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PITTORI: Scultore mantovano

Sant'Agostino vescovo di intagliatore mantovano

Sant'Agostino vescovo

 

 

SCULTORE MANTOVANO

1580-1590

Mantova, Museo Diocesano Francesco Gonzaga

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

Questo intaglio ligneo proviene dalla chiesa di san Sebastiano di Mantova e apparteneva a una serie di figure di santi, fra cui si sono conservati san Sebastiano e sant'Ambrogio. L'autore di queste opere è sconosciuto anche se è riferibile a una bottega di intagliatori dell'alto mantovano della fine del Cinquecento.

Qui il santo è raffigurato a mezzo busto mentre sta osservando o leggendo un libro aperto che tiene fra le mani. Appoggiato alla spalla sinistra regge il bastone pastorale. In aureola ingloba sia la mitra che il viso segnato dal tempo. Una foltissima barba riccioluta gli copre il mento e gli scende fin sul petto. L'immagine del santo si trova all'interno di un riquadro generato da volute e animali di gusto medioevale. La stessa tipologia di cornice la ritroviamo per la figura di sant'Ambrogio.

 

Il Museo Diocesano di Mantova si trova nel chiostro maggiore di quello che fu il monastero agostiniano di sant'Agnese. Le sue origini risalgono al beato Giovanni Bono (1168-1249), mantovano e fondatore di un movimento religioso che si fuse con il nascente ordine agostiniano. Nel Trecento i suoi seguaci fondarono a Mantova, tra la civitas vetus e un'insenatura del Lago di Mezzo, il monastero di sant'Agnese, con annessa chiesa e un grande chiostro. L'importanza di questo monastero si può misurare dal fatto che ospitòe, in entrambe le sue visite a Mantova (1530 e 1532), l'imperatore Carlo V, che, in ringraziamento, insignì l'abate del titolo di conte. Il titolo, trasmissibile ai suoi successori, gli permise di attribuire lauree, il che permise la nascita di una struttura di quella che diventerà l'Università. Con le soppressioni settecentesche il monastero fu confiscato e la chiesa demolita.

Il museo diocesano è titolato a uno fra gli esponente di spicco della famiglia Gonzaga che governò Mantova dal 1328 al 1707. Si tratta del venerabile vescovo, frate Francesco Gonzaga. Nato nel 1546 a Gazzuolo e rimasto ben presto orfano, a Madrid, dove si trovava al seguito di Filippo II re di Spagna, maturò la decisione di farsi frate. Entrato nei francescani cambiò l'originario nome di Annibale in quello di Francesco. A soli 32 anni fu eletto ministro generale di tutto l'Ordine, che governò nello spirito di rinnovamento del Concilio di Trento. Divenne quindi vescovo di di Cefalù e poi di Mantova, che resse dal 1593 sino alla morte nel 1620.