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PITTORI: Anonimo ligure

San Martino, Sant'Agostino, San Nicola da Tolentino, Crocifissione di Cristo, Angelo annunciante, Maria Vergine annunciata, Cristo in pietà, Apostoli, Santi

San Martino, Sant'Agostino, San Nicola da Tolentino, con la Crocifissione di Cristo, l' Angelo

annunciante, Maria Vergine annunciata, Cristo in pietà, Apostoli e Santi

 

 

ANONIMO LIGURE

1500

Portovenere, Santuario della Madonna Bianca

 

San Martino, Sant'Agostino, San Nicola da Tolentino e altri santi

 

 

 

Il trittico, dipinto su tavola per 210x160 cm, opera di un anonimo pittore ligure, si trova nel Museo del santuario della Madonna Bianca o chiesa di san Lorenzo a Portovenere. Il soggetto del trittico presenta una lunga serie di scene popolate da santi: nelle tre nicchie centrali sono stati raffigurati in ordine da sinistra a destra Sant'Agostino, San Martino e San Nicola da Tolentino. Nel secondo registro troviamo l'angelo annunciante, la Crocifissione e la Vergine annunciata: nei pilastrini si riconoscono i santi Gerolamo, Giovanni Battista e Stefano, santa Maria Maddalena, Marta e Caterina. Nella predella si riconosce la figura di Cristo in pietà fra gli Apostoli.

In origine la tavola era completata da un listello con l'iscrizione: "AD HONOREM DEI MARTINUS JOHANNI PHILIPI FECIT FIERI MCCCCC" ed era destinata alla cappella dedicata ai santi Martino, Agostino e Nicola nella chiesa di san Lorenzo a Portovenere. Le scelte iconografiche si spiegano, nel caso di Martino, con il nome del committente; nel caso di Agostino, forse come un segno di omaggio ad Agostino di Virgoleto, che fu arciprete di Portovenere dal 1466 al 1508; e nel caso di san Nicola da Tolentino con la diffusione del suo culto fra Liguria orientale e Toscana, soprattutto dopo la sua canonizzazione.

Agostino è vestito da vescovo, con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano destra. Con la sinistra regge un libro secondo una consuetudine iconografica ben consolidata nel secolo. Sotto il piviale si nota bene il nero saio degli eremitani agostiniani, che con questo particolare sottolineavano la diretta discendenza dell'ordine dal santo vescovo africano. A destra c'è la raffigurazione di san Nicola da Tolentino, il primo santo agostiniano vissuto nel Trecento.

Il giovane Nicola entrò nell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino.

Nicola fece la sua professione religiosa (voti solenni) a meno di diciannove anni e nel 1269 fu ordinato sacerdote. Dopo la sua ordinazione, predicò soprattutto a Tolentino, dove fu trasferito intorno al 1275. Nel convento di Sant'Agostino di Tolentino rimase fino alla sua morte nel 1305.

Celebri sin dal Medioevo sono i cosiddetti "panini miracolosi" di san Nicola, che servirono anche per la raccolta di farina da parte dei fedeli che si recavano al santuario e che dettero nome anche alla compagnia cerretana degli "affarinati", citata anche dal vescovo urbinate Teseo Pini nel suo Speculum Cerretanorum. Viene ricordato il 10 settembre.

 

Il santuario della Madonna Bianca, che nel passato è stata chiesa parrocchiale di San Lorenzo, sorge in piazza San Lorenzo a Porto Venere, nel golfo dei Poeti nello spezzino. Le fonti storiche indicano che l'originaria chiesa venne eretta verso il 1098 ad opera dei genovesi in stile romanico nel luogo dove sorgeva probabilmente un tempio dedicato a Giove. La chiesa verrà consacrata nel 1130 da papa Innocenzo II.

Il culto per la Madonna Bianca, come ricorda la leggenda popolare, è legato ad un evento miracoloso accaduto nel 1399 durante l'occupazione francese quando il paese fu colpito dalla peste. Si racconta che in tale circostanze un certo Lucciardo invocò davanti ad un'immagine raffigurante la Vergine Maria la liberazione della città dalla peste e che, improvvisamente, i colori del quadro s'illuminarono splendendo e il paese si salvò.