Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Neroni Bartolomeo

PITTORI: Neroni Bartolomeo

La Vergine in trono con Agostino e otto santi

La Vergine in trono con Agostino e otto santi

 

 

NERONI BARTOLOMEO

1550-1560

Parigi, Museo del Louvre, Fondo Disegni

 

La Vergine in trono con Agostino e otto santi

 

 

 

Il disegno, attribuito a Bartolomeo Neroni, è conservato nel Fondo dei Disegni e delle Miniature di Piccolo formato al Museo del Louvre a Parigi. La scena raffigurata ha per soggetto la Vergine con il Bambino in trono attorniata da otto santi, fra cui si riconosce Agostino vestito da vescovo nella sezione destra. Nella mano sinistra regge un libro, mentre con la destra sembra che voglia offrire un calice.

La struttura dell'opera offre una scena poco dinamica, quasi stereotipata, dove i personaggi sembrano immortalati ieraticamente nella loro posizione.

 

La devozione per la Vergine fu un carattere specifico dell'ordine agostiniano. Già Agostino, nei suoi scritti, esaltò le virtù, affermando inseparabile la sua azione da quella di Cristo e proponendola come modello per tutti i credenti. Agostino si fece veicolo di precisi contenuti dottrinari che ebbero lo scopo di confutare le tesi eterodosse diffuse a quei tempi. Agostino ribadì ripetutamente e con chiarezza i concetti della maternità fisica e insieme divina di Maria nonché la sua verginità, che ne fanno il simbolo della Chiesa, nello spirito vergine, per integrità e pietà, e madre nella carità.

 

 

Bartolomeo Neroni

Noto anche con il soprannome de il Riccio, Bartolomeo Neroni nacque a Siena verso il 1505. Artista poliedrico, durante la sua vita realizzò numerose opere in vari campi, dalla pittura alla scultura, alla miniatura.

Ebbe grande fama anche come ingegnere militare, scenografo ed architetto.

La sua formazione artistica maturò nella bottega del Sodoma dove apprese anche i primi rudimenti di pittura. Apprezzato dal maestro, ne divenne l'allievo preferito. Nel 1543 ne sposò la figlia Faustina. Più tardi la sua arte fu influenzata da Domenico Beccafumi e dal manierismo. Per quanto la sua produzione sia andata in gran parte persa, ciò che rimane è conservato soprattutto a Siena nella sua città natale. Le sue opere su tela sono esposte alla Pinacoteca Nazionale e nella collezione Chigi Saracini. Come architetto seguì principalmente la lezione di Baldassarre Peruzzi lavorando soprattutto a Siena dove costruì Palazzo Francesconi e nel 1541 progettò il Monastero delle Derelitte in piazza del Carmine.

Altri suoi lavori si trovano ad Ancaiano, Asciano, Chiusure, Sovicille, Monterotondo Marittimo, Sinalunga, Lucca e Genova, dove nella Biblioteca comunale sono conservati quattro corali miniati realizzati nel 1532. Nel 1540 eseguì un affresco nell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore che illustra la vita di San Benedetto. La sua opera di maggior pregio è senz'altro l'Incoronazione della Vergine custodita nella Pinacoteca nazionale di Siena. Morì nella sua città natale nel 1571.