coperta da cupola, la cappella è ricca di affreschi e stucchi che risalgono al tardo Cinquecento. La volta mostra quattro grandi ovali che vogliono raffigurare la Resurrezione, l'Assunzione, la Pentecoste e la Morte della Vergine. Gli ovali sono alternati alle immagini di Giona, Davide, Salomone e Daniele, con al centro l'immagine di Dio Padre Pantocratore, in atto di benedire. Le pareti del coro sono arricchite dalla presenza di otto busti di Apostoli, quattro nicchie con Evangelisti e Padri della Chiesa e sei statue di personaggi dell'ordine dei predicatori. In senso orario si possono individuare san Luca Evangelista e sant'Agostino d'Ippona, santa Caterina da Siena e san Pietro Martire, san Giovanni Evangelista e san Gregorio, san Domenico de Guzmán e san Tommaso d'Aquino, san Matteo Evangelista e san Girolamo, sant'Antonino Pierozzi e san Vincenzo Ferreri, san Marco Evangelista e sant'Ambrogio. Nei tondi invece si ritrovano le figure di san Giovanni Battista, sant'Andrea Apostolo, san Tommaso Apostolo, san Pietro Apostolo, san Paolo Apostolo e san Filippo Apostolo, san Giacomo Apostolo, san Bartolomeo Apostolo. Sono presenti anche alcuni stemmi che indicano l'Ordine domenicano e la famiglia Tagliavia, di don Carlo d'Aragona Tagliavia.    

Sant'Agostino è stato raffigurato con i suoi attributi episcopali. Porta in testa una elegante mitra e nel braccio sinistro regge il bastone pastorale. la mano destra e tutto il braccio sono mossi quasi a voler benedire i fedeli. Il volto del santo rivela una persona matura, dallo sguardo fermo e una folta barba gli scende fin sul petto.

Gli stucchi eseguiti nel Cappellone e nella cappella del coro da Antonio Ferraro da Giuliana e dai figli Tommaso e Orazio sono sapientemente articolate tra di loro tanto che le numerose statue, bassorilievi, affreschi e decorazioni grottesche riescono a raccontare sia il Nuovo che il Vecchio Testamento. Il particolare apparato decorativo e architettonico nonché la qualità artistica della scultura fanno di questa opera di Antonio Ferraro il massimo esempio della cultura manieristica siciliana.

 

 

Antonino Ferraro

Nasce a Giuliana nel 1523 e probabilmente muore a Castelvetrano nel 1609. La sua formazione artistica si sviluppa nell'orizzonte culturale dei Gagini e probabilmente risentì degli influssi del pittore umbro Orazio Alfani, figlio di Domenico (1510-1583) che lavorò spesso in Sicilia e che nel 1573 fondò l'Accademia delle Belle Arti di Perugia. Oltre alle opere che eseguì a Castelvetrano e Caltabellotta, Ferraro, assieme a Giuseppe Spadafora, realizzò una acquasantiera che oggi è conservata nella Cattedrale di Palermo. Ferraro per molti aspetti anticipò alcuni dei temi artistici sviluppati dal celebre Giacomo Serpotta. Altre sue opere si trovano a Mazara del Vallo, Corleone, Palermo, Burgo.