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PITTORI: Ridolfo del Ghirlandaio

Madonna in trono con Bambino e santi agostiniani

Madonna in trono con Bambino e santi agostiniani

 

 

RIDOLFO DEL GHIRLANDAIO

1511

San Gimignano, chiesa di sant'Agostino

 

Madonna in trono con Bambino e santi agostiniani

 

 

 

Ridolfo del Ghirlandaio realizzò questa pala nel 1511. L'opera che raffigura una Madonna in trono con Bambino e santi agostiniani venne eseguita per la chiesa di sant'Agostino a San Gimignano, dove tuttora di trova.

La vergine in trono con il bambino fra le braccia, siede entro una struttura rinascimentale. Ai suoi fianchi e ai suoi piedi si sono radunati diversi santi. A sinistra possiamo riconoscere l'arcangelo Michele assieme a sant'Agostino e a san Nicola da Tolentino inginocchiato. Agostino indossa, come Nicola, l'abito nero agostiniano e porta in testa la mitra episcopale. Con la mano destra imbraccia il bastone pastorale. Il suo volto è arricchito da una folta barba ed esprime una paziente devozione. san Nicola, dall'aspetto molto giovanile, regge un libro chiuso con la mano sinistra e un fiore di giglio con la mano destra. Sul petto compare anche l'altro suo simbolo del sole raggiato.

A destra della vergine troviamo due donne: la prima, vestita di nero con l'abito monacale agostiniano, è probabilmente santa Chiara da Montefalco innamorata del crocifisso. Al suo fianco si erge in piedi santa Lucia.

 

 

Ridolfo del Ghirlandaio

Michele Tosini è forse più noto con il suo nome d'arte o soprannome di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio. Nacque a Firenze nel 1503 da jacopo di Michele e fece il apprendistato presso la bottega di Lorenzo di Credi. In seguito fu allievo di Antonio del Ceraiolo e, dopo il 1525, entrò nella bottega di Ridolfo del Ghirlandaio che gli consentì di usare il proprio cognome.

Le opere del suo periodo giovanile sono debitrici alla pittura classicheggiante di Fra Bartolomeo e di Andrea del Sarto. Alla sua formazione artistica giovò molto la collaborazione con Giorgio Vasari negli affreschi realizzati in Palazzo Vecchio, dove dipinse paesaggi nel Salone dei Cinquecento. Grazie a questa esperienza si avvicinò al manierismo che si nota soprattutto nei dipinti di Leda e di Lucrezia (Galleria Borghese di Roma); nella Notte e Aurora (Roma nella Galleria Colonna) e infine nella Sacra Famiglia, (Museo Bardini a Firenze). In tutte queste opere Michele Tosini armonizza l'anatomia michelangiolesca con i colori vivaci tipici della pittura di Giorgio Vasari. Tra le sue opere più importanti ricordiamo la Natività e i Tre Arcangeli (Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano). Michele fu anche un apprezzato ritrattista, fra cui principalmente ricordiamo il Ritratto di Donna velata (Galleria degli Uffizi, Firenze), la Sposa (National Gallery, Washington) e anche il Ritratto virile conservato nella collezione Antinori (Villa Cigliano a San Casciano in Val di Pesa). Tra i suoi lavori scopriamo anche gli affreschi realizzati nella cappella gentilizia della Villa Caserotta risalenti al 1540, dove dello stesso pittore è conservata anche una tela raffigurante la Deposizione della Croce. Morì a Firenze nel 1577.