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PITTORI: Maestro di Ponte

Agostino vescovo

Agostino vescovo

 

 

MAESTRO DI PONTE

1520-1550

Murialdo, Oratorio di sant'Agostino in località Ponte

 

Agostino vescovo

 

 

 

L'affresco conservato nell'Oratorio di sant'Agostino ci presenta il santo nelle sue vesti episcopali, ma nello stesso tempo, sotto il rosso piviale, appare con nettezza l'abito nero dei monaci agostiniani che seguono la sua regola. Questa condizione iconografica è abbastanza diffusa nelle committenze dell'Ordine, in quanto risponde alla esigenza di mostrare ai fedeli che Agostino costituisce il vero fondatore dell'ordine agostiniano.

Il santo porta in testa una elegante mitra circondata dal nimbo dei santi e, appoggiato alla spalla sinistra, regge il bastone pastorale con una maestosa voluta. Agostino sembra che sia in preghiera con le mani giunte e il volto leggermente reclinato con gli occhi chiusi. Una foltissima barba grigiastra gli core il mento e scende fino alla cintola.

 

La confraternita di sant'Agostino e la rettoria di San Lorenzo si trovano vicino al ponte che collegava il castello e gli insediamenti abitativi. Il rettore della chiesa di San Lorenzo in Murialdo compare nelle convenzioni del 1434 fra marchese di Finale e gli "uomini della comunità di Murialdo". Nel 1440 venne autorizzata e avviata la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale, poichè l'antica "fundamentorum defectu", era cioè difettosa nelle strutture di fondazione. L'epigrafe del portale riporta l'anno in cui i lavori furono conclusi: "Anno del Signore 1445 il 22 luglio a San Lorenzo maestro Francesco Garone fece la chiesa essendo massari Giovanni Viglizzo e Pietro Bardino".

San Lorenzo fu oggetto negli anni fra 1676 e 1681 di un importante intervento di restauro e di trasformazione architettonica, che ha dato alla chiesa l'attuale aspetto barocco. Le colonne gotiche in quella occasione furono inglobate nei pilastri e il tetto ligneo a vista fu coperto dalle volte di stile barocco. La forma medioevale della facciata, lo splendido portale, il rosone e la porta laterale detta "dei Morti" sono stati conservati.

L'Oratorio di sant'Agostino deriva da una antichissima fortificazione situata in linea d'aria sul versante opposto a quello del Castello Del Carretto, a poca distanza dalla Parrocchiale. La sua trecentesca struttura fortificata verso il 1573 è stata adattata ad oratorio.

Una relazione del parroco don Bartolomeo Vigliero datata 1885 descrive l'Oratorio: "la struttura è semplice, ad una sola navata rettangolare, il pavimento misura circa 180 metri quadrati. I muri si presentano sani e solidi, privi di dipinti e sculture, il tetto a volta, riparato da tegole in terracotta. Ci sono quattro finestre che si trovano in alto rispetto al suolo. C'è una sola porta, che dà accesso direttamente alla chiesa, con un portico esterno di circa 12 metri quadrati. E' presente un solo altare, in muratura e colorito a marmo, privo di cancellate, munito di tutto l'occorrente e si ritiene che nel mezzo sia conservata la pietra consacrata. L'ancona è formata da un quadro che rappresenta sant'Agostino e il martirio di San Giovanni Battista. Il tabernacolo è di forma quadrata, in muratura e marmoreggiato all'esterno, non c'è il baldacchino. Il S.S. Sacramento si conserva solo nel triduo di preparazione alla ricorrenza di Sant'Agostino e nel giorno della festa. Nell'Oratorio non sono conservate reliquie e l'unica statua presente è quella del Santo, in legno dorato, che è portata in processione. Il presbiterio è lungo sei metri e largo tre, rialzato di due gradini dall'aula, senza cancellate, non presenta banchi e sedie. Nell'aula non è presente il pulpito e si predica solo dall'altare. I banchi si trovano lungo le pareti e poco prima della porta. Il campanile è semplice, in piccola muratura, con apertura nel mezzo. E' situato sul tetto, sopra il muro della sacrestia, non ci sono scale per salirvi e la campana si utilizza dal basso, per mezzo di una corda; si suona in occasione delle sacre funzioni e per convocare i confratelli . La sacrestia si trova dietro al coro, è di forma quadrata, misura circa 30 metri quadrati, con la presenza di una finestra."

Nel 1848 fu realizzata una statua lignea del Santo Patrono dono di Luigi Ghisolfo.