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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Bonvicino AlessandroPITTORI: Bonvicino Alessandro
La cimasa della pala d'altare con Iddio Padre e la colomba
BONVICINO ALESSANDRO detto il MORETTO DA BRESCIA
1530
Brescia, Chiesa di S. Giovanni Evangelista
La Madonna col Bambino venerata dai santi Giovanni Battista, Agnese, Agostino, Giovanni e dai donatori
La chiesa di San Giovanni è una delle chiese bresciane più importanti dal punto di vista artistico. La struttura conserva numerosissimi capolavori, specialmente dipinti, tra cui l'importante Cappella del SS. Sacramento. Degni di particolare nota sono queste opere: nel primo altare a destra l'Assunta di Francesco Paglia, autore bresciano seicentesco; la Strage degli innocenti del Moretto con soasa di Stefano Lamberti nel terzo altare a destra; il grande Altare delle Reliquie di Gaspare Bianchi; La nascita del Battista, di Grazio Cossali sull'altare di fondo della navata destra e la pala dell'altare maggiore con Maria con il Bambino venerata da Angeli, Santi e donatori dipinta dal Moretto che qui viene riportata con soasa attribuita a Stefano Lamberti.
Quest'opera nota anche come il trionfo di Maria con i santi Giovanni Battista Giovanni Evangelista Agostino e Agnese fu dipinta probabilmente nel 1530.
La tavola è completata da una cimasa dove l'artista ha dipinto l'immagine di Dio padre benedicente.
Bonvicino Alessandro
La formazione artistica del Moretto ebbe luogo a Brescia, alla scuola di Vincenzo Foppa, ormai anziano. Moretto seppe cogliere i nuovi influssi veneti, introdotti da Lotto e da Tiziano. Verso il 1511 esegue la lunetta con l'Incoronazione della Vergine con Santi e donatori, nella chiesa di san Giovanni Evangelista a Brescia. Nel 1514 conclude la decorazione per una cappella nella chiesa del monastero di Santa Croce a Brescia con Storie della Maddalena, oggi perdute.
Al 1524-1526 risale la sua pala con l'Assunzione della Vergine per l'altare maggiore del Duomo vecchio. La sua abilità viene riconosciuta nella società tanto che nel 1528 Lorenzo Lotto scrive al «molto carissimo suo Honorato meser Alexandre Moreto pittore excellentissimo» per chiedergli di collaborare alla realizzazione della decorazione del coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo. Moretto accoglie l'invito e si reca in questa città nel 1529.
Tra il 1530-1535 inizia la decorazione della cappella del Sacramento nel Duomo vecchio, con l'ampio concorso dell'allievo Luca Mombello. Dal 1540 l'artista è uno dei primi ed efficaci interpreti delle istanze artistiche controriformistiche, tanto che il tema ricorrente delle sue pale diventa il sacrificio eucaristico. Appartengono a questo periodo le ante d'organo per la chiesa di S. Giovanni Evangelista a Brescia e la Caduta di san Paolo per la chiesa di S. Maria presso San Celso a Milano.
Fra gli ultimi capolavori ricordiamo il Presepe per Santa Maria delle Grazie e il Cristo e l'angelo, entrambi nella Pinacoteca Tosio Martinengo.