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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Pietro degli IngannatiPITTORI: Pietro degli Ingannati
Sant'Agostino, Santo Stefano e San Nicola da Tolentino
PIETRO DEGLI INGANNATI
1529-1548
Milano, Pinacoteca di Brera
Sant'Agostino, Santo Stefano e San Nicola da Tolentino
Le tre raffigurazioni dei santi Agostino, Stefano e Nicola da Tolentino sono alcuni scomparti di un polittico.
L'autore fu individuato B. Berenson in Pietro degli Ingannati, ma altri critici lo attribuiscono a Bissolo Francesco. Per quanto non si conosca esattamente la data di esecuzione, tuttavia è presumibile che l'opera venne realizzata fra il 1529 e il 1548. Attualmente l'opera, scomposta in tre tavole, si trova alla Pinacoteca Nazionale di Brera Pinacoteca Nazionale di Brera dove è segnata sia nell'inventario generale al n. 82, che nell'inventario napoleonico ai numeri n. 69-71, quanto nel registro cronologico ai n. 141, 226, 230. La figura di Agostino rispecchia la tradizionale consuetudine iconografica di dipingerlo come vescovo e Dottore della Chiesa: con la mano sinistra impugna il bastone pastorale, mentre con la destra regge un libro chiuso. In testa porta la mitra, mentre il viso, ancora giovanile, è ricoperto da una folta barba nera.
Pietro degli Ingannati
Non si quando sia nato questo pittore attivo a Venezia fra il 1529 e il 1548. La prima documentazione che lo riguarda risale al 1529, quando fu testimone in un atto notarile rogato a Venezia. L'anno seguente viene scritto per la prima e unica volta nel registro delle contribuzioni della fraglia dei pittori veneziani. Anche per gli anni successivi i dati biografici sono scarsi e non aggiungono molto alla conoscenza della sua personalità: nel 1543 lo troviamo ancora testimone a Venezia in un atto notarile, mentre il 4 giugno 1547 insieme con il collega Zuan Pietro Silvio stimava tre quadri dipinti da Francesco India, detto il Torbido, per la Scuola della Trinità.
Infine, nel 1548 firma e data una Sacra Famiglia col Battista e santa Caterina. Di lui furono rinvenuti due quadri firmati "Petrus De Inganatis p(inxit)" raffiguranti una Madonna con i santi Giovanni Battista, Maddalena, Nicola da Tolentino e una santa (già Berlino, Kaiser Friedrich Museum e distrutta nel 1945) e la Madonna con san Giovanni Battista e una santa martire (Vercelli, Museo Borgogna). A queste due opere si sono poi aggiunti un Ritratto di giovane barbuto (Venezia, collezione Coin) e una santa Caterina (Portland, Art Museum), che recavano entrambi la firma del pittore. A partire da questo gruppo di dipinti si è quindi cercato di allargare il catalogo dell'artista per ricostruirne la formazione.
Generalmente si riconosce all'Ingannati, all'interno di una produzione comunque limitata a quadri devozionali di formato medio-piccolo e a qualche ritratto, un'evoluzione formale che muove da composizioni di stampo belliniano in direzione giorgionesca.
L'assenza di ulteriori informazioni fa ritenere che l'artista sia morto intorno al 1548, anno nel quale firmò la Sacra Famiglia.